Edilizia veneta: la ripresa è piccola ma fa ben sperare

In Veneto nel 2016 c’è stato un consolidamento del segno positivo per il settore edilizio. I lavori di ristrutturazione di piccole e medie dimensioni rimangono il mercato principale anche per effetto della defiscalizzazione.

Edilizia veneta: la ripresa è piccola ma fa ben sperare

In un’economia nazionale che nel 2016 ha mostrato segnali di lento riavvio, anche se inferiori rispetto ad altri paesi sia europei che extra Ue, l’Osservatorio trimestrale sul mercato delle costruzioni in Veneto, promosso da Edilcassa Veneto e Unioncamere Veneto, ha effettuato un’indagine su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente, evidenziando per il comparto una situazione ancora non completamente positiva nel 2016 (fatturato più 0,1 per cento sia nell’anno che nel quarto trimestre rispetto a quello precedente) anche se in miglioramento e in evidente controtendenza rispetto al valore medio nazionale (meno 0,3 per cento nell’anno e un valore riferito all’ultimo trimestre del 2016 che fa segnare un meno 0,7 per cento rispetto al trimestre precedente).

A livello regionale gli indici della produzione in termini di giro d’affari delle imprese, in particolare di quelle artigiane, evidenziano infatti un passaggio da un meno 0,7 per cento a un più 0,1 per cento e poi a un consolidamento nel quarto trimestre, con una dinamica complessiva positiva nel corso del 2016 del più 0,1 per cento.

I dati relativi al quarto trimestre 2016 indicano, dunque, una situazione di stabilità all’interno della quale tuttavia le dinamiche specifiche delle imprese per tipologia evidenziano che i lavori di maggiore dimensione hanno subito una battuta d’arresto, dovuta quasi sicuramente all’introduzione del nuovo codice degli appalti, mentre i lavori di ristrutturazione di piccola e media dimensione rimangono il mercato principale di riferimento.

Le attese per il 2017 degli edili veneti sono di aumento dell’occupazione e del fatturato con saldi pari rispettivamente a 2,5 e 2,2 punti percentuali.

Niente a che vedere però con una dinamica tumultuosa: il triennio 2014- 2016 è stato caratterizzato da un leggerissimo trend di crescita, dato da una altalena attorno allo zero che ha visto prevalere prima le aziende più strutturate – con dinamiche anche del più 0,7 per cento nei trimestri centrali dell’anno – e una successiva ripresa di quelle artigiane tornate in area positiva negli ultimi sei mesi.

La stazionarietà offre, comunque, sollievo dopo un periodo terribile come evidenziato dal calo delle imprese venete del settore negli ultimi sei anni: meno 8.375 artigiane e meno 1.542 non artigiane.
Di contro, le previsioni sull’andamento del mercato residenziale per i prossimi mesi evidenziano una positività rappresentata dall’aumento di imprenditori che vedono il mercato in stabilità, circa il 70 per cento, con la percentuale di chi ha attese negative che scende e porta il differenziale tra attese positive e negative a meno 8, contro il meno 22 dei mesi passati.

Stabili anche le aspettative per le ristrutturazioni, che confermano il definitivo consolidamento di questo mercato che riflette non solo le condizioni di mercato con investimenti orientati quasi esclusivamente sulla riqualificazione edilizia e urbana, ma è anche l’effetto delle aspettative positive relative agli annunci sull’allargamento delle defiscalizzazioni.

Allargamento relativo al difficile mercato delle ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche dei condomini, i quali avranno cinque anni di tempo per avviare i lavori. Altro elemento positivo è l’aumento dei bonus fiscali e l’allungamento del piano casa.

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