Libia, legittima difesa, minori stranieri non accompagnati, vaccini, Terra Santa, Paraguay, disabilità

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Libia, legittima difesa, minori stranieri non accompagnati, vaccini, Terra Santa, Paraguay, disabilità

Libia: Conte, “non siamo a favore di Haftar o di Serraj ma a favore del popolo libico”. “Serve cessate-il-fuoco immediato”

Sulla Libia, “la nostra posizione non è a favore di Haftar o a favore di Serraj. È a favore del popolo libico che sta soffrendo da troppo tempo e ha il diritto di vivere in pace, di poter godere di una prospettiva di benessere anche perché è un territorio dove ci sono delle ingenti risorse naturale ed è bene che di queste possa beneficiare il popolo libico”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei giornalisti a Pechino al termine della sua prima giornata in Cina. “Non sostengo un singolo attore nello scenario libico. L’Italia – e il mio governo – mira ad ottenere la stabilizzazione del Paese”, ha precisato il premier, ribadendo che “riteniamo che per giungere a questo risultato l’opzione militare non è assolutamente affidabile”. Conte ha rivendicato come “la nostra posizione si sta rivelando lungimirante alla luce della concreta evoluzione dello scenario libico. Non è con l’opzione militare che si può stabilizzare la Libia”. Il premier ha invitato “tutti i leader europei, mediorientali, degli Stati Uniti a considerare che dobbiamo lavorare ad una soluzione politica che non può che passare dal cessate-il-fuoco che dev’essere immediato” altrimenti “la soluzione politica rischia di allontanarsi”.

Legittima difesa: Mattarella promulga legge, “non indebolisce né attenua primaria ed esclusiva responsabilità dello Stato”

“La nuova normativa non indebolisce né attenua la primaria ed esclusiva responsabilità dello Stato nella tutela della incolumità e della sicurezza dei cittadini, esercitata e assicurata attraverso l’azione generosa ed efficace delle Forze di Polizia”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una lettera ai presidenti del Senato, Maria Elisabetti Alberti Casellati, della Camera dei deputati, Roberto Fico, e al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, a seguito della promulgazione della legge recante modifiche al codice penale e in materia di legittima difesa. Il Capo dello Stato sottolinea come “è evidente che la nuova normativa presuppone, in senso conforme alla Costituzione, una portata obiettiva del grave turbamento” derivante dalla situazione di pericolo in atto e che “questo sia effettivamente determinato dalla concreta situazione in cui si manifesta”. Mattarella segnala che “che l’articolo 3 della legge in esame subordina al risarcimento del danno la possibilità di concedere la sospensione condizionale della pena, nel caso di condanna per furto in appartamento o per furto con strappo ma che lo stesso non è previsto per il delitto di rapina”. A riguardo, il Capo dello Stato evidenzia che “un trattamento differenziato tra i due reati non è ragionevole”.

Migrazioni: in un anno 20mila minori non accompagnati in Europa. In Germania e Italia i maggiori arrivi

(Bruxelles) Nel 2018, 19.700 richiedenti asilo in cerca di protezione internazionale giunti negli Stati membri dell’Unione europea erano considerati “minori non accompagnati”. “Ciò rappresenta un calo di oltre un terzo rispetto al 2017 (31.400) e un ritorno a un livello inferiore a quello registrato nel 2014 (23.100), quando era stato registrato un primo aumento rispetto al periodo 2008-2013 durante il quale si era verificato un numero relativamente costante di domande di circa 12.000 all’anno”. Lo scorso anno a livello Ue i minori non accompagnati rappresentavano il 10% di tutti i richiedenti asilo di età inferiore ai 18 anni. Lo attesta Eurostat con uno studio pubblicato oggi. Nel 2018, “la maggioranza di questi minori non accompagnati era costituita da ragazzi (86%). Tre quarti hanno un’età compresa tra 16 e 17 anni (14.800 persone), mentre quelli dai 14 ai 15 anni rappresentavano il 17% (3.400 persone) e quelli sotto 14 anni sono il 7% (1.400 persone)”. Il maggior numero di richiedenti asilo considerati minori non accompagnati è stato registrato in Germania (4.100 minori non accompagnati, il 21% di tutti i minori non accompagnati registrati negli Stati membri Ue), seguita da Italia (3.900, 20%), Regno Unito (2.900, 15%) e Grecia (2.600, 13%).

Vaccini: Katainen (Commissione Ue), “sono misure di sanità pubblica efficaci. Prevengono malattie, salvano vite umane”

(Bruxelles) “Ad oggi i vaccini costituiscono una delle misure di sanità pubblica più efficaci. Non solo prevengono malattie e salvano vite, ma riducono anche i costi connessi all’assistenza sanitaria. Negli ultimi due secoli l’efficacia dei vaccini è stata costantemente dimostrata, e questo è un fatto, non un’opinione”. Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione Ue, rilascia oggi una dichiarazione sulla Settimana europea dell’immunizzazione (European Immunization Week, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità per sensibilizzare sull’importanza delle vaccinazioni) dal titolo – emblematico – “Vaccini: diciamo no alla disinformazione!”. “Purtroppo, chi come me legge i giornali si sarà sicuramente imbattuto in titoli preoccupanti relativi all’aumento, negli ultimi anni, di focolai di malattie prevenibili con la vaccinazione, che hanno avuto gravi conseguenze per la salute e talvolta hanno causato morti che si sarebbero potute evitare. Quest’anno l’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito la disinformazione sui vaccini tra le 10 principali minacce per la salute pubblica. Significa forse che la fiducia nella scienza sta venendo meno?”. Dalla prima indagine Eurobarometro sugli atteggiamenti nei confronti dei vaccini, pubblicata oggi a Bruxelles, emerge che l’85% dei cittadini dell’Ue ritiene che la vaccinazione sia un modo efficace per prevenire malattie infettive e proteggere se stessi e gli altri.

Terra Santa: El-Yousef (patriarcato latino), “panorama politico molto sfavorevole”

“Il panorama politico molto sfavorevole, e il peggioramento delle condizioni economiche” che si ravvisano in Israele, Palestina e Giordania influiscono sul “grande lavoro che si sta svolgendo all’interno del Patriarcato latino, grazie agli oltre duemila laici e religiosi, soprattutto là dove concentriamo le nostre priorità, nei tre settori principali dell’educazione, della pastorale e del sostegno umanitario”. È quanto scrive nella sua “relazione di primavera”, Sami El-Yousef, amministratore delegato del Patriarcato Latino di Gerusalemme, nella quale tratta della situazione politica ed economica in Terra Santa e dei suoi effetti sul lavoro della diocesi. Nel complesso, nei tre paesi in cui opera il Patriarcato latino di Gerusalemme,” non c’è un quadro molto promettente e la cosa triste è che il quadro non sembra destinato a migliorare presto. Pertanto, il nostro lavoro dovrà continuare a tenere conto di queste realtà mentre cerchiamo di pianificare un futuro incerto”. Da qui la necessità di “rafforzare l’importanza della presenza cristiana individuale e istituzionale in Terra Santa, che è la voce moderatrice in una società molto divisa e polarizzata”.

Paraguay: vescovi, “no a liste bloccate, per riforma legge elettorale serve dibattito serio e dialogo con società”

“Dietro all’iniziativa di cambiamento formale delle regole, c’è una convinta accettazione dei valori che ispirano le procedure democratiche?”. È l’interrogativo che pone la presidenza della Conferenza episcopale del Paraguay (Cep), in una nota riguardo al dibattito sulla possibile modifica alla legge elettorale e in particolare sulla modalità di presentazione delle liste per incarichi elettivi. Tra i valori da tenere presenti, i vescovi citano “la dignità di ogni persona umana, il rispetto dei diritti umani, l’assunzione del bene comune come criterio di fine e normativo della vita politica, l’impegno a garantire la giustizia, la stabilità e la pace sociale, il retto uso del potere”. L’auspicio della Conferenza episcopale è che quello che inizia sia “un dibattito riflessivo, serio, responsabile e obiettivo dei leader politici, in dialogo con la società”. La nota, dunque, evidenzia l’importanza della “possibilità di scegliere e non solo di votare liste prestabilite, chiuse e bloccate”.

Disabilità: Caputo (Univ. Bari), “indietro sul pensare a dei modelli diversi dal lasciare la casa dei genitori per sposarsi”

“Dobbiamo ragionare sull’intera persona disabile, sul cosa significa essere adulti, e non solo sul come prega un disabile”. Lo ha detto Annalisa Caputo, docente della facoltà di Filosofia dell’Università di Bari, durante il convegno “La comunità generativa. L’accompagnamento della persona con disabilità alla vita cristiana” in corso a Sacrofano (Roma) e organizzato dall’Ufficio catechistico nazionale della Cei. La tre giorni rappresenta un appuntamento significativo per raccontare le esperienze compiute a livello nazionale. “Una persona con disabilità potrebbe non piantare mai i pilastri del matrimonio o del lavoro – ha aggiunto la professoressa che è anche responsabile regionale della catechesi per le persone disabili –. La maggior parte degli adulti che accompagnamo non sono sposati e non lo saranno. I giovani vengono spesso invogliati a fidanzarsi ma questo crea in loro delle aspettative”. Esistono altre possibilità? “Siamo indietro sul pensare a dei modelli diversi dal lasciare la casa dei genitori per sposarsi e avere dei figli. Esistono delle proposte alternative di famiglie o amicizia che non sono un ripiego”.

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Fonte: Sir