Arriva il reddito di inclusione, ecco come funziona. Assegni da 190 a 490 euro

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della legge sul contrasto della povertà che introduce il Rei. Ecco cos'è e come è possibile accedervi.

Arriva il reddito di inclusione, ecco come funziona. Assegni da 190 a 490 euro

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della legge sul contrasto della povertà, il riordino delle prestazioni di natura assistenziale e il rafforzamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali (legge 15 marzo 2017, n. 33).

Il decreto introduce, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il Reddito di inclusione (Rei), quale misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale.

Cos'è il Rei

Il Rei è una misura a vocazione universale, condizionata alla prova dei mezzi e all'adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa finalizzato all'affrancamento dalla condizione di povertà.
Viene riconosciuto ai nuclei familiari che rispondano a determinati requisiti relativi alla situazione economica.
In particolare, il nucleo familiare del richiedente dovrà avere un valore dell'Isee, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. 

In prima applicazione sono prioritariamente ammessi al Rei i nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni.

Fermo restando il possesso dei requisiti economici, il Rei è compatibile con lo svolgimento di un'attività lavorativa. Viceversa, non è compatibile con la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente il nucleo familiare, della Naspi o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.

Il Rei è articolato in due componenti:

1. Un beneficio economico erogato su dodici mensilità, con un importo che andrà da circa 190 euro mensili per una persona sola, fino a quasi 490 euro per un nucleo con 5 o più componenti.

2. Una componente di servizi alla persona identificata, in esito ad una valutazione del bisogno del nucleo familiare che terrà conto, tra l'altro, della situazione lavorativa e del profilo di occupabilità, dell'educazione, istruzione e formazione, della condizione abitativa e delle reti familiari, di prossimità e sociali della persona e servirà a dar vita a un "progetto personalizzato" volto al superamento della condizione di povertà.
Tale progetto indicherà gli obiettivi generali e i risultati specifici da raggiungere nel percorso diretto all'inserimento o Reinserimento lavorativo e all'inclusione sociale, nonché i sostegni, in termini di specifici interventi e servizi, di cui il nucleo necessita, oltre al beneficio economico connesso al Rei e, infine, gli impegni a svolgere specifiche attività, a cui il beneficio economico è condizionato, da parte dei componenti il nucleo familiare.

Come si accede al Rei

Il Rei sarà concesso per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e sarà necessario che trascorrano almeno 6 mesi dall'ultima erogazione prima di poterlo richiedere nuovamente.

Al Rei si accederà attraverso una dichiarazione a fini Isee "precompilata".
È un'importante innovazione di sistema, che caratterizzerà l'accesso a tutte le prestazioni sociali agevolate migliorando la fedeltà delle dichiarazioni da un lato e semplificando gli adempimenti per i cittadini dall'altro.

Il decreto disciplina anche le possibili espansioni del Rei, in termini di graduale incremento del beneficio e dei beneficiari.
In presenza di maggiori risorse o di risparmi strutturali, l'estensione della misura potrà essere realizzata mediante l'adozione di un Piano nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Il decreto istituisce inoltre la Rete della protezione e dell'inclusione sociale
Saràpresieduta dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali e composta da rappresentanti dei diversi livelli di governo e sarà una struttura permanente di confronto e programmazione delle politiche sociali, nonchè di coinvolgimento nelle decisioni programmatiche del terzo settore, delle parti sociali e degli altri stakeholder.
La Rete si articola in tavoli regionali e territoriali e ha l'obiettivo di rendere più omogeneo il sistema superando le attuali sperequazioni territoriali.

Nello specifico del Rei e al fine di agevolarne l'attuazione, il decreto prevede l'istituzione del Comitato per la lotta alla povertà, quale organismo di confronto permanente tra i diversi livelli di governo e specifica articolazione tecnica della Rete e l'istituzione dell'Osservatorio sulle povertà quale gruppo di lavoro permanente, con il compito di predisporre un Rapporto biennale sulla povertà, in cui sono formulate analisi e proposte in materia di contrasto alla povertà, di promuovere l'attuazione del Rei, evidenziando eventuali problematiche riscontrate, anche a livello territoriale, e di esprimere il proprio parere sul Rapporto annuale di monitoraggio sull'attuazione del Rei.

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Parole chiave: rei (27), sia (18), povertà (158), isee (21), poveri (88), welfare (91), reddito-minimo (4)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)