"La Difesa del popolo in guerra" arriva a Montemerlo

Fino al 31 gennaio, dopo le tappe in Altopiano di Asiago, al centro universitario di via Zabarella e a Lendinara, la mostra che unisce per la prima volta 12 prime pagine del nostro giornale, uscite durante la Grande guerra farà tappa nella ex chiesa parrocchiale di Montemerlo, nel comune di Cervarese Santa Croce. La Difesa del popolo fu subito “in prima linea” nel difendere la gente dell’Altopiano e i suoi preti ingiustamente accusati di spionaggio, per giustificare i deludenti risultati dei primi attacchi italiani. 

"La Difesa del popolo in guerra" arriva a Montemerlo

Giunge a Cervarese Santa Croce – dopo le “soste” in fiera Campionaria, sull’altopiano di Asiago (Canove e Gallio), in Centro universitario a Padova e a Lendinara – la mostra La Difesa… del popolo in guerra”.

Dal 15 dicembre 2015 al 15 gennaio 2016 sono esposte presso la biblioteca comunale (nella ex parrocchiale di Montemerlo) 12 prime pagine del settimanale diocesano di Padova, stampate in formato gigante, che sintetizzano i momenti salienti del primo conflitto mondiale, letti attraverso la particolare sensibilità del mondo ecclesiale padovano.
 
A partire dal 9 agosto 1914, quando viene data notizia dello scoppio della guerra europea, fino al 10 novembre 1918, quando si annuncia che “La guerra contro l’Austria è finita”, le colonne della Difesa del popolo hanno informato su quanto stava accadendo su un fronte che investiva direttamente il nostro territorio, sull’altopiano dei Sette Comuni, nelle vallate dell’Astico e del Brenta, e poi anche lungo  il Piave.
La chiesa padovana, dapprima sostenitrice della neutralità italiana, accolse la dichiarazione di guerra all’impero austro-ungarico con patriottica solidarietà, senza però rinunciare a dare rilievo agli appelli alla pace costantemente reiterati da papa Benedetto XV.
 
La Difesa del popolo fu subito “in prima linea” nel difendere la gente dell’Altopiano e i suoi preti ingiustamente accusati di spionaggio, per giustificare i deludenti risultati dei primi attacchi italiani. E quando poi l’offensiva nemica della primavera del 1916 stava per sfondare il fronte trentino e costrinse migliaia di profughi dell’Altopiano a fuggire per l’Italia, la diocesi fu la prima a prodigarsi per la loro assistenza e per cercare di tenere unite le comunità attorno ai loro parroci. Alla fine del 1916 viene dato grande risalto anche al bombardamento austriaco su Padova che causò in una sola volta 93 vittime civili.
Nel 1917 un titolo a tutta pagina fu riservato alla nota del papa sulla “inutile strage”, mentre bisogna leggere tra le righe le sofferenze di Caporetto, fino all’esplodere della pace riconquistata, unita agli appelli alla solidarietà per i profughi trevigiani ridotti alla fame durante la lunga occupazione.
La mostra è visitabile negli orari di apertura della biblioteca: lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 19; lunedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13.
 
Lunedì 11 gennaio, alle 20.45 in biblioteca comunale, è in programma un appuntamento dal titolo “Ti racconto la mostra”. Intervengono Lorenzo Brunazzo, curatore dell’esposizione, e il direttore dalla Difesa del popolo, Guglielmo Frezza.
 
Info: 049-661033 e redazione@difesapopolo.it
 

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Fonte: Comunicato stampa