Nuovo direttore Sala Stampa, Mattarella ad Amatrice, Parlamento europeo su Russia, morte Luciano De Crescenzo, rapporto rifiuti speciali, funerali gruista ex Ilva

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Nuovo direttore Sala Stampa, Mattarella ad Amatrice, Parlamento europeo su Russia, morte Luciano De Crescenzo, rapporto rifiuti speciali, funerali g...

Sala Stampa Santa Sede: Papa Francesco nomina Matteo Bruni direttore

Il Santo Padre Francesco ha nominato Matteo Bruni direttore della Sala Stampa della Santa Sede, a far data dal 22 luglio 2019. Ne dà notizia la Sala Stampa della Santa Sede nel Bollettino odierno. Bruni è nato il 23 novembre 1976 a Winchester (Gran Bretagna). È laureato in Lingue e letterature straniere moderne e contemporanee nell’Università La Sapienza di Roma. Lavora dal luglio del 2009 presso la Sala Stampa della Santa Sede, dove ha seguito le operazioni di accreditamento dei giornalisti e la gestione delle comunicazioni operative alla stampa in qualità di coordinatore della Sezione Accrediti.
Nel dicembre del 2013 ha assunto la responsabilità dell’organizzazione e dell’accompagnamento della stampa ammessa al volo papale in occasione dei viaggi del Santo Padre fuori Italia.

Mattarella ad Amatrice: mons. Pompili (Rieti), “il sogno di Silvia è la cosa più bella”

“Il sogno di Silvia è stata la cosa più bella che abbiamo ascoltato oggi. Questa studentessa è riuscita, da un lato, a dare voce alla gioia per questa straordinaria realizzazione che è il campus scolastico, una delle più belle scuole del nostro Paese, e, dall’altro, ha dato voce al disincanto di chi da troppo tempo sta attendendo altri segnali di questo tipo, soprattutto dal fronte della ricostruzione pubblica e privata”. Così mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, commenta al Sir la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Amatrice dove ha inaugurato il campus “Romolo Capranica” davanti a 300 studenti. A colpire il vescovo sono state innanzitutto le parole della studentessa Silvia Guerrini, che così ha salutato il presidente Mattarella: “È bello respirare qui, in questa scuola, un’aria di normalità, senza più il peso della precarietà. Ma, purtroppo, fuori dalla scuola il sogno svanisce. Ci piacerebbe tornare presto a vivere in case vere. Lo chiediamo a lei, presidente, perché sappiamo quanto tiene ad Amatrice”.

Parlamento europeo: Russia rispetti diritti umani e libertà. Risoluzione richiama anche la questione ucraina

(Strasburgo) Il Parlamento europeo richiama la Russia, con una risoluzione approvata ad amplissima maggioranza (458 favorevoli, 80 contrari e 89 astensioni), al rispetto dei diritti dei cittadini e delle libertà fondamentali. I deputati chiedono alle autorità russe di “liberare senza ulteriore indugio e incondizionatamente tutti i cittadini ucraini detenuti illegalmente e arbitrariamente, sia in Russia che nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina”. Tra questi figurano – specifica una nota – i tatari di Crimea, i partecipanti alla manifestazione pacifica nella piazza Rossa del 10 luglio 2019, detenuti di recente, i cittadini ucraini detenuti con accuse di matrice politica e i 24 membri dell’equipaggio delle navi della marina ucraina che sono stati sequestrati, nei pressi dello stretto di Kerch, dalle forze militari russe il 25 novembre dello scorso anno. Si chiede inoltre alle autorità russe “di porre fine in maniera immediata e incondizionata a qualsiasi atto vessatorio, anche a livello giudiziario, nei confronti di tutti gli attivisti ambientali, compresi Alexandra Koroleva e Ekozaschita, e dei difensori dei diritti umani nel Paese, e di garantire in ogni circostanza che essi possano svolgere le loro legittime attività senza impedimento”.

Cultura: morto Luciano De Crescenzo, l’ingegnere che ha raccontato la filosofia

È morto questo pomeriggio, intorno alle 16, lo scrittore e regista Luciano De Crescenzo. Avrebbe compiuto 91 il prossimo 20 agosto. Era ricoverato da circa due settimane al Policlinico universitario A. Gemelli Irccs di Roma per le conseguenze di una grave malattia. Nato a Santa Lucia (Na) il 20 agosto 1928, De Crescenzo si era laureato in ingegneria idraulica col massimo dei voti presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” prima di dedicarsi alla narrativa, alla saggistica e allo spettacolo. Nel 1985 si aggiudicò il David di Donatello come miglior regista esordiente con il film “Così parlò Bellavista”. Era ricoverato da due settimane circa presso l’Uoc di Pneumologia del Gemelli, diretta dal professor Luca Richeldi. “Accanto a lui – si legge in una nota del Gemelli – i familiari e gli amici più cari che lo hanno accompagnato anche null’ultima fase della sua malattia”.

Rifiuti speciali: Rapporto Ispra 2019, “nel 2017 prodotti in Italia 138,9 milioni di tonnellate”

“Nel 2017 la produzione nazionale di rifiuti speciali si attesta a 138,9 milioni di tonnellate”. Lo rivela il Rapporto dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) “Rifiuti speciali 2019”, presentato oggi a Roma, nella sala capitolare presso il chiostro di Santa Maria sopra Minerva del Senato. Il Rapporto, giunto alla sua diciottesima edizione, è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare dell’Ispra, con il contributo delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente. Il Rapporto “Rifiuti speciali 2019” fornisce i dati, all’anno 2017, sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, a livello nazionale e regionale, e per la gestione anche a livello provinciale; e sull’import/export. Tra il 2016 e il 2017, si legge nel report, c’è stato “un aumento nella produzione totale di rifiuti speciali, pari al 2,9%, corrispondente a circa 4 milioni di tonnellate”. In particolare, “cresce di oltre 3,9 milioni di tonnellate la produzione totale di rifiuti speciali non pericolosi (+3,1%). La produzione di rifiuti speciali pericolosi rimane pressoché stabile rispetto al 2016, mostrando un lieve incremento dello 0,6%, corrispondente a 60mila tonnellate”.

Costa Rica: i vescovi non partecipano più a Dialogo nazionale tra Governo e società civile

La Conferenza episcopale della Costa Rica rende noto, attraverso un comunicato firmato da tutti i vescovi, che cessa la sua presenza di accompagnamento al tavolo del Dialogo nazionale tra Governo e società civile. “Abbiamo risposto pienamente – si legge – alla richiesta pervenuta da vari settori sociali e dal Governo di accompagnare il dialogo sociale tra le parti. Poiché questo dialogo è iniziato, confidiamo che il processo si rafforzi e porti ad accordi. Da parte nostra rendiamo noto alla comunità nazionale che cessa la nostra partecipazione come garanti di tale processo”. Continueranno a rivestire tale funzione solamente mons. Javier Román Arias, vescovo di Limón, per il dialogo nell’ambito dei trasporti, e mons. Óscar Fernández Guillén, vescovo di Puntarenas, nel tavolo che vede protagonisti i pescatori.

Funerali gruista ex Ilva: mons. Santoro (Taranto), “politiche industriali non sono allineate con il vero benessere dell’uomo”

“I santi ci proteggono ma sono gli uomini a doversi adoperare perché sciagure come questa non accadano più”. Cosi l’arcivescovo della diocesi di Taranto, mons. Filippo Santoro, durante il funerale di Cosimo Massaro, l’operaio di Arcelor Mittal Italia morto lo scorso 10 luglio cadendo in mare con l’intera gru dal quarto sporgente del porto di Taranto a causa di un tornado estivo che si è abbattuto sulla città, non gli ha lasciato scampo. “Dio non vuole la morte né che nessuno perisca, la sua è una volontà benevola e misericordiosa – ha detto Santoro – ed è per questo che non possiamo rassegnarci, per nessuna ragione al mondo, all’idea che la vita possa essere subordinata a qualsiasi altro principio né tantomeno relegare alla fatalità quello che è accaduto a Mimmo, quando sappiamo e ricordiamo, con un’altrettanta ferita aperta, la morte di Francesco Zaccaria, vittima anche egli nelle stesse modalità di Mimmo. Tutto ciò è assurdo e cinicamente beffardo per i lavoratori e per i tarantini”. “Quest’ennesima morte è un’altra lezione dolorosa e insopportabile di come le politiche industriali e la complessità del sistema di questo grande stabilimento non siano ancora allineati con il vero benessere dell’uomo. C’è un vento malefico che ogni volta sembra vincere sul vento buono delle rette intenzioni – ha concluso l’arcivescovo – e sullo sguardo propositivo sul futuro. Chiedo per rispetto alla famiglia di Mimmo e per tutti noi che si faccia chiarezza e giustizia”.

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Fonte: Sir