Tutta la “poesia” dei salmi responsoriali. Il 9 e il 16 dicembre a Villa Immacolata.

“I sabato dell’avvento”: il 9 e il 16 dicembre a Villa Immacolata con don Gianandrea di Donna e Alessio Randon, con un invito particolare ai salmisti, ai maestri di coro e cantori e a chi si vuole avvicinare all'arte del salmodiare.

Tutta la “poesia” dei salmi responsoriali. Il 9 e il 16 dicembre a Villa Immacolata.

Uno spazio di spiritualità ricco, curato, caldo...

Questo vogliono essere “I sabato dell’avvento”, appuntamenti consolidati di preparazione al Natale a villa Immacolata. Quest’anno sono in programma due mattinate, 9 e 16 dicembre dalle 9.30, sui salmi responsoriali delle domeniche di avvento, anno B, con don Gianandrea Di Donna e Alessio Randon, maestro della cappella musicale della Cattedrale di Padova.

Ciascuna mattinata è divisa in due parti: nella prima, don Di Donna spiega il salmo nel contesto dell’avvento e propone un’interpretazione liturgica, biblica, teologica, spirituale; nella seconda, il maestro Randon dà “carne visibile” al salmo. Servendosi anche di alcune composizioni che gli appartengono – ha composto tutti i salmi delle domeniche di tutto l’anno liturgico (cicli A, B, C) e tutte le feste e le solennità – invita i partecipanti a farne esperienza completa.

«Il salmo – spiega don Di Donna – nasce come canto di Israele. La forma dei salmi responsoriali, introdotta dal Vaticano II, è un dialogo tra salmista e assemblea. “Dare carne” vuol dire dare una veste musicale al salmo. Le vesti musicali dei salmi sono molte. La chiesa ha conosciuto la forma più antica, quella dei salmi graduali, da gradus che in latino vuol dire scalino: il salmista cantava proprio sulla scale dell’ambone. Nel salmo responsoriale c’è un ritornello che capta tutto il senso spirituale del salmo, che viene ripetuto più volte dall’assemblea, intercalato dal canto delle strofe eseguite dal solista. I salmi chiedono una veste musicale e strumentale adeguata a questo genere letterario. Questa veste è un invito alla dolcezza, alla soavità, alla melodia, al gusto, alla partecipazione vigorosa dell’assemblea».

L’invito a “I sabato dell’avvento” è rivolto in primis ai salmisti, «anche se non sono molto diffusi in diocesi. Sarebbe bello che partecipassero persone che desiderano avvicinarsi all’arte del salmodiare. Aspettiamo anche maestri di coro e cantori... Il salmista è una sorta di poeta, profeta, sentinella... che dalla breccia di Gerusalemme, come il profeta Ezechiele, guarda lontano, annuncia e invita tutta la chiesa a unirsi al canto di supplica, lode, richiesta di perdono, invocazione, adorazione, magnificenza dell’opera di Dio».

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