Una siepe campestre per dire stop al cemento nel Basso Isonzo

Il gruppo Un seme per il parco agricolo Basso Isonzo promuove fino a 7 maggio una campagna di crowdfunding (raccolta fondi dal basso) per creare un corridoio ecologico tra via Bainsizza e via Isonzo: una siepe che produca ossigeno e aumenti il verde in città.

Una siepe campestre per dire stop al cemento nel Basso Isonzo

Una siepe per dire stop al cemento nel Basso Isonzo. È questo lo slogan della campagna di crowdfunding promossa dal gruppo Un seme per il parco agricolo Basso Isonzo nato per volontà di alcune realtà produttive e sociali padovane (il centro Ca’ Sana, Cibo arte cultura, l'azienda agricola Le Terre del fiume e la cooperativa sociale Coislha).

Con la collaborazione dell’Istituto certificazione etica e ambientale, Agricoltori Italiani e Legambiente di Padova e dell’azienda agricola Alla Costiera, le tre realtà promuovono iniziative in difesa dell’ecosistema delle aree verdi della città nella convinzione che è arrivato il momento di pensare a un utilizzo diverso delle poche aree verdi rimaste nel territorio urbano.

Fino al 7 maggio è possibile partecipare con una donazione alla creazione del corridoio ecologico, fatto di una siepe di circa 450 metri, che nascerà nei campi tra via Bainsizza e via Isonzo.

«Le siepi campestri richiamano nuova fauna antagonista dei parassiti delle piante con conseguenti benefici per l’agricoltura – racconta Valentina Chiesura, che insieme al marito Moreno Feltresi, ha fondato l’azienda agricola Le Terre del fiume – assorbono anidride carbonica, con vantaggi per tutta la collettività, e arricchiscono il paesaggio urbano. Per questo riteniamo importante che i cittadini, con una mobilitazione dal basso, si riapproprino di questo cuneo verde».

Al momento la campagna ha già raccolto oltre 1.300 euro di finanziamento e al termine della raccolta dal basso (che può essere effettuata direttamente sul sito www.triboom.it) tutti coloro che avranno contribuito si ritroveranno nell’area designata per mettere a dimora le piante e festeggiare l’inizio di un percorso verso la creazione di un parco agricolo urbano al servizio della città.

«Con il nostro invito a partecipare alla creazione di questo polmone verde – spiega ancora Valentina Chiesura – vogliamo creare una consapevolezza ambientale, anche, in persone che per vari motivi non hanno mai riflettuto su questi temi».

L’attività di promozione ambientale del gruppo non si limita solo alla raccolta fondi, ma prevede un percorso dedicato alle scuole primarie di Padova Sud che, nei prossimi mesi, accompagneranno i bambini nel parco per interrare nuove piantine.  
«Ogni bambini darà un nome alla sua pianta e potrà seguirne la crescita nel tempo – conclude Moreno Feltresi - Vogliamo far cogliere ai più piccoli il lato positivo del piantare, perché saranno loro che, in futuro, trarranno i maggiori benefici da questo nostro gesto e, se avranno maturato un’affezione verso questa esperienza, gli avremo insegnato a vivere la città in modo diverso».
Sito crowdfunding: www.triboom.com/parco-agricolo-basso-isonzo 

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