A Villa del Bosco si celebra la Madonna del Carmelo con l'arte popolare

Gli appuntamenti iniziano già oggi a Villa del Bosco, ma il vero appuntamento è per venerdì 14 quando ci sarà la processione dedicata alla Vergine. Sono molte le opere d'arte prodotte da parrocchiani da cui partiranno le riflessioni. Ecco allora che l'opera d'arte «diventa un aiuto per pregare – come spiega l'animatrice missionaria e coordinatrice parrocchiale Rosella Sartori – e coinvolge il corteo in momenti di meditazione e raccoglimento».

A Villa del Bosco si celebra la Madonna del Carmelo con l'arte popolare

Quest'anno, la festa della Madonna del Carmelo, patrona popolare di Villa del Bosco, verrà celebrata all'insegna del bello. Perché, se già venerdì 7, l'aspetto più ludico dell'incontro parrocchiale è cominciato col giocare al calcio balilla vivente, e la realtà più conviviale con le cene di sabato 8 e domenica 9, l'anima più significativa della sagra è la processione di venerdì 14.

Si comincia alle 21, in chiesa, e i momenti più significativi delle meditazioni di preghiera coincideranno con le soste dinnanzi a mosaici marmorei raffiguranti il Sacro Cuore di Gesù, l'arcangelo Michele e la Madonna del Carmine. Queste opere d'arte popolare, frutto dell'abilità artigianale di un parrocchiano, rappresentano il cuore del sentimento che lega i paesani alla tradizione popolare della venerazione per la Madonna del Carmelo.

E il manufatto bello – che proprio mostra il partecipare di cuore - è presente anche davanti alla chiesa: un enorme rosario, fatto di ferro battuto e legno, la cui lunghezza complessiva raggiunge i dieci metri, ricorda ai fedeli l'importanza e il valore della preghiera alla Vergine, proprio con un simbolo bello. Ecco allora che l'opera d'arte «diventa un aiuto per pregare – come spiega l'animatrice missionaria e coordinatrice parrocchiale Rosella Sartori – e coinvolge il corteo in momenti di meditazione e raccoglimento», mentre sui davanzali delle case del paese, al passaggio della processione, vengono esposti piccoli oggetti votivi e lumini in segno di partecipazione, e a lato del sagrato, montato su pannelli, si legge il testo – scritto a mano – della Salve, Regina.

La processione si snoda principalmente lungo via Matteotti, ma per i parrocchiani – come ricorda Sartori – «sono le nostre campagne che celebrano la Madonna».

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