Autismo, anche a Padova il 2 aprile si celebra la giornata mondiale

In Italia ogni 10 mila bambini, 10 presentano disturbi dello spettro autistico. Sabato 2 aprile, al centro San Gaetano, l’associazione Oikia presenta i libri di Pier Carlo Morello, il primo autistico laureato in Italia, e di Alessia Brunetti, madre di un bambino con sindrome di X Fragile. Una serata di sensibilizzazione aperta a tutti, perché una società più inclusiva è la vera strada da percorrere nel contrasto alla malattia.

Autismo, anche a Padova il 2 aprile si celebra la giornata mondiale

«La mia malattia esige di vedere il mondo immerso in nebbie viscose. Qui, dentro, non ci sono specchi per specchiarsi. Per vedere ho bisogno di costruire immagini».
È così che Pier Carlo Morello, primo autistico non verbale laureato in Italia, descrive il mondo nel suo libro Macchia: autobiografia di un autistico che sabato 2 aprile alle 21, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, sarà presentato al centro culturale San Gaetano, in via Altinate a Padova, con la lettura animata “Macchia: parole sospese. Tipicamente autistico, atipicamente normale” organizzata dall’associazione Oikia, in collaborazione con Acli arte e spettacolo.

L’autismo è un disturbo dello sviluppo che tocca l’area della comunicazione, dell’interazione sociale, dell’apprendimento, dell’autoregolazione emotiva e comportamentale.
Chi ne è colpito ha percezioni sensoriali anomale da cui si difende con movimenti e gesti ripetitivi o con l’isolamento e la fuga dalla realtà. Le ricerche neurologiche non hanno dimostrato tra le cause la presenza di lesioni cerebrali, ma di connessioni atipiche o insufficienti tra gruppi di cellule cerebrali le cui cause sono ancora sconosciute.
«Si può affermare che dall’autismo attualmente non si guarisce – spiega Maria Vittoria Cristoferi Realdon, presidente dell’associazione Oikia – Ma ogni precoce intervento di tipo educativo e abilitativo può migliorare la vita di che ne soffre. È importante far comprendere alle famiglie che bisogna attivare un welfare di prossimità, creando condizioni che consentano al bambino autistico di crescere facendo riferimento anche ad altre famiglie, e realizzare inclusione sociale invece che l’ormai “superata” integrazione sociale».

L’associazione Oikia è nata per promuovere iniziative e attività di utilità e supporto per le famiglie che vivono nel territorio veneto.
Gestisce il Centro sperimentale per i disturbi dello sviluppo, della comunicazione e dell’apprendimento che effettua ricerca, training e attività clinica ed è convenzionato con l’università di Padova per tirocini formativi e professionalizzanti in psicologia, scienze dell’educazione e della formazione.
L’équipe del centro è formata da professionisti specializzati in campi differenziati e in possesso di più metodologie di lavoro. Assicura pertanto un ampio ventaglio di possibilità di diagnosi e intervento per i disturbi psicologici e neuro-evolutivi degli utenti e per il supporto educativo degli adulti coinvolti o interessati.

Gli ultimi dati della Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza stimano che in Italia su 10 mila bambini 10 presentano disturbi autistici.
Negli Stati Uniti il rapporto è di un bambino ogni 100 nati. Questo dato, confrontato con quelli raccolti in passato, ha portato a concludere che attualmente l’autismo è 3-4 volte più frequente rispetto a 30 anni fa.
«Ricevere una diagnosi di disabilità intellettiva crea una frattura tra la vita che ci si aspettava e quella che ci si trova a vivere. Tra il sogno che si aveva per il proprio figlio e la realtà», racconta Alessia Brunetti, mamma di un bimbo con la sindrome di X Fragile, malattia genetica che può rientrano nei criteri diagnostici dell’autismo, e che il 2 aprile, durante la serata al San Gaetano, presenterà il suo libro Giorno dopo giorno.
«Il mio bambino avrà sempre bisogno di sostegno e in qualche modo sarà sempre il figlio di una comunità che, avendo cura della sua esistenza, può risvegliare in se stessa uno spirito di solidarietà sociale che dà la possibilità di imparare dal fatto di stare accanto l’uno all’altro».

Operatori dell'Ulss in piazza, il Bo illuminato di blu e podisti con la coccarda blu
In occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, a Padova dalle 10 davanti a palazzo Moroni saranno presenti gli operatori dell’Ulss 16 e delle associazioni del territorio per sensibilizzare e informare i cittadini sui disturbi dello spettro autistico. Al tramonto, come in molte altre città del mondo, gli organizzatori della giornata hanno previsto di illuminare il palazzo del Bo di blu, colore simbolo dell’autismo.
Giovedì 31 marzo anche gli atleti della “Corri x Padova”, l’allenamento podistico collettivo che si svolge ogni giovedì in città, indosseranno una coccarda blu. Per informazioni: www.centroikia.it

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