Cena di Santa Lucia. Invito a tavola con la solidarietà

Un asilo a Qaraqosh (Iraq), “Ospedali aperti” a Damasco e Aleppo (Siria), educazione e  formazione al lavoro in Uganda e le cucine economiche popolari di Padova sono i quattro progetti sostenuti dalla sedicesima edizione della cena di Santa Lucia in programma a Padova lunedì 11 dicembre.

Cena di Santa Lucia. Invito a tavola con la solidarietà

“La casa dov’è?” Questo il titolo della sedicesima edizione della cena di Santa Lucia che si tiene a Padova lunedì 11 dicembre alle 20 all'interno del padiglione 11 di Padova fiere (via Niccolò Tommaseo 59). 

Organizzata dall’associazione Santa Lucia per la cooperazione e lo sviluppo tra i popoli, l'evento è un’occasione di incontro, per tutta la cittadinanza, nato nel 2002 dalla volontà di un gruppo di amici che volevano sostenere i progetti internazionali di sviluppo realizzati dall’Associazione volontari per lo sviluppo internazionale (Avsi).  

Negli anni, quella che doveva essere solo una semplice serata di beneficenza, si è trasformato in un appuntamento a cui ogni anno partecipano oltre mille persone e nel 2010, quando è diventato un evento che andava ben oltre la serata stessa, è nata l’associazione Santa Lucia per la cooperazione e lo sviluppo tra i popoli onlus, con l’intento di dare continuità e sostegno, anche durante l’anno, alle iniziative e ai progetti promossi dalla cena natalizia.

Ogni anno tra studenti di scuole professionali alberghiere accompagnati dai loro insegnanti, chef famosi con le loro brigate, giovani universitari che curano i servizi di accoglienza e professionisti che seguono gratuitamente gli aspetti tecnici dalla logistica alla comunicazione, sono oltre trecento i volontari che rendono possibile l’evento.

A oggi la cena ha finanziato in tutto il mondo oltre 100 progetti con più di 1 milione e 500 mila euro.
Quattro i progetti sostenuti questo Natale: la ricostruzione di un asilo a Qaraqosh (Iraq), luogo di educazione, protezione dell’infanzia, ma anche motore per la ricostruzione di una comunità ferita; “Ospedali aperti” a Damasco e Aleppo (Siria), per garantire le cure anche ai più indigenti; un sistema integrato di azioni per l’accoglienza dei rifugiati e l’accompagnamento, l’educazione e la formazione al lavoro dei giovani in Uganda e, infine, le cucine economiche popolari di Padova.

«Durante tutto l’anno – spiega Graziano Debellini, presidente dell’associazione Santa Lucia – curiamo la comunicazione e promuoviamo incontri con testimoni diretti dell’avanzamento dei progetti perché, in collaborazione con Avsi, desideriamo mantenere vivo il focus su queste emergenze. Con l’esperienza di coloro che sono sul campo cerchiamo di raccontare quello che sta accadendo per aiutare concretamente con la raccolta fondi queste terre martoriate».

Nel corso della serata di sabato saranno presentati anche i primi risultati del progetto Ecusta - università cattolica di Addis Abeba con l’avvio della clinica per la maternità e l’infanzia e la scuola internazionale di medicina perinatale che l’associazione Santa Lucia sostiene da vari anni.

La cena è aperta a tutti a fronte di un contributo di partecipazione a partire da 130 euro per sostenere le iniziative collegate all’evento. È possibile concordare con la segreteria organizzativa la prenotazione di uno o più tavoli anche aziendali. Informazioni www.cenadisantalucia.it/come-partecipare 

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