"Niente sta scritto", il docufilm della Fontana vedrà la luce

Dopo aver prorogato la scadenza della raccolta fondi per la realizzazione del docufilm presentato da fondazione Fontana e diretto dal regista Marco Zuin, il progetto, incentrato sulle vite della campionessa paralimpica Martina Caironi e del direttore di Unimondo Piergiorgio Cattani, ha raggiunto il budget minimo auspicato.

"Niente sta scritto", il docufilm della Fontana vedrà la luce

Dove sta scritto che una volta raggiunto e tagliato il traguardo bisogna fermarsi e smettere di correre?
Martina Caironi, atleta paralimpica, agli ultimi mondiali di atletica leggera disputati a luglio a Londra, ha dimostrato di avere ancora tanta voglia di superarsi. Nonostante le medaglie d'oro e d'argento conquistate l'anno scorso alle olimpiadi di Rio, il punto più alto nella carriera di qualsiasi sportivo. La campionessa bergamasca, invece, non si è fermata e ha continuato a correre per migliorarsi ulteriormente: in Inghilterra sono arrivate due medaglie d'oro, nei 100 metri e nel salto in lungo.

E mentre Martina volava sulla pista d'atletica londinese, negli stessi giorni, sul sito “Produzioni dal basso” veniva prorogata la scadenza della campagna di crowdfunding per la realizzazione di Niente sta scritto, documentario del regista Marco Zuin e della fondazione Fontana incentrato sulla storia proprio della campionessa e del giornalista Piergiorgio Cattani, direttore del portale Unimondo che da sempre convive con una grave malattia degenerativa, la distrofia muscolare di Duchenne.

Campagna che, pur mancando pochi euro, ha raggiunto il suo goal finale: «Avevamo previsto un budget di 10 mila euro da raggiungere entro l'8 agosto, ma la scadenza è stata spostata al 20 settembre – spiega Luca Ramigni, responsabile della raccolta fondi e ideatore del progetto – La campagna è andata davvero bene e siamo contenti perché abbiamo raggiunto 7.500 euro e Banca Etica, che collabora nel crowdfunding, si impegnerà a coprire, se necessario, la restante somma».

Il film si addentra nella vita di Piergiorgio Cattani e in quella di Martina Caironi senza intrecciare i loro percorsi che procedono parallelamente con l'obiettivo di dimostrare che è possibile aprire strade controcorrente, vincendo il rischio di emarginazione e di chiusura in se stessi. La storia di Piergiorgio Cattani si sviluppa a Trento dove vive e dove ha le sue relazioni personali e familiari, mentre per Martina, il regista Zuin e la produzione hanno deciso di non calarla nel suo quotidiano, ma di vederla all'interno di una realtà locale africana come il Kenya.

Un duplice incontro tra sport e disabilità: qui, a 2.300 metri di altezza sugli altipiani si allenano i campioni di mezzofondo kenioti, ma per Martina è anche l'occasione di relazionarsi con ragazzi che affrontano le difficoltà con protesi rudimentali.

Niente sta scritto non è l'ennesimo documentario incentrato sulla disabilità, ma sulle possibilità che da questa si possono creare: «La fragilità viene vista come risorsa dalla comunità – racconta Marco Zuin, che collabora da oltre 10 anni con fondazione Fontana e riconosciuto e apprezzato per i documentari Daily Lydia e La sedia di cartone - Non sono storie eroiche, ma di due persone che fanno dei loro limiti una consapevolezza non da superare ma da sfruttare al meglio. Martina, dopo l'incidente in moto nel 2007 in cui ha perso la gamba, scopre con tenacia di essere la donna più veloce del mondo ed è un messaggio positivo».

Le riprese sono terminate a inizio settembre e poi si passa alla fase di montaggio affidata al padovano Davide Vizzini e che si concluderà a ottobre. Fino al 20 settembre è possibile sostenere ulteriormente il progetto attraverso una donazione su www.produzionidalbasso.com che permette la realizzazione del dvd e la promozione del documentario che verrà presentato pubblicamente a ridosso del 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità.

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