Marcia per la pace. Domenica 14 gennaio nei vicariati di Agna, Conselve e Pontelongo

Esercizio di fraternità per la diocesi. Dalle 10 in tre luoghi distinti si svolgono i laboratori per approfondire i temi della Giornata della pace. Alle 14.30 inizia la marcia ad Agna che si snoda per tutto il paese. Non si organizza la marcia dei profughi e dei migranti ospitati nelle basi, bensì una marcia con e per le comunità.

Marcia per la pace. Domenica 14 gennaio nei vicariati di Agna, Conselve e Pontelongo

“E tutta la casa si riempì del profumo… di Pace” è lo slogan con il quale la chiesa di Padova vivrà domenica 14 gennaio la Giornata diocesana per la pace, che quest’anno si svolge nei territori dei vicariati di Agna, Conselve e Pontelongo, con un’attenzione particolare a una zona che negli ultimi due anni è stata fortemente interessata dal fenomeno migratorio, con la creazione dei due grandi centri di prima accoglienza per i richiedenti asilo a Conetta e a San Siro di Bagnoli.

Il programma è articolato con i tre laboratori di pace dalle 10 alle 12.30: il primo a Bagnoli al teatro Goldoni “Disarmare le parole: Mass media e scuola costruttori di pace?” è animato da Claudia Belleffi, dell’ufficio diocesano comunicazioni sociali e dal direttore della Difesa Guglielmo Frezza. Il secondo si tiene nel Duomo di Candiana intorno al tema “Allargare lo sguardo: Scenari geopolitici e dinamiche di pace” con padre Efrem Tresoldi, comboniano direttore di Nigrizia. Il terzo laboratorio nel patronato di Pegolotte “Dialoghi di pace: Prospettive ecumeniche e interreligiose sulla pace”, sarà  animato da don Giovanni Brusegan, delegato vescovile ecumenismo e cultura e padre Lorenzo Snider della Sma, assistente spirituale negli hub di Bagnoli e di Conetta. Seguirà poi la Marcia per la pace ad Agna la cui partenza è prevista alle 14.30 da piazzale Nassiriya e si snoderà lungo le strade del paese. Alle 16 l’arrivo nella chiesa di San Giovanni Battista ad Agna e la celebrazione della messa presieduta dal vescovo Claudio.

Il senso della giornata lo dà suor Francesca Fiorese della pastorale sociale e del lavoro, che ha coordinato l’organizzazione coinvolgendo da un lato il mondo associativo della nostra diocesi e dall’altro i vicariati dove si svolge la giornata: «Nel brano del vangelo di Giovanni da cui è tratto il versetto che ispira gli orientamenti pastorali di quest’anno “E tutta la casa si riempì del profumo…”, la casa è il mondo intero, la famiglia comune dell’umanità, che soffre per le ingiustizie e la violenza e che anela alla pace; il profumo è appunto la presenza di Dio, di Gesù, che è pace». Da qui l’idea di mantenere l’immagine che accompagna in quest’anno pastorale e di trasformare la marcia della pace in un esercizio di fraternità: «Nel gesto simbolico del cammino insieme – aggiunge suor Francesca – vogliamo esprimere l’impegno per la pace da parte della chiesa e di ogni uomo e donna di buona volontà».

L’intenzione degli organizzatori è chiara: non si organizza la marcia dei profughi e dei migranti ospitati nelle basi, anche se il 14 gennaio 2018 sarà la giornata mondiale dei profughi e dei migranti.

«In quel territorio, in quella data – precisa ancora suor Fiorese – tutti assieme marceremo con tutti e per tutti per ribadire l’impegno della chiesa a farsi carico del vissuto delle nostre comunità e per testimoniare la volontà di una convivenza pacifica in ogni luogo della terra. Nel desiderio di trasformare i passi della marcia in fattiva e duratura collaborazione tra le diverse istituzioni e le agenzie educative».

In prima linea nella preparazione, che ha visto già un partecipato incontro a Conselve a fine novembre, i tre vicariati di Agna, Conselve e Pontelongo: «La giornata della pace è un punto di arrivo di un percorso che è iniziato mesi fa – spiega don Raffaele Coccato, parroco moderatore dell’Up di Agna – Nei mesi scorsi, grazie alla fattiva collaborazione con padre Lorenzo Snider, il gruppo Rinascita, che raccoglie giovani cristiani presenti nei due hub di Conetta e San Siro, ha animato decine di celebrazioni nelle parrocchie della nostra diocesi, dall’Altopiano all’Adige, da est a ovest, favorendo la conoscenza di queste realtà e preparando il terreno per una partecipazione ampia alla giornata del 14 gennaio».

Attivo nell’iniziativa anche il mondo associativo cattolico: «È importante conoscere il fenomeno delle migrazioni – sottolinea Gianni Cremonese, presidente delle Acli di Padova – non limitandosi a parlare solo alla pancia della gente comune distorcendo la realtà delle cose. In questo senso la Marcia per la pace può aprire uno spiraglio nelle coscienze dei partecipanti e potremmo insieme avere l’occasione di avviare riflessioni e ragionamenti sulle ingiustizie globali e su come coniugare giustizia, legalità, sicurezza e solidarietà». Per Anna Barbierato della presidenza diocesana di Azione cattolica: «In stile di Ac: così vorremmo vivere ogni istante di domenica 14 gennaio: una giornata dedicata non solo a noi stessi e alla costruzione di pace nella nostra vita, ma anche alla pace collettiva, che come un profumo si espande per le strade della nostra vita, in ogni sua sfera».

«La giornata è in linea con lo stile scout – sottolinea Sonia Cassol dell’Agesci – Ci impegniamo a formare cittadini del mondo e operatori di pace, in spirito di evangelica nonviolenza, affinché il dialogo e il confronto con ciò che è diverso da noi diventi forza promotrice di fratellanza universale». Secondo Fabio Brocca di Noi Padova: «Un primo passo è già stato fatto perché ci siamo trovati come presidenti delle associazioni con la pastorale sociale insieme ai parroci e ai rappresentanti delle associazioni nel territorio di Agna e comuni vicini per organizzare la marcia. E già questo è stato un bel momento, un cammino di pace che continuerà il 14 gennaio, per proseguire poi nelle comunità e nelle nostre famiglie».

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