Aquarius, summit Singapore, fondi Ue per migranti, cattolici nel mondo, sant’Antonio, Pompili su Conte ad Amatrice, nuovi sindaci

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Aquarius, summit Singapore, fondi Ue per migranti, cattolici nel mondo, sant’Antonio, Pompili su Conte ad Amatrice, nuovi sindaci

Nave Aquarius: la diocesi di Valencia, incontro tra amministrazione e società civile per organizzare l’accoglienza

A Valencia, la città spagnola che accoglierà i 629 migranti della nave Aquarius di Sos Méditerranèe ai quali è stato impedito lo sbarco nei porti italiani, si stanno organizzando gli aiuti in vista dell’arrivo delle imbarcazioni tra alcuni giorni. La metà dei migranti sarà infatti trasferita su navi della Marina militare italiana. Stasera ci sarà una riunione della “Commissione mista integrata” alla quale partecipano membri del governo regionale (Comunidad valenciana), del governo locale e rappresentanti delle organizzazioni che hanno dato la propria disponibilità a collaborare. “Parteciperemo anche noi – hanno confermato al Sir dall’arcidiocesi di Valencia, che ha già creato un gruppo di coordinamento per assistere i migranti –. A seconda di cosa ci diranno faremo una riunione interna per coordinare le nostre risorse. Abbiamo ricevuto moltissimo appoggio sia dalle organizzazioni interne alla diocesi sia dalle parrocchie. Molti hanno messo a disposizione i propri alloggi a servizio delle persone che arriveranno”.

Migrazioni: Avramopoulos (Ue), triplicare fondi per accoglienza e frontiere. E torna sul “caso Aquarius”

(Strasburgo) “Dall’avvento del nuovo governo in Italia non ho ancora avuto occasione di incontrare il ministro Salvini. Speravo di incontrarlo al Consiglio dei ministri degli Interni ma aveva un importante impegno istituzionale” in Italia. “Sono in attesa di incontrarlo e di collaborare con lui, che detiene un dicastero rilevante e sono certo che saremo partner nel nostro impegno comune” sul versante delle migrazioni. “Quando lo avrò incontrato sarò lieto di riferirne”. Risposta diplomatica quella del commissario Ue alle migrazioni Dimitris Avramopoulos, alla domanda su un eventuale faccia a faccia con il neo ministro italiano degli Interni. A Strasburgo Avramopoulos illustra le proposte della Commissione sul bilancio pluriennale dell’Unione per la voce migrazioni e frontiere. “Prevediamo di triplicare i fondi”, spiega, portandoli dagli attuali 13 a 35 miliardi per il periodo 2021-2017, divisi in due principali capitoli: asilo e migrazione e frontiere e sicurezza. “Una migliore gestione delle frontiere esterne e la migrazione rimarranno priorità fondamentali per l’Unione, gli Stati membri e i nostri cittadini negli anni a venire. Sfide più grandi – afferma – richiedono maggiori risorse”. E sul caso Aquarius ha sottolineato come “ci ricorda che la migrazione non è faccenda teorica, ma concreta perché riguarda gli esseri umani”. “Serve – ha aggiunto – un approccio comune” su migrazioni, accoglienza, controllo delle frontiere.

Summit di Singapore: vescovi coreani, “cambiamento di rotta per la pace nella penisola”

“Un vertice per la pace chiuso con successo”. Così l’arcivescovo Igino Kim Hee-joong, presidente della Conferenza episcopale coreana, commenta in una nota, inviata al Sir, il summit di Singapore tra Kim Jong-un e Donald Trump. “Attraverso questo vertice, i due Paesi hanno superato le loro lunghe relazioni ostili e firmato un passo storico per la denuclearizzazione della penisola coreana, nonché un cambiamento di rotta per la pace nella penisola coreana. Questo è veramente un traguardo meraviglioso”. L’arcivescovo ringrazia Kim Jong-un e Donald Trump che hanno favorito il processo di pace e di unità “attraverso il dialogo”: “Apprezziamo anche gli sforzi del presidente Moon Jae-in e del nostro governo per aver sostenuto un grande vertice”. “Sulla scia dei colloqui del vertice di oggi, ci auguriamo che la comunità internazionale promuova e sostenga la precedente dichiarazione della penisola coreana e la firma degli accordi di pace”.

Annuario statistico della Chiesa: i cattolici nel pianeta sono 1.299 milioni nel 2016. In America il 48,6% dei fedeli

I cattolici battezzati nel pianeta sono passati da 1.285 milioni nel 2015 a 1.299 milioni nel 2016, con un aumento complessivo relativo pari all’1,1%. Tale aumento risulta inferiore a quello medio annuo rilevato nel corso del periodo 2010-2015 (1,5%); e ancora tale crescita è di poco inferiore a quella della popolazione mondiale fra il 2015 e il 2016; di modo che la presenza relativa dei cattolici battezzati non diminuisce che di pochi millesimi: si passa da 17,73 cattolici per 100 abitanti nel 2015 a 17,67 nell’anno successivo. È quanto si apprende dai dati contenuti nell’Annuarium Statisticum Ecclesiae 2016, curato dall’Ufficio centrale di statistica della Chiesa e in distribuzione in questi giorni insieme all’Annuario Pontificio 2018. Per quanto riguarda la distribuzione dei cattolici, l’Africa raccoglie il 17,6% dei cattolici dell’intero pianeta e si caratterizza per una diffusione della Chiesa cattolica assai dinamica. Si consolida la posizione dell’America quale continente a cui appartiene il 48,6% di fedeli battezzati del mondo. Di questi il 57,5% risiede nell’America del sud, il 14,1% nell’America del nord e il restante 28,4% nell’America centrale. Nel continente asiatico, con un peso di oltre il 60% della popolazione del pianeta, la presenza dei cattolici si mantiene attorno all’11%. In Europa risiede quasi il 22% della comunità cattolica mondiale mentre in Oceania, i cattolici sono pari a poco più di 10 milioni.

Sant’Antonio: mons. Dal Cin (delegato pontificio basilica), “riconoscere ai giovani il diritto di conquistarsi la vita”

“I giovani vanno aiutati a diventare uomini, a diventare donne e vanno trattati come persone che devono crescere con responsabilità ed entusiasmo. Noi adulti non possiamo imputare a loro i guai della società, perché loro sono arrivati per ultimi sulla scena. Ai giovani sono riconosciuti molti diritti, ma forse non si riconosce loro il diritto di fare sacrifici e di conquistarsi la vita”. Ne è convinto mons. Fabio Dal Cin, alla vigilia del suo primo 13 giugno nel ruolo di delegato pontificio della basilica del Santo. Domani infatti ricorre a Padova la grande festa di sant’Antonio e quest’anno la Tredicina è dedicata ai giovani.

Conte ad Amatrice: mons. Pompili (Rieti), “ricostruzione test significativo per avvertire il cambiamento. Tre urgenze: infrastrutture, lavoro e beni culturali”

Infrastrutture, lavoro e beni culturali: sono queste le tre “questioni” che il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, ha sottoposto al neo presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la sua visita di ieri alle zone terremotate del Centro Italia. “La ricostruzione e il post terremoto sarà un test significativo per avvertire il cambiamento” ha detto mons. Pompili salutando il premier al suo arrivo ad Amatrice, nei pressi dello scheletro della chiesa di sant’Agostino, non distante dal parco comunale, dove Conte ha deposto un cuscino di fiori ai piedi della lapide commemorativa delle vittime del sisma. “Ho detto grazie al premier – afferma il vescovo di Rieti raccontando al Sir dell’incontro avuto – per aver scelto, nella sua prima uscita pubblica, le zone terremotate del Centro Italia. Era necessario richiamare attenzione verso questa nostra condizione che è uscita dall’emergenza delle casette e della rimozione delle macerie ed è entrata in quella nuova della ricostruzione”. “Al premier – spiega mons. Pompili – ho sottoposto le tre questioni che, a mio parere, vanno affrontate con urgenza: le infrastrutture, in particolare la via Salaria; il lavoro per quelli che sono nelle casette; la tutela, il restauro e la conservazione dei beni culturali che sono la memoria di questi territori”.

Elezioni amministrative: i vescovi Fragnelli (Trapani) e Pizziol (Vicenza) scrivono ai nuovi sindaci

“Il delicato e importante servizio che vi apprestate a cominciare (o a continuare) deve guardare sempre al bene delle persone, specie le più povere, e alla sana promozione del territorio, nel rispetto della natura e in sinergia con le prospettive regionali e nazionali”. Lo scrive il vescovo di Trapani, mons. Pietro Maria Fragnelli, nella nota di augurio inviata ai sindaci eletti nella tornata elettorale di domenica scorsa nel territorio della diocesi. Il vescovo, a nome della Chiesa trapanese, “attenta e rispettosa delle diverse competenze istituzionali”, rinnova l’impegno per una “cordiale e proficua collaborazione”.
Anche il vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, assicura che “la diocesi di Vicenza, attraverso le comunità cattoliche presenti sul territorio, rinnova la sua piena disponibilità alla collaborazione con le Amministrazioni comunali per una sempre più fattiva e convinta ricerca e realizzazione del bene comune”. Pizziol rivolge un augurio “ai nuovi amministratori locali (di Vicenza e degli altri Comuni del territorio diocesano) di saper lavorare quotidianamente per aiutare tutti i cittadini a superare le paure che rischiano di paralizzare questo nostro tempo, in particolare sui temi della sicurezza, dell’accoglienza dei migranti, della formazione dei giovani, del lavoro, della casa e della fiducia nelle istituzioni”.

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Fonte: Sir