A Reschigliano la sfida per il 2016 sono i giovani

Sarà la sfida dei giovani l’impegno cruciale del circolo centro parrocchiale San Daniele per il 2016, una realtà che può già vantare un bar sempre aperto, cosa non comune nel panorama dei circoli Noi. Tra i progetti anche un doposcuola e iniziative in auto alle famiglie in difficoltà.

A Reschigliano la sfida per il 2016 sono i giovani

A servizio della parrocchia di Reschigliano, 3.500 anime nel vicariato di Vigodarzere, il circolo ha mosso i suoi primi passi tra il 1997 e il 1998, quando, vista l’esigenza di avere più locali per le attività della parrocchia, si prese la decisione di ristrutturare il vecchio stabile, prima adibito a chiesa e poi a sala polivalente, per ottenere un moderno patronato.
Ricorda quei giorni il vicepresidente Cesarina Zoccolan: «Tutto il paese si mobilitò con offerte, prestiti, materiale e lavoro gratuito. Volontari come muratori e manovali prestarono il loro servizio, tanto che nel giro di due anni avevamo un patronato pronto da utilizzare. Perché tutto fosse in regola e ci fosse un organismo che garantisse la sicurezza di tutti, nell’anno pastorale 2000-2001 ci affiliammo al Noi di Padova».
Presidente fin dal primo giorno il parroco don Alessandro Azzalin. Anima ispiratrice del primo direttivo fu il compianto Giuseppe Broch, che guidò il gruppo dei volontari – soprattutto nella fase dell’avvio burocratico del circolo – scomparso prematuramente nel 2007. A subentrargli nella carica di vicepresidente fu proprio la moglie Cesarina: «Di lui mi è rimasto l’amore e la voglia di lavorare con, e per, l’associazione Noi, per il bene comune».

Al servizio di anziani, ragazzi, adulti
«Sono tanti gli obiettivi che vogliamo raggiungere – continua Cesarina – ma prima vogliamo pensare ai ragazzi, ai giovani e agli anziani. Ogni età ha delle esigenze che ci piacerebbe soddisfare, ma le forze del volontariato non possono arrivare a fare tutto e così si fanno delle scelte».
Gli anziani sono felici per l’apertura continua del bar, mattina, pomeriggio e sera, anche la domenica, grazie ai volontari. I nonni hanno gradito il recente torneo di briscola, mentre le nonne, ogni mercoledì, fanno a gara per le cartelle della tombola.
Tra le attività “generaliste” il circolo propone quattro o cinque volte l’anno uscite mariane nei santuari del territorio e visite artistiche nelle province vicine, mentre due o tre volte ogni anno il Veneto viene celebrato con commedie teatrali in dialetto.

Sono però i giovani, come in tanti altri circoli, a rappresentare l’impegno più difficile
«Forse mancano gli animatori o un cappellano giovane. Non demordiamo, comunque: il 20 febbraio organizzeremo una festa rivolta a loro. Per questo 2016 che inizia ci auguriamo di riuscire a consolidare i progetti avviati per i giovani e i ragazzi».

Grande successo riscuote ogni anno la festa di carnevale per i più piccoli.
Due volte al mese un gruppo di genitori volontari animano la loro domenica in patronato con giochi e intrattenimenti. Grande è la collaborazione con gli altri gruppi parrocchiali, con i quali viene organizzata la festa della solidarietà ogni 25 aprile, la festa didattica in fattoria e la sagra del paese, mentre con il concerto di Natale si porta avanti da sei anni il gemellaggio con la Città della speranza.

Tra i progetti futuri anche un doposcuola
Annuncia la vicepresidente: «Ci stiamo attivando per aprire un doposcuola e dare un aiuto alle famiglie della comunità, pensando anche ai figli degli immigrati che abbiamo tra noi». E promette: «Finché le forze mi sosterranno non smetterò di lavorare, magari anche risultando insistente pur di ottenere il meglio delle cose. Il volontariato esiste eccome, ma a parer mio ha bisogno di essere stimolato, seguito e valorizzato, farlo sentire utile, necessario e importante: a volte basta anche solo una pacca sulla spalla».

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