Carcere, fondi dalla regione per il lavoro dei detenuti

Secondo il dipartimento statistica penitenziaria del ministero della giustizia, al 30 settembre scorso i detenuti nelle dieci carceri venete erano 2.490, rispetto a una capienza regolamentare che dovrebbe essere di 1.957. Un quadro difficile, in cui la regione cerca ora di intervenire con un bando destinato a progetti per il recupero e il reinserimento dei detenuti.

Carcere, fondi dalla regione per il lavoro dei detenuti

Quasi il 50 per cento in più dei posti disponibili, con punte di sovraffollamento più alte a Vicenza e a Treviso. È la fotografia delle carceri venete, segnato da numeri che rendono difficile costruire autentici percorsi di rieducazione.
«Nonostante questo – sottolinea il neo assessore regionale ai servizi sociali Davide Bendinelli – noi non ci rassegniamo. Pur nella difficoltà finanziarie che ci stringono da tutte le parti, la regione Veneto intende continuare a contribuire con i suoi provvedimenti al recupero e al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. Lo dimostriamo con una delibera che apre un importante bando per l’anno 2014 per finanziare progetti a favore dei detenuti negli istituti penitenziari del Veneto e di quelli in area penale esterna».

La delibera approvata dalla giunta regionale punta a coinvolgere gli enti pubblici e gli organismi provati del volontariato e del terzo settore. I 400 mila euro a carico del bilancio regionale 2014 sono destinati per 250 mila a progetti per soggetti adulti e minori in area penale esterna e per 150 mila euro per adulti e minori ristretti in carcere. Particolare attenzione sarà dedicata al lavoro, aspetto fondamentale per il recupero e il reinserimento del detenuto.
«Sappiamo bene quanto sia importante il lavoro e la formazione professionale per i detenuti – continua Bendinelli – per dare una vera chance di cambiamento di vita e di prospettiva. Purtroppo sono le cose più difficili da portare nelle carceri, anche se va evidenziato il dato per cui in Veneto lavora il 41 per cento dei reclusi, il valore più alto a livello nazionale, con il 28,5 per cento alle dipendenze di un datore esterno all'amministrazione penitenziaria».

Guarda la videointervista con il presidente della cooperativa Giotto sull'esperienza di lavoro nel carcere Due Palazzi di Padova.

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Fonte: Comunicato stampa