Lo sport è la prova: il trapianto dona una nuova vita

Dal 12 al 14 giugno Abano Terme ospita la 22° edizione dei giochi nazionali per trapiantati e dializzati. Le gare saranno intervallate dal racconto delle esperienze di vita di atleti che, grazie al trapianto di rene e di cuore, hanno potuto essere restituiti a una vita normale. 

Lo sport è la prova: il trapianto dona una nuova vita

Ciclismo su pista e su strada, bocce, volley, marcia, atletica, tennis, golf, tennistavolo, nuoto, ma anche una tombola della solidarietà e il karaoke per ricordare a tutti che la donazione d’organi e il trapianto consentono di restituire a molte persone malate una vita normale, senza alcun handicap.
È questo il programma della 25° edizione dei Giochi nazionali trapiantati e della 22° edizione dei Giochi nazionali dializzati che si svolgono perlopiù ad Abano Terme, al palasport, allo stadio delle Terme e all’hotel Firenze (tombola e karaoke) venerdì 12, a partire dalle ore 15, sabato 13 e domenica 14 giugno dalle ore 9 in poi.

Le gare che si disputeranno tra atleti trapiantati di ogni organo ed età e i pazienti dializzati in attesa di trapianto provenienti da tutta Italia, saranno intervallate dal racconto delle esperienze di vita di atleti che, grazie al trapianto di rene e di cuore, hanno potuto essere restituiti a una vita normale.
«I trapiantati che interverranno – dichiarano gli organizzatori dell’Aned – saranno loro per primi a mostrare cosa riesce a fare il trapianto: persone malate che riescono finalmente a riappropriarsi della loro vita, un ritorno alla normalità lavorativa e sportiva importantissimo. Un momento in cui i trapiantati vengono chiamati a stare vicini ai propri colleghi in dialisi e in attesa di trapianto, cercando di dare loro calore e vicinanza. Un unico grande obiettivo: giocare insieme un’unica, grande competizione: vivere».
L’intuizione di questa manifestazione è venuta, 25 anni fa, a Franca Pellini che ha organizzato nel 1991 i primi giochi italiani trapiantati: un quarto di secolo che viene festeggiato nella città termale con legittimo orgoglio perché i giochi sono andati sempre crescendo dal punto di vista organizzativo e della visibilità.
Oggi sono aperti a tutti i dializzati, trapiantati, adulti e pediatrici, medici e nefrologi, che vogliono condividere questo momento particolare di allegria e di intensità sportiva, seppure non agonistica.
Aned e Aned sport, che da decenni conducono importanti battaglie politiche in favore dei diritti dei trapiantati e dei dializzati, sono impegnate allo stesso modo nell’organizzazione di momenti di aggregazione e di benessere psicofisico «che tutti – sottolineano gli organizzatori – dovrebbero mettere come ingrediente principale della loro vita».

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