Al San Gaetano il convegno dell'associazione Uniti per crescere sui fratelli dei disabili

Al centro del convegno dell'associazione Uniti per crescere di venerdì 27 marzo al centro culturale San Gaetano il tema dei fratelli di bambini e ragazzi disabili. S'indagheranno i problemi e le difficoltà quotidiane riscontrate in famiglia e nella società.

Al San Gaetano il convegno dell'associazione Uniti per crescere sui fratelli dei disabili

La disabilità vista con gli occhi dei fratelli. È questa la prospettiva che si propone di adottare il convegno “Specialmente fratelli: la sfida di crescere con un fratello disabile”, promosso e organizzato dall’associazione Uniti per crescere, impegnata a fianco dei bambini con malattie neurologiche e delle loro famiglie, al centro culturale San Gaetano per venerdì 27 marzo dalle ore 8.45. Per dar voce a chi, nel ruolo di fratello o sorella di una persona con disabilità, deve imparare, sin dalla più tenera età, a convivere con quotidiane difficoltà di ordine pratico e psicologico, sia all’interno che all’esterno della famiglia. «Le dinamiche familiari – spiega Roberta Zito Colella, presidente dell’associazione – possono portare i fratelli a una forte responsabilizzazione tanto nei confronti del fratello più debole, quanto nei confronti dei genitori, spingendoli spesso ad assumere, precocemente, un ruolo da “adulti”.

E in tutto questo possono accumularsi silenzi, spiegazioni non date, sentimenti inespressi di paura, dolore, frustrazione e sensi di colpa. Da qui l’essenziale importanza di dar voce a questi ragazzi, di non lasciarli soli nel loro percorso di maturazione e di crescita, di non trascurarne o sottovalutarne il disagio». Il convegno vuole fornire ai genitori, agli operatori e ai ragazzi stessi strumenti di comprensione e riflessione su un tema tanto complesso quanto imprescindibile, perché occuparsi di disabilità non può prescindere dall’occuparsi di chi vive, ogni giorno, a fianco della persona disabile. Di questo parleranno, il 27 marzo al centro San Gaetano, psicologi, neuropediatri, medici epidemiologi, assistenti sociali, che per formazione e per esperienza “sul campo” hanno avuto modo di sviluppare e approfondire questo tema così specifico, ma anche, direttamente, i fratelli stessi, invitati nel pomeriggio a raccontare i loro personali vissuti. Per informazioni: 331-7813981.

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