Basilica del Santo. Dialogo con l'arte, lasciandosi provocare

Due proposte di visite d'arte in basilica del Santo: la prima in cerca delle opere che parlano di "Quei tre giorni a Gerusalemme" e la seconda dedicata a tombe e sepolcri.

Basilica del Santo. Dialogo con l'arte, lasciandosi provocare

Sono in programma, in tempo di Quaresima, due percorsi di visite guidate in basilica del Santo: una dal taglio spirituale-riflessivo, “Quei tre giorni a Gerusalemme” (sabato e domenica dal 24 febbraio al 18 marzo, alle 14.30), l’altra dal taglio storico-artistico “Resurrecturis: percorso tra tombe e sepolcri” (nei mercoledì fino al 28 marzo, alle 14.30; richiesto un contributo di 2 euro per l’audioguida).

Il ciclo “Quei tre giorni a Gerusalemme” ripercorre la Passione di Cristo in quella Gerusalemme ritrovata attraverso gli affreschi, le sculture e i luoghi della basilica che narrano della salita al Calvario fino al mattino di Pasqua. L’itinerario prevede una nuova modalità di accostarsi all’opera d’arte: non solo un guardare, ma una sorta di dialogo con l’opera, un lasciarsi interrogare e un rispondere alle provocazioni che il racconto dipinto o scolpito della vicenda di Gesù di Nazareth suscita in noi.

Il ciclo “Resurrecturis” è un percorso tra tombe e sepolcri nella basilica di Sant'Antonio. A partire dalla seconda metà del Duecento, nobili e potenti iniziarono a prediligere gli edifici degli ordini mendicanti come luoghi di sepoltura. Il Santo è uno dei casi più eclatanti; a partire dal Trecento la chiesa e i chiostri antoniani si popolarono di monumenti funebri e lapidi, al punto tale che in età carrarese il complesso può essere definito un “vero e proprio pantheon civico”. L’originale viaggio nel santuario seguendo sepolcri ed epitaffi svela le storie e la personalità di molti uomini e donne del passato. Non solo esponenti di spicco della società padovana del tempo (giudici, notai, uomini di chiesa, docenti universitari), ma anche dell'entourage politico-militare della signoria carrarese.

Per tutte le visite è obbligatoria l’iscrizione on line su www.santantonio.org

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