Cooperativa Caresà. Una nuova sede e pure un nuovo progetto sociale

Una casa è tale quando è viva, vissuta dalle persone, altrimenti è solo un’abitazione.
Cooperativa Caresà. Una nuova sede e pure un nuovo progetto sociale

La nuova sede di Caresà, cooperativa sociale agricola nata a Brugine nel 2008, è “casa” non dal 2 dicembre, giorno dell’inaugurazione, ma dall’avvio dei lavori di ristrutturazione, o forse già da quando è stata pensata e sognata. Perché Caresà è, per il Piovese, luogo accogliente e punto d’incontro ancor prima di avere quattro mura.

Lo erano, e continueranno a esserlo, i sette campi coltivati dai soci e lavoratori della cooperativa; lo è stato il banco di vendita delle verdure al mercato di Piove di Sacco; lo sono stati i momenti formativi e informativi organizzati negli ultimi due anni. Chi ha conosciuto i soci fondatori di Caresà sa che questo progetto era nei loro sogni da quando è nata la cooperativa e questi anni hanno permesso di preparare il terreno, fertilizzare il territorio, coltivare le relazioni. E così, in una stalla del 1963 appena ristrutturata, in via Ospitale 32 a Brugine, hanno trovato casa il punto vendita delle oltre 50 varietà di prodotti - tra verdura, frutta e cereali - coltivati con metodo biologico dalla cooperativa, la sala agrituristica che verrà aperta il 16 dicembre e gli spazi a uso dei lavoratori, cuore pulsante della cooperativa.

Sono sette le persone che lavorano a Caresà, dai 25 anni in su e provenienti da esperienze e percorsi diversi. Chi è ingegnere, chi assistente sociale, chi viene da situazioni di svantaggio sociale con difficoltà a reinserirsi in un contesto lavorativo. Tutti hanno potuto sperimentare come l’agricoltura biologica, il rapporto con la terra e con i ritmi della natura, siano un potente mezzo per conoscere e ri-conoscere le risorse, proprie ed altrui, e le potenzialità di ciascuno. Attraverso il nuovo punto vendita e l’agriturismo, Caresà intende condividere con la comunità il suo percorso educativo e proseguire in un reciproco cammino di crescita. Le persone occupate dovranno imparare a sperimentarsi in cucina e nelle relazioni con il pubblico e chi frequenterà il nuovo negozio e l’agriturismo dovrà imparare che quando si compra, non si acquista solo una merce, ma un prodotto che è il frutto di un impegno che ha un valore molto più alto del prezzo e che il tempo dell’attesa è un tempo di relazioni.

Lo spiega bene Sara Tognato, fondatrice e presidente della cooperativa sociale agricola: «In questo senso Caresà è impresa sociale e sempre in questo senso è profondamente atto politico. Questa parola spesso ci spaventa e invece, nonostante le storture storiche, mantiene la sua profondità di servizio generoso e gratuito per il bene comune».

Per informazioni: www.caresà.it

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