Da 25 anni gli Amici del mondo valorizzano la disabilità

Dal 18 al 29 settembre la Festa della solidarietà di quest'anno a Ponte San Nicolò è speciale per le nozze d'argento degli Amici del mondo. E sabato 19 settembre la ballerina senza braccia Simona Atzori si esibirà a San Leopoldo e racconterà la sua determinazione per far crescere il proprio talento.

Da 25 anni gli Amici del mondo valorizzano la disabilità

Da venerdì 18 a martedì 29 settembre migliaia di persone sono attese nei locali della parrocchia di San Leopoldo per l’edizione 2015 della Festa della solidarietà organizzata dagli Amici del mondo, associazione attiva a Ponte San Nicolò fin dai primi anni ’90 per accompagnare le persone con disabilità, soprattutto attraverso le attività del molto frequentato centro diurno attivo a Roncaglia dal 2004. Guido Chinello (nella foto), presidente e volto noto dell’associazione, conosce in prima persona le sfide che implica la disabilità. Aveva vent’anni nel luglio del 1982: mentre l’Italia portava in trionfo i ragazzi di Bearzot, lui, già sposato e papà di Manuel, dopo essere stato vittima di un incidente stradale si risvegliava paraplegico, incapace di muovere le gambe e parte delle braccia. Guido non si è mai arreso: ha imparato a dipingere tenendo il pennello con la bocca e, nel frattempo, ha riversato le sue energie nel farsi accompagnatore di ragazzi colpiti da varie disabilità.

Saranno le storie come quella di Guido ad accompagnare l’edizione 2015 della festa, tra una cena di “ossetti” e un’orchestra di liscio. Testimonianze di chi, come lui, non si è mai dato per vinto e ha trovato persino nel dolore e nella disperazione un pezzo di sé da donare agli altri. «Da anni cercavamo di averla con noi – annuncia Chinello – e questa volta ci siamo riusciti. Sabato 19 settembre, alle 17, Simona Atzori, celebre ballerina che si è esibita nei più prestigiosi teatri del mondo, porterà il suo spettacolo a San Leopoldo. Simona, nata senza braccia, è una figura importante nel mondo della disabilità: rappresenta una persona che nonostante le difficoltà è riuscita, in virtù del suo talento, a imporsi in un campo difficilissimo come quello della danza. Spero che le tante persone che verranno a vederla possano ammirare la bellezza che c’è in lei».

La Festa della solidarietà è anche una vetrina per le persone disabili che ogni giorno si ritrovano al centro diurno di via Sansovino o che sono coinvolte nelle varie attività degli Amici del mondo: «I ragazzi sono i veri protagonisti: servono a tavola, accolgono le persone, cantano e suonano con le orchestre. Domenica 27 settembre, alle 17, tutti loro, grazie alla regia di Guido Marcato, porteranno in scena Il malato immaginario di Moliere. Una commedia difficile ma per cui si sono preparati tanto: hanno tutte le carte in regola per dimostrare quanto valgono». Certo, qualcuno potrà ritenere più importante per un giovane disabile i servizi che l’associazione offre, dall’accompagnamento personale alla dignità di un piccolo lavoro retribuito all’interno del centro diurno, rispetto ai riflettori di uno spettacolo teatrale. Ma per Chinello non è così: «Il risultato più importante che gli Amici del mondo hanno prodotto in questi 25 anni nel territorio è un radicale cambio di prospettiva riguardo alla disabilità. Se prima i portatori di handicap venivano nascosti dentro le case, ora hanno tutte le possibilità per vivere da protagonisti le dimensioni del lavoro, dello sport, dell’arte e dell’associazionismo. Anche loro possono – e in certa misura devono – dare il loro contributo; un contributo diverso rispetto agli altri, ma non per questo meno importante. Anzi, proprio perché diverso, per certi aspetti ancor più prezioso».

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