Cittadellascolta: il 20 Pupi Avati apre la quinta edizione sulla "speranza scartata"

La parola "abrasiva" pronunciata da papa Francesco nell'udienza generale del 5 giugno 2013 fa da sfondo al quinto ciclo di "Cittadellascolta", realizzato dal coordinamento vicariale di Cittadella, su iniziativa dell'ufficio di pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Padova. Venerdì 20 apre gli incontri il regista Pupi Avati.

Cittadellascolta: il 20 Pupi Avati apre la quinta edizione sulla "speranza scartata"

«Uomini e donne vengono sacrificati agli idoli del profitto e del consumo: è la “cultura dello scarto”... Un abbassamento di dieci punti nelle borse di alcune città, costituisce una tragedia. Uno che muore non è una notizia, ma se si abbassano di dieci punti le borse è una tragedia! Così le persone vengono scartate, come se fossero rifiuti».

Il coordinamento pastorale vicariale di Cittadella, su iniziativa dell’ufficio di pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Padova, propone per il quinto anno consecutivo il progetto “Cittadellascolta”. Partendo dalla parola “abrasiva” pronunciata da papa Francesco nel corso dell’udienza generale del 5 giugno 2013 verrà presentato un nuovo ciclo di incontri dal titolo “La speranza scartata”.

Due parole. Un titolo. Un’antitesi apparentemente insolubile. In realtà proprio dall’apparente contraddizione dei termini scaturisce la domanda che “Cittadellascolta”, vuole proporre alla riflessione: qual è il “criterio” che consente di distinguere tra la scelta e lo scarto? Il quesito è essenziale perché proprio dall’identificazione del “criterio” nasce (o muore) la speranza. Nella storia dell’uomo si sono succeduti, diversi parametri che qualificavano il successo e l’approvazione sociale.

Dal numero di schiavi posseduti nell’antica Roma alla capacità di realizzare le proprie passioni, alla produttività. Nella società odierna la perfezione anatomica, la salute, la giovinezza, il consenso sociale e il potere sembrano essere la misura per stabilire quale e quanto sia il rispetto dovuto a un individuo.

Contro questa visione si è sollevata la critica di molti intellettuali laici che hanno additato nel consumismo, nello sfruttamento, nell’emarginazione le conseguenze di criteri di giudizio errati, proponendo nell’“essenza” di ogni uomo l’unico metro possibile per riconoscerne la dignità. È l’umanità che rende un soggetto titolare dei diritti intangibili che debbono essere tutelati. L’affermazione laica trova completamento nell’ottica cristiana in cui l’“essenza” di figlio di Dio, e conseguentemente la fratellanza tra uomini e donne, pone in capo a ciascuno doveri che non possono essere dimenticati.

Ancora il papa: «Trascurare l’impegno di coltivare e mantenere una relazione corretta con il prossimo, verso il quale ho il dovere della cura e della custodia, distrugge la mia relazione interiore con me stesso, con gli altri, con Dio e con la terra».

Da queste riflessioni prende il via la proposta che “Cittadellascolta” vuole offrire a tutti con il suo nuovo ciclo di incontri nel corso dei quali saranno ospiti: venerdì 20 gennaio, Giuseppe (Pupi) Avati, “Un ragazzo 2000 anni fa ha detto: ama il prossimo tuo! È possibile”; mercoledì 8 febbraio, Agostino Burberi, “Il cammello è passato per la cruna dell’ago”; marzo (data da definirsi), Enrico Letta, “L’inclusione sociale attiva: sogno o necessità?”; giovedì 23 marzo, don Claudio Cipolla, “Come servire i poveri”; giovedì 30 marzo, Luca Pancalli, “La speranza coltivata attraverso lo sport”. Gli incontri si svolgeranno nella sala Emmaus del patronato Pio X del duomo di Cittadella alle ore 20.45 e verranno moderati da personalità del mondo culturale di Padova. Per informazioni: www.parrocchie cittadellesi.it

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Fonte: Comunicato stampa