Oggi è la Giornata contro lo spreco alimentare: a Padova e Rovigo cresce Rete solida

È nato solo tre anni fa, ma il progetto Rete solida, che mette insieme Acli di Padova e di Rovigo, Caritas diocesana e numerosi altri enti dei due territori, sta crescendo con successo: aumentano i punti vendita che raccolgono eccedenze alimentari, prodotti in scadenza e invenduti per poi, attraverso Rete solida, ridistribuirli ai bisognosi. 

Oggi è la Giornata contro lo spreco alimentare: a Padova e Rovigo cresce Rete solida

In Italia si produce troppo e si spreca ancora di più: i dati di Last minute market registrano che mediamente, in un anno, quasi il 3 per cento della produzione agricola rimane in campo, ossia l’equivalente di circa 1,2 milioni di tonnellate di prodotto agricolo, mentre nell’industria agroalimentare lo spreco ammonta al 2,6 per cento, per un totale di circa 2 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. Situazione critica anche per la grande distribuzione: nei centri agroalimentari all’ingrosso ogni anno una percentuale che varia dall’1 all’1,2 per cento viene gestita come rifiuto (circa 118.317 tonnellate), mentre il canale distributivo perde circa 270.776 tonnellate.

È in questo scenario che si colloca il progetto di solidarietà Rete solida, avviato nel 2012 e promosso dalle Acli di Padova e Rovigo e sostenuto dalla fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con la partecipazione di comune di Padova, province di Padova e Rovigo, prefettura padovana, Caritas diocesana di Padova e di altri enti pubblici e del privato sociale, con il supporto tecnico di Last minute market, società nata nell’ambito dell’università di Bologna che nel 2000 ha messo a punto il primo sistema professionale in Italia di riutilizzo di beni invenduti dalla grande distribuzione organizzata. Attraverso la costruzione di una rete territoriale di economia solidale, finalizzata a diffondere azioni per il recupero di beni, alimentari e non solo, provenienti dal circuito produttivo e commerciale – mense scolastiche, grande distribuzione, organizzazioni di produttori – il progetto mira al sostegno delle fasce più deboli grazie al supporto delle realtà senza scopo di lucro locali.

A pochi giorni dalla giornata nazionale contro lo spreco alimentare del 5 febbraio, i promotori di Rete solida hanno stilato un primo bilancio degli obiettivi raggiunti dal progetto, in termini di prodotti raccolti e recuperati, risparmio economico, coinvolgimento di enti, aziende e associazioni, infine di beneficiari finali. Si tratta di numeri particolarmente significativi e che esprimono un potenziale assai alto per il seguito del progetto. Significativo soprattutto il recupero dei pasti cotti e non consumati di alcune mense scolastiche di Padova e provincia, che nel solo 2014 ha visto raccolte oltre 10 tonnellate di cibo (mediamente 40 pasti al giorno) per un valore di circa 30 mila euro. Dati importanti anche sul fronte della grande distribuzione e della produzione agricola: nel 2014 i 12 punti vendita e numerose cooperative di produttori agricoli coinvolti hanno ridistribuito – tra prodotti invenduti, merce in scadenza ed eccedenze – 156.538 chili di beni per un valore di circa 331 mila euro. Per quanto riguarda i prodotti non alimentari recuperati (cosmesi, detersivi...) si stima un valore di circa 20 mila euro. Buone notizie anche per l’anno appena iniziato: cresce, infatti, il numero dei punti vendita coinvolti nella raccolta, che nel 2015 potranno raggiungere complessivamente, tra Padova e provincia, un totale di 25; le previsioni attendibili di recupero parlano di 516.236 chili di beni alimentari per un valore di 892 mila euro.

Beneficiari degli interventi di Rete solida sono le categorie più deboli, dalle famiglie a basso reddito alle mamme sole in difficoltà, dalle persone senza fissa dimora ai minori stranieri non accompagnati, dai disabili agli ex detenuti... a tutti i destinatari insomma di quelle realtà non profit del territorio che, quotidianamente con il loro lavoro, operano in aiuto dei più fragili: associazioni, cooperative, comunità di accoglienza, parrocchie... Si calcola che le persone raggiunte dal progetto siano state nel 2014 più di 15 mila.

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