Volontari affidabili… ma non per le banche

Da una ricerca emerge che l'81,5 per cento delle organizzazioni ha chiuso l'ultimo esercizio in pareggio o in leggero utile. Solo il 2 per cento ha difficoltà a pagare i debiti o a riscuotere i crediti verso privati. Al sistema bancario si chiede: contenimento dei costi dei conti correnti, disponibilità maggiore a considerare i progetti, accesso al credito più favorevole e strumenti finanziari mirati.

Volontari affidabili… ma non per le banche

Una ricerca promossa dalla Fondazione volontariato e partecipazione, dal Centro nazionale per il volontariato e dal Banco Popolare, dimostra da un lato la straordinaria oculatezza delle organizzazioni di volontariato nell’amministrare la loro gestione, dall’altro la risposta finora inadeguata del sistema bancario a questa realtà.
 
Diamo credito al volontariato
L’81,5 per cento delle organizzazioni di volontariato ha chiuso l’ultimo esercizio in pareggio o in leggero utile. Solo il 2 per cento ha difficoltà a pagare i debiti o a riscuotere i crediti verso privati (2,6).
Sono delle performance notevoli – considerando il contesto della crisi economica – dovute anche al fatto che il volontariato, nella maggior parte dei casi, riesce a differenziare le fonti di entrata e a saldare i propri debiti, nonché a riscuotere i crediti verso terzi, nel rispetto dei tempi stabiliti.
Eppure, fino ad oggi, il sistema bancario ha riconosciuto in maniera molto limitata il valore del mondo del volontariato. È quanto emerge da uno studio intitolato “Le organizzazioni di volontariato in Italia. Tra performances economiche, caratteri strutturali e questioni di credito”, promosso da Fondazione volontariato e partecipazione, Centro nazionale per il volontariato e Banco Popolare, presentato nei giorni scorsi a Roma, nel corso del convegno “Diamo credito al volontariato”.
 
Il rapporto con le banche e con la pubblica amministrazione
Nonostante la loro affidabilità, dallo studio – condotto con interviste ai presidenti di un campione di 2.000 organizzazioni di volontariato, rappresentativo per aree geografiche e settori di attività – emerge che un terzo delle organizzazioni (31,5) dichiara di avere con le banche un rapporto “normale”, né soddisfacente né insoddisfacente; il 30,7 per cento giudica buono il rapporto, mentre il 18,5 non ha alcun rapporto; l’11,5 per cento si dichiara insoddisfatto o molto insoddisfatto.
La richiesta più diffusa che le organizzazioni di volontariato rivolgono al sistema bancario, è relativa al contenimento dei costi dei conti correnti (lo chiedono il 31,6 per cento degli intervistati), insieme ad una disponibilità maggiore a considerare i loro progetti (17,1), a un accesso al credito più favorevole e un’attenzione a strumenti finanziari mirati alle particolarità delle organizzazioni (11,4).
Rispetto alla pubblica amministrazione, il 13,8 delle organizzazioni dichiara di avere problemi a riscuotere i crediti nei tempi previsti; quando questo accade, la conseguenza è ricorrere al finanziamento bancario – nella metà dei casi – o a strumenti di autofinanziamento.
 
Anticipo 5 x 1000
Nel corso del convegno, il Banco Popolare ha comunicato la decisione di anticipare – in attesa che il governo lo stabilizzi come dichiarato nella recente legge delega di riforma del Terzo Settore – il 5 per mille alle organizzazioni di volontariato e a tutto il Terzo Settore. L’iniziativa è rivolta alle organizzazioni autorizzate dall’Agenzia delle entrate. L’obiettivo è mettere a disposizione il contributo del 5 per mille devoluto dai contribuenti, in anticipo rispetto al pagamento delle somme spettanti da parte della pubblica amministrazione. «Lo scopo – ha dichiarato il Banco Popolare – è quello di dare concreto sostegno ai beneficiari nello svolgimento delle attività che quotidianamente svolgono sul territorio a servizio della comunità, anticipando l’effettiva liquidazione degli importi».
Il contributo spettante è anticipabile fino al 100 per cento se di importo inferiore o pari ai 100 mila euro, mentre per gli importi superiori è anticipabile fino all’80 per cento.

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Parole chiave: credito (10), volontariato (119), terzo settore (61), banche (19), 5 per 1000 (5)
Fonte: Sir