Tommaso Opocher è il primo prete padovano della Comunità di Sant'Egidio

«Per Dio e per i poveri»: mons. Vincenzo Paglia, sabato 5 novembre alle ore 20, ordinerà prete il trentaduenne padovano Tommaso Opocher nella basilica di Santa Maria in Trastevere.

Tommaso Opocher è il primo prete padovano della Comunità di Sant'Egidio

Il suo nome è Tommaso Opocher, ha 32 anni e può vantare un dottorato di filosofia del diritto all'università di Padova. Sabato 5 novembre, alle 20, mons. Vincenzo Paglia lo ordina prete nella basilica di Santa Maria in Trastevere, rendendolo così il primo sacerdote padovano della comunità di Sant'Egidio.

«Ho conosciuto Sant'Egidio - ci racconta - quando avevo diciassette anni e frequentavo il liceo Nievo. Grazie a Sant'Egidio ho potuto incontrare i poveri della città, in particolare i bimbi del quartiere di Mortise, dove con alcuni amici organizzavo la Scuola della pace, un doposcuola che ci ha permesso di stringere amicizie con le famiglie italiane, straniere e nomadi».

È qui, a contatto con i poveri e con gli ultimi, che Tommaso ha sentito la chiamata a donarsi totalmente per gli altri. «Dall'incontro con il vangelo vissuto assieme alle comunità è cresciuto in me il desiderio di seguire il Signore da più vicino anche come sacerdote, ma con un'attenzione e una cura particolare al servizio dei poveri e a quello dell'altare». Ed è questo, in fondo, il vero carisma della Comunità di sant'Egidio, che negli ultimi anni a Padova ha visto crescere il numero dei giovani che ogni settimana incontrano gli anziani negli istituti, i profughi e i senza dimora e i ragazzi dei doposcuola di Guizza e Mortise.

Tommaso Opocher ha lasciato Padova all'età di 27 anni per coltivare la sua vocazione e studiare teologia a Roma, ma il legame con la sua comunità di origine è rimasto forte. «Ho mantenuto un rapporto molto stretto non solo per la famiglia, ma anche con gli amici di Sant'Egidio che vengo a trovare spesso. Sapere di essere il primo sacerdote della Comunità di sant'Egidio di Padova mi fa sperare che questa sia una testimonianza per gli altri giovani, perché prendano sul serio la proposta del vangelo e sia da laici, che anche da sacerdoti, vogliamo mettere la propria vita a disposizione del sogno di Dio per l'amore dei poveri».

All'ordinazione, che vedrà don Tommaso diventare sacerdote assieme a un altro diacono del Rwanda, prendono parte anche almeno un centinaio di esponenti della Comunità di sant'Egidio Padovana. «Per noi è una gioia immensa - commenta la referente Alessandra Coin - oggi c'è bisogno di tanti preti nella nostra chiesa, possono fare tanto per il bene della gente e delle comunità, per orientare all'incontro con Dio nella Parola. Come Comunità di sant'Egidio ringraziamo il Signore: per noi è una testimonianza preziosa, che ci invita a essere nel mondo, ma non del mondo, scoprendo la bellezza del cristianesimo».

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