Interreligious, al via la rassegna culturale per la conoscenza tra religioni diverse

Cinque appuntamenti cinematografici e uno teatrale, cinque tavole rotonde di dialogo interreligioso, una mostra d’arte e un concerto: l’edizione 2017 di “Interreligious” in partenza dal 1° febbraio punta a conoscenza e confronto tra le religioni presenti sul territorio.

Interreligious, al via la rassegna culturale per la conoscenza tra religioni diverse

“Chi è il mio prossimo? Visioni dell’altro nelle religioni”: parte da qui la rassegna di cinema, teatro, tavole rotonde e musica “Interreligious”, giunta alla quarta edizione, che si svolge fra la multisala Mpx (via Bonporti 22), il centro universitario (via Zabarella 82), l’aula magna dell’università (via Cesarotti 10/11) e la chiesa di Santa Caterina (via Cesare Battisti).

Qui, sabato 11 febbraio alle 18, è in programma un concerto di canti sacri e paraliturgici dalle diverse tradizioni popolari d’Europa con il Trio canti sognanti. Una manifestazione, “Interreligious”, ricca di appuntamenti. Un percorso di conoscenza e confronto tra le diverse religioni presenti sul territorio.

«La scelta del tema – spiega don Roberto Ravazzolo, direttore del centro universitario di Padova – è dettata dall’urgenza dell’attualità, dal movimento di persone che viviamo ogni giorno e che ci destabilizza. La tentazione di creare dei muri è quasi immediata, così come l’idea che l’altro non abbia rispetto del prossimo. La rassegna invece, attraverso diverse forme artistiche, perché non solo la parola è strumento per capire cosa l’altro pensa, invita a riflettere su come l’altro è visto e su che tipo di risposta danno le realtà religiose nel rapportarsi con il prossimo».

Il programma si apre il 1° febbraio con Il fuoco sotto la neve, docufilm che racconta la vita di Palden Gyatso, monaco buddista liberato nel 1992 dopo 33 anni nelle carceri cinesi. Il 9 febbraio Tangerines-Mandarini, ci porta in Abcasia, terra ambita dai georgiani e difesa dagli abcasi. La rassegna cinematografica prosegue il 15 con Almanya-La mia famiglia va in Germania, un alternarsi di flashback e ritorni al presente sull’emigrazione negli anni ’60 e la voglia di tornare in Anatolia (alle 21, tutti e tre i film, all’Mpx). Giovedì 16, alle 17.30, nell’aula magna di via Cesarotti 10/11 viene proiettato in prima visione gratuita Porto il velo, adoro i Queen: il punto di vista di tre donne musulmane italiane emancipate, ironiche e consapevoli delle proprie opinioni. La proposta cinematografica, presentata di volta in volta da un esperto che poi conduce il dibattito finale, si chiude il 1° marzo con Siddharth (ore 21 all’Mpx): un padre che scopre quanto sia difficile capire il mondo fuori dalla porta di casa andando alla ricerca di un figlio adolescente sparito nel nulla.

Appuntamento centrale della rassegna è lo spettacolo teatrale “Beresheet, un inizio per la pace”, il 23 febbraio alle ore 21 all’Mpx. «La compagnia Arcobaleno è una realtà particolare – spiega Beatrice Rizzato, ideatrice e curatrice della rassegna – perché convivono giovani di religione diversa: ebrei, cristiani, musulmani, drusi della Galilea, che raccontano danzando il bisogno profondo di pace di chi conosce la guerra in prima persona e dell’amore, unica arma contro l’odio».

Durante la serata viene presentato, inoltre, il volume Memorie di un angelo custode di Angelica Edna Calo Livne. Nelle domeniche di febbraio e il 5 marzo, dalle 15.30 alle 18, il centro universitario ospita cinque tavole rotonde sulle diverse religioni (buddhismo, cristianesimo, islam, ebraismo e induismo) con studiosi e testimoni che raccontano la loro esperienza di prossimità. Dal 2 al 5 febbraio sempre il centro universitario accoglie anche una mostra di dipinti su tela dell’arte sacra tibetana e il 24 viene presentato il calendario interreligioso di Religion for peace Italia alle ore 18.

«L’idea di fondo – conclude la curatrice – è creare dei percorsi dove l’altro è una persona innanzitutto da conoscere. Il tema della rassegna è la prossimità: chi è il prossimo che mi sta accanto e con cui condivido dei luoghi e dei tempi? Posso condividere qualcosa o devo mantenere le distanze? L’attualità ci manda messaggi opposti, ma in realtà il futuro parla di amicizia, scambi, conoscenza, ascolto, apertura». Info: multi salampx.it e centrouniversitariopd.it