Danze, zanzare e un paracadute

La prima giornata di Papa Francesco, arrivato ieri pomeriggio  a Nairobi, prima tappa del viaggio in Africa che lo porterà anche in Uganda e Repubblica Centrafricana, vive di queste tre parole.

Danze, zanzare e un paracadute

Le danze sono quelle che lo hanno accolto al suo arrivo all’aeroporto.
Danze nella migliore tradizione africana: abiti molto colorati, e musiche al cui ritmo è difficile tenere i piedi fermi. Francesco accoglie con gioia queste espressioni di benvenuto – Karibu nella lingua del posto – e accompagna con lo sguardo i movimenti di uomini e donne sulla piazzola dell’aeroporto.

Le zanzare invece preoccupano perché possono portare la malaria, possibile ma non probabile.
Ed è citazione per esorcizzare un altro spetto di questo primo viaggio nel continente: le minacce del terrorismo che insanguina non solo l’Africa. Francesco ha più volte parlato di una terza guerra mondiale non espressamente dichiarata., ma che si combatte a capitoli. Ma cosa c’entrano le zanzare? Gli è stato chiesto in aereo da un giornalista, se temeva per la sua incolumità fisica, se riteneva fosse pericoloso il viaggio che stava iniziando. E lui, sorridendo, ci ha scherzato sopra: “Bisogna difendersi dalle zanzare”.

E il paracadute?
Con il comandante del volo Alitalia che lo stava portando a Nairobi, Francesco parla delle tre tappe del suo viaggio. Il comandante dice: “Faremo tutto il possibile per portarla nella Repubblica Centrafricana”. Papa Francesco non si sorprende per una simile risposta e pronto replica: “Se non ci riuscite almeno datemi un paracadute che ci vado da solo”.

Buon viaggio Papa Francesco.

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Fonte: Sir