Il nuovo logo della chiesa di Padova

Presentato oggi il nuovo logo della  chiesa di Padova. La vincitrice del concorso indetto lo scorso dicembre è Daniela Thiella, grafica di professione che opera nel veronese. Motivo ispiratore è l'affresco di Giusto de' Menabuoi che impreziosisce la cupola del Battistero della Cattedrale. L'essenzialità dello stile rimanda a un ritorno alle origini, la volontà di privilegiare il Principio vero della storia.

Il nuovo logo della chiesa di Padova

È stato presentato alle 12 di oggi all'interno del Battistero della Cattedrale il nuovo logo della chiesa di Padova, l'immagine che diventerà il simbolo di una diocesi ricca di storia, cultura e di una pastorale solida con lo sguardo rivolto al futuro.

Tra gli 88 progetti che hanno partecipato al concorso, provenienti da tutta Italia, lanciato dalla diocesi lo scorso 10 dicembre, è stato scelto l'elaborato di Daniela Thiella, 42 anni, grafico di professione nel Veronese. È la vincitrice del concorso di idee “Logo Chiesa di Padova”, che la Diocesi ha lanciato lo scorso 10 dicembre. La scelta è toccata alla commissione esaminatrice composta da don Renato Marangoni (vicario episcopale per l’apostolato dei laici), in qualità di presidente; Andrea Nante (storico dell’arte e direttore del Museo Diocesano di Padova), Stefano Bianchi (architetto e membro della Commissione diocesana Beni culturali), Peter Paul Eberle (grafico), Virginia Baradel (storica dell’arte), Valeria Friso (ricercatrice in ambito pedagogico all’Università di Bologna)e don Mirco Zoccarato (presbitero diocesano con esperienza e competenza grafica).

Oltre al progetto vincitore, a cui andrà un riconoscimento complessivo di 5 mila euro, la giuria ha segnalato i lavori di Aledigitale di Alessandro Chiarini di Molinetto di Mazzano (Brescia) e di Paolo Durighello di Maserà di Padova. Tutti e tre i progetti, come gran parte di quelli pervenuti, hanno come motivo ispiratore proprio l’affresco del Battistero della Cattedrale.

«Il logo vincitore del concorso - commenta Virginia Baradel a nome dell’intera commissione esaminatrice – appare come una forma esemplare nell’ambito dei codici della comunicazione visiva contemporanea. Il riferimento alle fasce concentriche della cupola del Battistero, con tutto il carico iconografico prezioso che si irradia a partire dalla figura di Cristo Pantocratore, è ridotto all’essenziale, a una sequenza di cerchi concentrici che procedono dal segno elementare della croce. L’essenzialità e l’irregolarità esitante, manuale, che non chiude ma si assottiglia e s’interrompe, lasciando uno spiraglio verso est, possiedono un forte indice di contemporaneità. Sono presenti, infatti, sia l’illusione ottica della vibrazione e della profondità, sia l’estrema semplificazione del segno. Nell’alveo dell’illusione ottico-cinetica s’innesta il concetto, ancor più attuale, del ritorno ai fondamentali, a forme di purezza primitiva che non avviene in modo naif, ma per una forma di consapevolezza estrema dello scibile artistico contemporaneo che ha introdotto l’idea di segno come “posizione”: un punto in grado di generare infinite proliferazioni nell’iperspazio dei cieli virtuali».

«L’ispirazione primitivo-arcaica di questo nuovo logo, secondo una forma artistica contemporanea prelude all’apparire di un simbolo per la Chiesa di Padova» commenta don Gianandrea Di Donna, docente di Liturgia alla Facoltà teologica del Triveneto e membro del gruppo di lavoro che ha confezionato il concorso di idee. Il logo è simbolo che rappresenta qualcosa di vivo, di vitale che nel tempo acquisisce un suo valore simbolico, come sottolinea don Di Donna: «Sarà la sua storia ecclesiale, entro la vita e la traditio Ecclesiæ Patavinæ, che lo renderà, per gradi, per appropriazione, per collocazione, per uso, per riconoscibilità, per parola detta, per incontro fatto, per “storia mediatica” (stampa, libri, carta, siti web…) il segno “riconoscibile” per la chiesa di Padova».

Nei prossimi mesi il gruppo di lavoro che ha seguito il progetto del concorso di idee, insieme alla commissione esaminatrice, strutturerà una mostra in cui verranno presentati i progetti che hanno partecipato al concorso di idee. E contemporaneamente si avvierà un processo di ricezione del nuovo logo che la chiesa di Padova adotterà per la comunicazione ufficiale.

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