Notturni d'arte, il rinascimento illumina l'estate padovana

Il tema della 30° edizione, “Da Donatello a Tintoretto”, percorre le tappe delle rivoluzioni artistica, storica e scientifica che fecero della città una delle capitali del rinnovamento culturale italiano tra Quattro e Cinquecento. Un patrimonio straordinario, nonostante le gravi perdite inflitte nel corso dei secoli.

Notturni d'arte, il rinascimento illumina l'estate padovana

L’ultima settimana di luglio ha preso avvio la 30° edizione dei “Notturni d’arte”, programma estivo serale di visite e passeggiate guidate, spettacoli teatrali e concerti organizzato dall’assessorato alla cultura del comune di Padova.
Il tema di quest’anno, “Da Donatello a Tintoretto”, come ricorda l’assessore alla cultura Matteo Cavatton, torna a valorizzare il patrimonio culturale della città e il suo ruolo di capitale artistica, continuando il percorso avviato in primavera con le due mostre dedicate all’inizio (Il San Lorenzo di Donatello) e alla fine (I Tintoretto ritrovati) del rinascimento.

Il rinnovamento del linguaggio figurativo, ma anche di quello culturale e scientifico di cui l’Italia è scenario mondiale tra Quattro e Cinquecento, vede anche Padova tra le protagoniste di primo piano, con la genialità pittorica di Andrea Mantegna, ma anche con i cicli affrescati commissionati da umanisti come Alvise Cornaro o dalle confraternite laicali e dagli ordini religiosi. Benché la città abbia appena perduto la sua indipendenza, per sottomettersi alla Dominante, la quale proprio all’inizio del Cinquecento attraverserà il momento politicamente più difficile con la guerra contro la lega di Cambrai, l’ambiente intellettuale padovano non ha perduto la sua intraprendenza e la sua voglia di sperimentazione, in tutti i campi.

Le 25 serate dei “Notturni” propongono le tappe più significative di questo itinerario rinascimentale, ancora così ricco e suggestivo nonostante le gravi perdite inflitte dalla storia e anche dall’insipienza dei pronipoti (pensiamo ai Giganti di Paolo Uccello dipinti per palazzo Vitaliani, alle opere di Filippo Lippi e alla cappella Gattamelata al Santo, per non parlare della stessa cappella Ovetari – nella foto – ridotta a un fantasma del capolavoro di Mantegna).

Non solo Padova
Come è diventata consuetudine, il calendario estivo si anima di frequenti escursioni “fuori porta”, dalla villa dei Vescovi di Luvigliano a villa Roberti Bozzolato di Brugine, da villa Contarini di Piazzola alle due serate monselicensi. Numerosi anche gli spettacoli che ripresentano le note degli spartiti d’epoca e i testi dei protagonisti del Rinascimento: Giovanni della Casa, Isabella Andreini, Andrea Palladio, Pietro Bembo. Viene infine colta l’occasione per conoscere due musei di recente istituzione, il Musme - museo di storia della medicina, e il Museo della Padova ebraica.

Info: 049-8204533 - notturnidarte@comune.padova.it - padovacultura.it

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