Quattro incontri alla scoperta di un nuovo progetto di chiesa. Conoscere l'Evangelii gaudium

Centro missionario, Caritas, ufficio per l’ecumenismo e dialogo interreligioso e ufficio di pastorale della comunicazione propongono quattro appuntamenti sull’esortazione apostolica di papa Francesco aperti a tutti per generare nuovi dinamismi nella società e nelle comunità. Tra settembre e ottobre destinatarie sono le parrocchie della Bassa Padovana nella parrocchia di Carceri, a novembre gli incontri saranno a Fellette per l'Alta. A guidare le serate saranno i teologi del Gruppo Antiochia, nato all'interno della Facoltà teologica del Triveneto.

Quattro incontri alla scoperta di un nuovo progetto di chiesa. Conoscere l'Evangelii gaudium

Parlando ai delegati della chiesa italiana riuniti per il quinto convegno ecclesiale nazionale di Firenze, lo sorso 10 novembre, papa Francesco ha auspicato che «in ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni diocesi e circoscrizione, in ogni regione» venga avviato, «in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni».

Non c’è infatti modo migliore per conoscere il carisma di papa Francesco e la rotta sulla quale sta conducendo la nave di Pietro che leggere l’esortazione scritta dopo il sinodo sulla nuova evangelizzazione del 2012.

In apertura dell’anno pastorale, il Centro missionario diocesano, la Caritas, l’ufficio per l’ecumenismo e dialogo interreligioso e l’ufficio di pastorale della comunicazione propongono quattro incontri su “Evangelii gaudium: uscire per annunciare”.

Gli incontri si svolgeranno il venerdì sera, alle 20.30 tra settembre e ottobre, nel centro parrocchiale di Carceri per i vicariati della zona sud della diocesi, per essere poi replicati a Fellette, nel mese di novembre, sempre il venerdì alle 20.30, a servizio della zona nord della diocesi.

Gli incontri, aperti a tutti, vedranno come conduttori e protagonisti i teologi del Gruppo Antiochia, studiosi laici che si sono formati all’interno della Facoltà teologica del Triveneto e che intendono offrire la loro formazione a servizio della coscienza credente. «Questa iniziativa – racconta Manuel Rossi del “Gruppo Antiochia” – si inserisce in un percorso ordinato nella pastorale diocesana per trarre dall’Evangelii gaudium alcuni orientamenti per i prossimi anni di missione e di evangelizzazione nel mondo di oggi».

«Gli incontri – scrive il vicario episcopale per la pastorale don Leopoldo Voltan – vogliono iniziare dei processi in grado di generare nuovi dinamismi nella società e nelle comunità, per essere credenti gioiosi e fraterni».

Il primo dei quattro appuntamenti, “Il Vangelo non si ‘addomestica’ – L’anima biblica dell’Evangelii gaudium” sarà condotto da Roberta Ronchiato, docente di sacra scrittura, il 30 settembre a Carceri e il 4 novembre a Fellette: «Tutto parte dalla parola di Dio, l’evento di un Dio che si comunica, per questo l’Evangelii gaudium ci chiede di ritornare all’annuncio del vangelo. L’evangelizzazione non si basa su teorie astratte ma su un dato preciso: Gesù fatto uomo. È da qui che trae origine la missione».

Il secondo incontro, con Manuel Rossi, dottorando in teologia pastorale e formatore all’evangelizzazione, si domanderà “Una nuova visione di chiesa? La dimensione profetica in Evangelii gaudium, ed è in programma il 14 ottobre a Carceri e l’11 novembre a Fellette. «La chiesa – osserva Rossi – è chiamata a ridefinirsi in una modalità nuova, che sia segno della presenza di Dio, per dialogare con l’uomo di oggi. L’Evangelii gaudium offre indicazioni molto concrete per una conversione ecclesiale in questi termini».

“La ‘carne’ del vangelo – L’Evangelii gaudium in dialogo con la città e i poveri” è il titolo del terzo incontro, con il docente di filosofia ed etica Leopoldo Sandonà, in programma il 21 ottobre a Carceri e il 18 novembre a Fellette. Qui c’è l’aspetto più “misericordioso” dell’esortazione apostolica: «Il vangelo è buona notizia per tutti, ma in particolare per i malati e i peccatori. Il suo annuncio sana, entra nelle ferite dell’uomo e lo rimette in piedi non in modo teorico, ma concreto. È l’invito a porre lo sguardo con attenzione alle situazioni più disagiate, alle diverse forme di sofferenza con una particolare opzione preferenziale per i poveri, assumendo un atteggiamento che potrebbe avere profonde ripercussioni a livello sociale».

A chiudere il percorso l’esperienza laboratoriale “La svolta missionaria – Per un nuovo stile pastorale personale e comunitario”, con la docente di teologia pastorale Assunta Steccanella e la dottoranda in teologia Barbara Marchica. «Sarà un incontro di sintesi – conclude Manuel Rossi – per comprendere come la missione non riguardi un settore specifico ma, come sogna papa Francesco, la dimensione missionaria rientri in tutti gli ambiti dell’agire della chiesa. Tutti i cristiani, come spiega l’Evangelii gaudium, sono chiamati a essere evangelizzatori gioiosi e le comunità cristiane devono ripensarsi come comunità missionarie». Maggiori informazioni: antiochia.fttr@gmail.com oppure contattando gli uffici diocesani, o Caritas Padova.

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