Con il Piedibus gli alunni di Ponte San Nicolò vincono una gita per la classe

I bambini delle tre scuole elementari del territorio si trovano ogni mattina alle 7.45, con alcuni genitori e nonni a fare da accompagnatori. Da marzo è partito il “Piedibus a punti”, un concorso che regalerà una gita scolastica alle classi di ogni scuola che in questi mesi collezioneranno più presenze.

Con il Piedibus gli alunni di Ponte San Nicolò vincono una gita per la classe

La scena si ripete puntuale davanti a tutte le scuole ogni mattina: macchine, spesso gigantesche, scaricano bambini minuscoli a un metro dal portone della scuola in un’interminabile processione che blocca il traffico.

Contro questo modello decadente – ancor più decadente nelle giornate primaverili di sole – a Ponte San Nicolò si erge da anni l’esperienza del Piedibus, un ideale scuolabus azionato non da gasolio o benzina ma dai piedi degli scolari, che ogni mattina si trovano in un punto preciso per andare a scuola tutti insieme.

«Il Piedibus è diffuso in tutta Italia – racconta Emy Ravazzolo, assessore all’istruzione del comune di Ponte San Nicolò – ma da noi sono anni che si svolge, grazie alla volontà di alcuni insegnanti». I bambini delle tre scuole elementari del territorio si trovano ogni mattina alle 7.45, con alcuni genitori e nonni a fare da accompagnatori, in tre “Capolinea del Piedibus”: oltre a San Nicolò e a Roncaglia si è infatti aggiunta anche Rio.

Anche un concorso a premi per le scuole 

«Dato che i genitori e i bambini cambiano continuamente con ogni anno scolastico, abbiamo avvertito la necessità di rinvigorire l’iniziativa». C’è voluta un’idea semplice ma efficace: «Il 1° marzo è partito il “Piedibus a punti”, un concorso che regalerà una gita scolastica alle classi di ogni scuola che in questi mesi collezioneranno più presenze, mattina dopo mattina, al Piedibus».

Il concorso è nato in forma sperimentale, ma dal prossimo settembre potrebbe trasformarsi in un appuntamento fisso. Nella prima decade di marzo il sindaco Enrico Rinuncini e l’assessore Ravazzolo hanno presenziato a tre “feste del Piedibus”, una mattina per ogni scuola. Per l’occasione i capolinea sono raddoppiati, permettendo anche ai ragazzi che abitano più vicino alla scuola che al classico punto di ritrovo di provare, per una mattina, a camminare assieme ai coetanei.

Meno traffico, più relazioni e aria buona 

Racconta Emy Ravazzolo: «Sono i bambini i primi a chiedere ai genitori di essere accompagnati ai capolinea del Piedibus: in questo modo possono prendere una boccata d’ossigeno e socializzare con i loro compagni, anche di classi e di età molto diverse».

L’iniziativa permette di sgravare il traffico della mattina e di educare i ragazzi a una mobilità sostenibile. Anche per il corpo: non a caso il Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione) dell’Ulss ha sposato l’iniziativa donando dei gilet rifrangenti agli scolari.

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