Don Giorgio Ronzoni. «Diventate grandi! E vivete le scelte di Gesù»

Pubblichiamo alcuni passaggi dell’intervento di don Giorgio Ronzoni alla veglia dei giovani. Il testo integrale può essere letto su giovanipadova.it

Don Giorgio Ronzoni. «Diventate grandi! E vivete le scelte di Gesù»

Il sinodo dei giovani è stato indetto per ascoltarvi. Credo che possiate apprezzare questa scelta (di volervi ascoltare): gli adulti di solito non chiedono consiglio ai giovani, ma non perché siano tutti presuntuosi. Chi ha vissuto a lungo ha fatto tante esperienze e tende a dire: «Non sono io che devo imparare da te: sei tu che devi ascoltare e devi imparare da me». E poi ci sono pochi adulti che si buttano su qualcosa di nuovo; la maggior parte degli adulti (e dei preti come me) dice: «Ci abbiamo già provato; non è possibile; non si può fare...».

Michele Serra ha scritto un libro che odio, dal titolo Gli sdraiati e adesso è uscito pure il film. Gli “sdraiati” sareste voi, i giovani d'oggi, i coetanei di suo figlio che secondo lui sta sempre sdraiato sul divano con lo smartphone in una mano, la tastiera del computer nell'altra, una sigaretta in bocca e magari un libro di scuola davanti agli occhi.

Odio il libro di Michele Serra perché penso che sia stata una vigliaccata far sapere al mondo che suo figlio non pulisce il lavandino e il water e tutti gli altri suoi difetti, quando lui, Michele Serra, riconosce di non avere il coraggio di parlare con suo figlio e di far rispettare in casa le regole fondamentali. Spero che suo figlio scriva un altro libro, Il padre degli sdraiati, ma ho paura che non lo farà e che continuerà a punire suo padre obbligandolo a vedere tutti i giorni il risultato della sua non-educazione: un figlio sdraiato, appunto, senza entusiasmo, apparentemente senza interessi e senza voglia di vivere.

Penso e spero che nessuno di voi sia uno sdraiato. Certo, da noi adulti non vengono molti incoraggiamenti. Sapete perché? Perché molti adulti vi temono e vi invidiano. Hanno paura di voi perché se adesso tutti voi voleste una casa e un lavoro non ce ne sarebbero abbastanza per tutti. Ma soprattutto vi invidiano perché vorrebbero avere il vostro fisico e il vostro tempo.

Certi adulti ti raccontano la vita adulta come una galera perché loro la vivono come una galera! Ti raccontano il matrimonio non come una storia di amore ma come una gabbia. Parlano dei figli come di un peso o addirittura una fregatura: «Eh, purtroppo è rimasta incinta, siamo rimasti fregati...». Il lavoro te lo descrivono come una schiavitù purtroppo necessaria. La vita ideale, secondo loro, sarebbe vivere senza lavorare, divertendosi in tutti i modi, perciò ti dicono: resta giovane più che puoi!

Non credetegli: scegliete cosa volete fare nella vita e fatelo. Se come giovani c'è poco posto per voi nel mondo, se come giovani non sapete bene cosa fare, allora diventate grandi!

Chiedete a Dio di darvi una traccia e seguitela.

Potreste anche trovarvi su sentieri poco battuti o potreste addirittura dover aprire nuove vie: ma se non lo fate voi, chi lo farà?
Ci sono anche vie antiche che non sono più frequentate: qualcuno di voi potrebbe anche diventare prete o suora o monaco o missionario. Qualcuno potrebbe accogliere dei figli in affido o in adozione. Qualcuno potrebbe scoprire a contatto con i disabili un'umanità che non conosceva e che può farlo migliore. Qualcuno potrebbe accettare la sfida impegnativa e bellissima di una vita comunitaria di nuovo tipo, o di vecchio tipo. Molti potrebbero scoprire che per sposarsi non sono indispensabili 25 mila euro e un wedding planner, e nemmeno convivere per prova.

Diventare adulti non è una maledizione: è la realizzazione; spendere la vita, donarla è l'unico modo per non trovarsi un giorno, da vecchi, soli e invidiosi di chi è ancora giovane. Essere giovani può fare un po' paura o per lo meno dare un senso di vertigine perché ci sono tante possibilità davanti, e si pensa: «E se mi sbaglio?».

Ma solo se accettate la sfida di diventare grandi, di prendervi delle responsabilità, potrete intercettare i messaggi che vengono dal futuro e guidare questo mondo e questa chiesa fuori dal pantano in cui tante volte sono incagliati.
Per favore, non dite: «Non tocca a me», «Sono troppo giovane», «Non ne sono capace», «Non sono pronto»... Chi vi dice: «Aspetta e intanto divertiti», vi tradisce, non è vostro amico. Chi vi considera solo come consumatori, come fette di mercato, non è vostro amico.

Cristo è vostro amico e vi dice: «Vieni, seguimi».

Cercatelo, se ancora non lo avete trovato, e se l'avete già incontrato, seguitelo. Ascoltate il suo vangelo, dialogate con lui nella preghiera. Vivete le sue scelte. Sarete voi la luce del mondo, sarete voi il sale della terra.

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