Save the Children: "Quintuplicate le famiglie con minori in povertà assoluta"

In Italia sono 700 mila i possibili minori beneficiari del reddito d’inclusione (Rei), su un totale di 1 milione e 800 di potenziali destinatari. Lo dichiara Raffaella Milano, direttrice dei programmi Italia Europa di Save the children, l’organizzazione internazionale che dal 1919 è impegnata a salvare i bambini in pericolo e a promuoverne i loro diritti.

Save the Children: "Quintuplicate le famiglie con minori in povertà assoluta"

«Si tratta – spiega Milano – di bambini spesso colpiti da deprivazioni che riguardano aspetti essenziali della loro vita come la salute, la nutrizione e l’educazione il cui futuro, per questo, rischia di essere compromesso. Affinché la strategia di contrasto alla povertà minorile sia efficace, è necessario che al reddito d’inclusione siano affiancate adeguate misure mirate ai bambini e ai ragazzi in condizioni di svantaggio».

La povertà minorile rappresenta in Italia una vera emergenza. In dieci anni le famiglie in condizione di povertà assoluta con minori sono quintuplicate, passando dal 2 per cento del 2006 al 10 per cento del 2016. 

«È indispensabile – precisa la direttrice – fornire ai nuclei familiari con minori gli strumenti dei quali hanno bisogno per raggiungere un’effettiva autonomia. Occorre potenziare i servizi sociali territoriali e quelli dedicati alla prima infanzia gravemente carenti proprio nelle regioni dove si concentra la povertà minorile».

Del nuovo Rei, che entrerà in vigore dal primo gennaio 2018 sostituendo il sostegno per l’inclusione attiva (Sia), nella fase di prima applicazione (fino al 30 giugno) ne beneficeranno circa 500 mila nuclei familiari, di cui 420 mila con minori; da luglio, quando il sussidio diventerà universale i nuclei saliranno a 700 mila.

«È fondamentale  – conclude Milano – che l’attivazione del Rei rappresenti il primo passo per un piano organico di contrasto alla povertà minorile, fondato sul sostegno alle famiglie e sul rafforzamento delle reti territoriali sia sociali che educative».

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