Tempo del creato: un'azione per la "casa comune"

Dal 1° settembre inizia il Tempo del creato, che a due anni dalla Laudato si' di papa Francesco concentra la sua attenzione sulla "casa comune". Un gruppo di enti internazionali, tra cui la fondazione Lanza, stanno lavorando insieme per promuovere la sensibilità ecologica all'interno della chiesa. Da qui nasce la proposta alle comunità parrocchiali di agire o pregare per il creato fino al 4 ottobre.

Tempo del creato: un'azione per la "casa comune"

Venerdì 1° settembre si aprirà per tutti i cristiani il Tempo del Creato.
Singoli credenti, parrocchie e gruppi di laici potranno così dare vita a un’azione o a un momento di preghiera per la «casa comune», come ha ribattezzato il nostro pianeta papa Francesco nell’enciclica Laudato si’.
L’iniziativa, a cui è dedicato il sito it.seasonofcreation.org, è di un gruppo di organizzazioni che negli scorsi mesi si sono unite «per accrescere la consapevolezza nella famiglia cristiana mondiale riguardo l’urgenza di prendersi cura del Creato come risposta alla crisi ecologica».

Del sodalizio fanno parte il Movimento mondiale dei cattolici per il clima, la più ampia rete globale ad aver accettato la sfida del cambiamento climatico, e altri enti internazionali. In Italia è promossa dalla padovana fondazione Lanza oltre all’ufficio nazionale di pastorale sociale della Cei, la rete Nuovi stili di vita che unisce 83 diocesi, Focsiv, Retinopera (a cui aderiscono le maggiori associazioni e i movimenti laicali) e la rivista dei gesuiti Aggiornamenti sociali.

«L’obiettivo – spiega Matteo Mascia della fondazione Lanza – è che la sensibilità per l’ecologia integrale, che da due anni si riverbera nelle comunità cristiane e nelle aggregazioni dopo l’uscita della Laudato si’, continui a svilupparsi e trovi concretezza nelle iniziative pastorali e nelle scelte quotidiane».

Nella diocesi di Padova, dove tradizionalmente la Giornata per il creato si celebra in novembre in occasione della festa del Ringraziamento, un primo importante passo in questo senso si è concretizzato nelle scorse settimane con il gruppo di acquisto di energia elettrica da sole fonti rinnovabili a cui hanno aderito fin da subito decine di parrocchie.

«Si tratta certamente di uno dei frutti più interessanti di questa stagione in cui la sensibilità ambientale si sta diffondendo anche nella chiesa cattolica», commenta Mascia.
L’intuizione originaria della Giornata per il creato nasce infatti nel 1989 in seno alla sola chiesa ortodossa. Altre chiese aderiscono nel 2001 e con la terza Assemblea ecumenica europea di Sibiu (2007), si comprende che la singola giornata non basta: il Tempo del Creato si protrae così al 4 ottobre, memoria di san Francesco d’Assisi.
La chiesa cattolica aderisce solo due anni fa, per volontà di papa Francesco, proprio in corrispondenza dell’uscita della Laudato si’.
In Italia, dove quest’anno si celebra la 12° Giornata nazionale per la custodia del creato, l’impegno ecclesiale per l’ecologia non è però all’anno zero, anzi. Dal 1999 esiste un gruppo di studio della Cei dedicato proprio a queste tematiche, che sostiene la riflessione dei vescovi sul tema della giornata nazionale.

«Quest’anno lo slogan è “Viaggiatori sulla terra di Dio” – continua Matteo Mascia, membro del gruppo di studio – e fa riferimento a un fenomeno sempre più importante come il turismo, che produce impatti importanti a livello climatico e che ha bisogno di essere vissuto in modo sempre più responsabile».

Sullo sfondo, continua il programma cattolico per il disinvestimento dai combustibili fossili promosso dal Movimento mondiale dei cattolici per il clima a cui hanno già aderito molte istituzioni e che il prossimo 4 ottobre avrà un nuovo appello (info nella sezione “campagne in corso” di www.focsiv.it). 
A questo si accompagna l’ecoguida scritta proprio dalla Focsiv per rendere concreto l’impegno per contrastare il cambiamento climatico in atto.

Durante il Tempo del creato La Difesa del popolo ospiterà ogni settimana interventi di esperti che metteranno a fuoco i temi e le iniziative principali.

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