Dieci anni accanto agli anziani e alle loro famiglie

Domenica 6 aprile, il primo centro diurno per anziani non autosufficienti del Veneto spegne le sue prime dieci candeline. Si tratta di Casetta Michelino, aperta nella vecchia sede della scuola elementare Zanella di Pontevigodarzere nell’aprile del 2004. 

Dieci anni accanto agli anziani e alle loro famiglie

Spiega don Andrea Contin, ora parroco di San Lazzaro: «Ero vicario interparrocchiale a San Carlo e a San Gregorio Barbarigo. Portando l’eucaristia agli ammalati, un giorno mi sono domandato: perché questi anziani rischiano di spegnersi davanti ai televisori accesi? Le ragioni erano tante: pochi stimoli, difficoltà motorie e di cura della persona, la fatica di famiglie impegnate nel lavoro».
Nel 2001 la nascita dell’associazione Progetto Senes, tre anni dopo l’apertura di Casetta Michelino, che fonde nel nome i due soprannomi di Paolo Agostini (Casetta) e Michele Reato (Michelino), due giovani di Busiago scomparsi troppo presto.
«Casetta Michelino nasce come alternativa alla casa di riposo, sia dal punto di vista culturale che dei servizi. Per questi anziani, infatti, il punto di riferimento resta la loro casa. Non vengono “messi via”, istituzionalizzati presso strutture permanenti». Grazie alla collaborazione dell’Ulss, della regione e del quartiere, e con il contributo di professionisti e volontari, «incontrati – sottolinea don Andrea – grazie alla Provvidenza», ora più di quaranta anziani, ogni mattina, si ritrovano, socializzano e ricevono ogni sorta di servizi, dalla fisioterapia all’animazione religiosa. E già si pensa, per il futuro, ad aprire anche la domenica per aiutare ancor di più le famiglie.
Progetto Senes Onlus gestisce anche Casetta Altichiero, nell’omonimo quartiere padovano, dove vengono accolti dal lunedì al venerdì quindici anziani “fragili” ma ancora autosufficienti.

La festa di domenica 6 aprile si svolge presso la piastra polivalente di via Bettini: alle 12.30 la messa presieduta dal vicario generale della diocesi mons. Paolo Doni, alle 13.30 il pranzo e alle 15 i saluti delle autorità. Dopo un breve spettacolo alle 16, alle 16.30 si svolgerà la premiazione del concorso “Caro nonno”, rivolto alle primarie dei quartieri 2 e 6: temi, disegni e presentazioni per alimentare il confronto tra piccoli e anziani. Sono tante, infatti, le iniziative in tal senso: «L’intergenerazionalità – conferma don Contin – è una maestra di vita infallibile, che mescola tenerezza e gioco, i ricordi al futuro. È davvero un mix di vitalità che fa bene a tutti».

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