Bassetti su giovani e lavoro, Reis, Aquarius, Cappella Sindone, abusi in Germania, “Agente 0011”

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Bassetti su giovani e lavoro, Reis, Aquarius, Cappella Sindone, abusi in Germania, “Agente 0011”

Lavoro: card. Bassetti, “drammatica la situazione dei giovani senza lavoro”. “Trovare un sistema che rimetta in moto la macchina”, a partire dal terremoto

“Il nostro non è uno sguardo né di politici, né di sociologi: col cuore di pastori, ci preoccupano alcune situazioni particolari”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, durante la conferenza stampa a chiusura del Consiglio permanente dei vescovi italiani. La prima dell’elenco è “la situazione drammatica dei giovani senza lavoro, che prima era a macchia di leopardo, ma adesso è generalizzata”. Bassetti ha citato come esempio le percentuali altissime di giovani disoccupati a Lamezia Terme ma anche a Torino: “In Piemonte il 40% dei giovani sono disoccupati”. “Non possiamo fermarci a discorsi rassicuranti”, ha ammonito Bassetti: “Dobbiamo capire l’animo della nostra gioventù, che è distante dal nostro mondo adulto, e delle volte liquidiamo questa distanza dicendo che i giovani sono problematici”. “Fare di tutto per creare lavoro”, l’appello del presidente della Cei, che ha citato il clima del dopoguerra per affermare che “quello che conta non è l’utilità immediata, è mettere in moto il lavoro”. “Trovare il sistema che rimetta in moto la macchina del lavoro”, la ricetta della Chiesa italiana: “Il resto viene da sé”.

Alleanza contro la povertà: Rossini, il Reis è lo strumento per contrastare efficacemente la povertà assoluta

“Il Reis è lo strumento attraverso cui si può contrastare efficacemente la povertà assoluta”. Lo ha affermato Roberto Rossini, portavoce dell’Alleanza contro la povertà, presentando oggi il documento “Una giusta risposta a chiunque viva la povertà assoluta” che contiene le richieste del cartello di organizzazioni della società civile per la legge di bilancio 2019. L’Alleanza rilancia dunque la sua proposta del Reddito d’inclusione sociale, uno “strumento preciso” contro la povertà assoluta, in un momento in cui il dibattito sull’argomento appare piuttosto confuso, tra il Rei (Reddito d’inclusione) già in vigore con circa 2 milioni e mezzo di potenziali destinatari, su 5 milioni di poveri assoluti, e la prospettiva del Reddito di cittadinanza di cui ancora non ci conoscono con precisione le caratteristiche. “Il Rei – ha aggiunto Rossini – ha rappresentato un passo avanti storico, ma ora serve un ulteriore passo avanti”, per quanto riguarda gli stanziamenti e il profilo dell’intervento.

Nave Aquarius: Sos Méditerranée e Msf, “governi che hanno a cuore la vita ci diano una bandiera”. 37 libici tra le 58 persone soccorse

“Una nave senza bandiera non può tornare in mare, quindi chiediamo a tutti i governi che hanno a cuore la vita delle persone di fare un gesto politico semplice: dateci una bandiera”. È l’appello ribadito oggi da Sos Méditerranée e Medici senza frontiere durante la conferenza stampa a Roma sulla vicenda della nave Aquarius a cui le autorità panamensi hanno revocato la bandiera su pressione del governo italiano. Ora la nave è vicina a Malta in acque internazionali: a bordo ha 58 persone (tra cui 17 donne e 18 minori) salvate in due diverse operazioni. Tra questi vi sono 37 libici che scappano dall’aggravarsi del conflitto in corso. Gli altri sono pakistani, ivoriani, siriani, sudanesi e algerini. La nave ha rifiutato di consegnare le persone salvate alla guardia costiera libica perché “contrario alla legge” in quanto la Libia non è un porto sicuro. Dopo l’attracco a Malta, appena le condizioni meteo miglioreranno, saranno spartite tra quattro Paesi europei che si sono resi disponibili all’accoglienza. “Denunciamo una manovra politica mai vista prima d’ora – ha detto Frédéric Penard, direttore delle operazioni di Sos Méditerranée -, con una pressione politica su Panama da parte del governo italiano, che ha minacciato di chiudere i suoi porti alle navi panamensi. La nostra prima richiesta è rivolta al governo di Panama perché torni indietro sulla sua decisione, visto che finché l’Aquarius non raggiunge il porto di riferimento, ossia Marsiglia, è ancora una nave panamense”. Ad una domanda dei giornalisti se accetterebbero anche una bandiera della Santa Sede, Pénard ha risposto: “Il registro vaticano non viene usato da secoli, ma certo accoglieremmo con favore anche questa proposta”.

Cappella Sindone: dopo 21 anni la riapertura al pubblico. Era stata chiusa dopo l’incendio del 1997

Da oggi la secentesca Cappella della Sindone del duomo di Torino è nuovamente aperta al pubblico. Ci sono voluti 21 anni di lavori per arrivare ad un traguardo molto sentito dalla città e che sarà festeggiato con tre giorni di incontri. La Cappella – opera di Guarino Guarini –, era chiusa totalmente dall’11 aprile del 1997 quando un incendio la danneggiò gravemente mettendo anche a rischio la stessa Sindone portata via fra le fiamme dai Vigili del fuoco. Alla riapertura hanno assistito il ministro per i Beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, la sindaca Chiara Appendino, il presidente della Compagnia San Paolo, Francesco Profumo, gli sponsor del progetto. Nell’occasione, Nosiglia ha auspicato che la Cappella possa tornare presto ad essere “quel luogo di preghiera, di silenzio, di meditazione che è sempre stato in questi secoli. Il servizio ecclesiale continuò infatti ininterrotto fino all’inizio del primo restauro, negli anni ’90 del secolo scorso. Sarà anche questo un modo per vivere ogni volta il richiamo alla Sindone e al suo messaggio di amore e di fede, e insieme la sorpresa di contemplare quella bellezza ineffabile che contribuisce a dar senso alle nostre vite e alla nostra storia”.

Abusi in Germania: vescovi, “azioni più consistenti e dovere di rendere giustizia alle persone colpite”

“I risultati scioccanti mostrano a noi vescovi la responsabilità di azioni più consistenti e il dovere di rendere giustizia alle persone colpite. Mostrano anche i fallimenti istituzionali”. È un passo della dichiarazione dei vescovi tedeschi sui risultati dello studio “Abuso sessuale sui minori da parte di sacerdoti, diaconi e membri di ordini religiosi cattolici nell’ambito della Conferenza episcopale tedesca” diffusa oggi da Fulda, dove sono terminati i lavori dell’Assemblea plenaria. I vescovi hanno deciso di “fare proprie” le raccomandazioni della commissione che ha condotto lo studio. “Alcune”, spiegano, “richiederanno processi di chiarimento”, ma ci sono invece degli impegni che i vescovi si sono assunti fin da ora: cercare di più l’incontro con le persone colpite; preparare un protocollo standard per la gestione della documentazione dei sacerdoti; mettere a disposizione punti di contatto esterni e indipendenti per le questioni legate agli abusi sessuali; definire un “monitoraggio sovra-diocesano” per la prevenzione e gli interventi; migliorare le procedure per i risarcimenti delle vittime. I vescovi s’impegnano inoltre a “chiarire chi, dal punto di vista istituzionale, sia stato responsabile per i casi di abusi, oltre agli autori”.

Volontariato: torna “Agente 0011”, 1.600 giovani in otto città per renderle “più inclusive e sostenibili”

Torna “Agente 0011: Missione Inclusione”. Protagonisti 1.600 giovani in 8 città italiane pronti, per il secondo anno consecutivo, a elaborare proposte concrete per renderle “più inclusive e sostenibili”. Scopo del progetto, “sensibilizzare e promuovere la comprensione critica e la mobilitazione della società civile italiana sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”. Quest’anno, a incoraggiare gli “Agenti 0011”, sarà Tommy Kuti, rapper di origine nigeriana. Per portare a termine la missione, i ragazzi dovranno imparare ad ascoltare i cittadini del proprio territorio, comprendere come agire insieme per raccontarlo in modo nuovo e proporre soluzioni concrete per renderlo più accogliente e inclusivo. La prima edizione del progetto ha coinvolto 1.400 giovani studenti in sei città italiane. Quest’anno sono coinvolti i giovani di otto città: Bergamo, Milano, Bologna, Roma, Napoli, Salerno, Lecce e Catania.

Diocesi: mons. Orofino (Tursi), “la Chiesa deve incontrare il vissuto reale e parlare al cuore di tutti”

“Le persone, cuore della pastorale” è il tema del messaggio che il vescovo di Tursi-Lagonegro (Pz), mons. Francesco Carmine Orofino, ha inviato alla comunità cristiana locale introducendo l’agenda pastorale diocesana per il 2018-2019, che prende le mosse dall’icona biblica dell’incontro tra Gesù e Zaccheo nel racconto del Vangelo di Luca. Formazione e missione sono i due concetti al centro del piano pastorale proposto da mons. Orofino, che scrive: “Possiamo comunicare agli altri solo ciò che rende lieto e sicuro il nostro cuore, con la consapevolezza che la fede si rafforza donandola”. Il vescovo di Tursi insiste sulla corresponsabilità dei laici e invita a “favorire una maggiore corresponsabilità pastorale”. Famiglie, giovani, sofferenti devono essere i primi destinatari dell’azione pastorale, perché missione della Chiesa, scrive ancora mons. Orofino, “è mettersi al servizio della fede delle persone”. Concretamente, il vescovo si impegna in prima persona e invita tutti gli operatori della pastorale a “incontrare il vissuto reale delle persone e parlare al cuore e all’intelligenza di tutti” attraverso attività programmate, ma anche nel rapporto e nell’incontro diretto con le persone.

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Fonte: Sir