Al Santo di Thiene la grande forza è il volontariato

In viaggio alle pendici dell’Altopiano, dove il circolo Noi della parrocchia del Santo di Thiene rappresenta un punto di incontro importante per la comunità, tra attività sportive e spazi per gli anziani. Con un segreto: il coinvolgimento di un volontariato attivo, numeroso e appassionato.

Al Santo di Thiene la grande forza è il volontariato

È intitolato a don Cesare Citton, il parroco che l’ha costruito nel lontano 1994, il circolo Noi “Sant’Antonio” che si trova al Santo di Thiene.
Duemila e ottocento anime, alle pendici dell’Altopiano, con una risorsa impareggiabile: il volontariato. «Grazie ai molti volontari – spiega Francesco Miolato del circolo – siamo in grado di tenere aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 18 alle 23, il sabato dalle 14 a mezzanotte e la domenica, mattina e pomeriggio. Sono volontari giovani e anziani, lavoratori e pensionati, tutti motivati a dare ai ragazzi un posto in cui trovarsi diverso dalla strada, per offrire un servizio fondamentale alla loro comunità».

Il patronato può contare su diverse salette per la catechesi e incontri, una sala grande polifunzionale che viene utilizzata anche come palestra, in più una sala conferenze, dotata di strumentazioni multimediali da un centinaio di posti. Al centro il bar, dove per incontrarsi non servono appuntamenti speciali ma solo la voglia di stare insieme.

La struttura è continuamente al servizio dei parrocchiani e delle persone di tutto il territorio
«Alla sera ci sono quasi sempre gli allenamenti di calcetto, basket e pallavolo delle squadre parrocchiali. Ma ci si trova anche per la ginnastica dolce per gli anziani e per altri appuntamenti sportivi sempre all’insegna della ginnastica».
Il sabato sera si ospita il circolo Auser di Thiene per ballare un po’: «Ci sono molti anziani – racconta Francesco Miolato – vengono a ballare anche in stampelle. Molti stanno seduti, non ballano, ma chiacchierano in compagnia per non stare da soli a casa». Gli anziani vengono anche la domenica pomeriggio: «Il paese è molto esteso – confessa Miolato – ma se trovano chi li accompagna qui stanno molto volentieri insieme».

Tra gli altri momenti fissati nell’affollato calendario del circolo c’è anche la sagra, due settimane a cavallo del 13 giugno, giorno di Sant’Antonio, curato dal comitato sagra ma a cui il circolo offre supporto. Il patronato è a disposizione anche per feste di compleanno e incontri conviviali.
«A volte si fa un po’ di fatica a stare a dietro a tutte le richieste – ammette Miolato – i volontari non sono pochi, ma ci sarebbe la necessità di un numero ancora maggiore per sfruttare a pieno le potenzialità del circolo, rendendo ancora più frequenti le iniziative che funzionano».

Per il 2017 che comincia la parola d’ordine deve essere solo una: consapevolezza.
«Auguro a tutti di continuare a fare sempre meglio, ben sapendo del grande dono che abbiamo di avere a disposizione un circolo così bello, dove ci possiamo incontrare sempre senza alcuna difficoltà».

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