10 posti per 4 progetti di Servizio civile con le Acli di Padova

Alle Acli nazionali sono stati assegnati 680 volontari per l’annualità 2017/18. Dieci di loro sono stati affidati alle Acli provinciali di Padova e saranno destinati a quattro progetti per i quali è possibile presentare domanda fino al 26 giugno: “Perle di sport” a cura dell’Us Acli di Padova, “Studio, ergo sum” a cura dell’Enaip di Padova, “Legalmente” a cura delle Acli di Padova e “Diretti ai diritti” a cura del patronato delle Acli di Padova.

10 posti per 4 progetti di Servizio civile con le Acli di Padova

Il Servizio civile nazionale è un’opportunità per molti giovani per accrescere il bagaglio di conoscenze e competenze potendo mettere a frutto passioni e propensioni.
La durata del servizio civile è di dodici mesi e chi vi partecipa deve avere compiuto almeno 18 anni e non superato i 28 anni.

Alle Acli nazionali sono stati assegnati 680 volontari per l’annualità 2017/18.
In 575 s’impegneranno in 25 diversi progetti operativi sul territorio del nostro paese e 43 potranno fare un’esperienza all’estero in uno dei due progetti riguardanti gli ambiti della cooperazione internazionale e del sostegno degli italiani all’estero.

Dieci di loro sono stati affidati alle Acli provinciali di Padova e saranno destinati a quattro progetti per i quali è possibile presentare domanda fino al 26 giugno: “Perle di sport” a cura dell’Us Acli di Padova, “Studio, ergo sum” a cura dell’Enaip di Padova, “Legalmente” a cura delle Acli di Padova e “Diretti ai diritti” a cura del patronato delle Acli di Padova.

I progetti

Perle di sport
Il progetto “Perle di sport” ha come obiettivo la strutturazione di un percorso tecnico e culturale finalizzato alla diffusione sul territorio italiano delle pratiche sportive dedicate all’integrazione sociale delle persone che vivono, in diversa misura, fenomeni di marginalità sociale in quanto appartenenti alle fasce sociali più deboli (giovani in stato di disagio, immigrati, disabili, anziani) con momenti di incontro con ragazzi e ragazze provenienti da provincie diverse da quelle di appartenenza.
Il progetto mira a organizzare un’attività sportiva che preveda più fasi territoriali (provinciale, regionale, nazionale) permettendo la mobilità territoriale dei destinatari e il confronto fra realtà e persone diverse.

Studio, ergo sum
Il fenomeno della dispersione scolastica non riguarda esclusivamente quello che accade sui banchi di scuola, ma comprende in sé una serie di fattori, tutti concatenati, che interessano anche la sfera familiare e sociale dei ragazzi. Si tratta, infatti, di un fenomeno generato da molteplici cause concomitanti. Per questa ragione, il progetto “Studio, ergo sum” intende agire con incisività su più fronti, al fine di raggiungere la massima efficacia, in modo da realizzare due obiettivi generali: prevenire e recuperare i casi di abbandono scolastico attraverso il miglioramento dell’approccio metodologico allo studio, l’orientamento, la rimotivazione, l’inclusione e una rinnovata consapevolezza di se stessi; favorire il benessere degli adolescenti a rischio evolutivo attraverso il rafforzamento del ruolo genitoriale e il miglioramento del dialogo all’interno delle famiglie.

Legalmente
ll progetto intende lavorare sulla conoscenza delle regole che la comunità si dà, in modo da diffondere una cultura della legalità e sviluppare il senso civico dei cittadini (italiani e non).
L’obiettivo è promuovere i valori della società civile, attraverso il potenziamento delle progettualità relative alla diffusione della cultura della legalità e la previsione di percorsi formativi, nel tentativo di prevenire fenomeni di devianza, microcriminalità e comportamenti illegali dei giovani.
Necessaria è, quindi, la creazione di occasioni e opportunità di aggregazione, che facilitino il confronto, il dialogo e sviluppino il senso di appartenenza alla comunità nonché l’esercizio attivo della democrazia partecipativa e dell’assunzione di responsabilità. In particolare, il progetto intende rendere i giovani al tempo stesso protagonisti e fruitori delle attività proposte, al fine di ridurre il rischio di emarginazione sociale e sviluppare una sensibilità alla legalità da trasmettere da pari a pari.

Diretti ai diritti
Si vuole cercare di rispondere alle situazioni di povertà in particolare derivanti dalla crisi economica. L’obiettivo generale è di favorire la riduzione del rischio di emarginazione sociale a causa di situazioni di difficoltà socioeconomiche, contribuendo a sostenere singoli e famiglie in situazioni di difficoltà.
Migliorare la conoscenza dei cittadini sulle azioni messe in atto dalle istituzioni per il superamento di situazioni a rischio di disagio è necessario per poter affrontare il fenomeno della marginalità sociale che non può essere gestito da un singolo ente. All’interno del progetto si costituirà una rete fra soggetti istituzionali e privati per condividere visioni e strumenti attuando e coordinando insieme tutte le diverse iniziative rivolte all’esterno.

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Parole chiave: acli (37), servizio-civile (8)