Papa ad assemblea Cei, sgombero rom a Giugliano, Vincent Lambert, Salvini e rosario a comizio, elezioni europee, Massimo D’Antona, Terra dei fuochi

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Papa ad assemblea Cei, sgombero rom a Giugliano, Vincent Lambert, Salvini e rosario a comizio, elezioni europee, Massimo D’Antona, Terra dei fuochi

Papa Francesco: a vescovi italiani, “sinodalità e collegialità; riforma del processo matrimoniale; rapporto tra vescovi e sacerdoti”

“Sinodalità e collegialità; riforma del processo matrimoniale; rapporto tra vescovi e sacerdoti”. Si è articolato intorno a questi tre temi il discorso a braccio rivolto dal Papa ai vescovi italiani, in apertura della loro Assemblea generale, in corso in Vaticano fino al 23 maggio. “Vi ringrazio per questo incontro – ha esordito Francesco – che desidererei fosse un momento di aiuto al discernimento pastorale sulla vita e la missione della Chiesa italiana”. Il Papa ha inoltre ringraziato i vescovi presenti in Aula Nuova del Sinodo “anche per lo sforzo che offrite per portare avanti la missione che il Signore vi ha affidato e per essere popolo di Dio con e secondo il cuore del Buon Pastore”. Poi Francesco, prima dell’incontro “a porte chiuse” con i vescovi, ha annunciato di voler affrontare alcune questioni già sottoposte all’attenzione dei presuli, “per integrarle con questioni nuove e per vedere a che punto stiamo”. E ha affermato che “se qualcuno pensa a fare un Sinodo della Chiesa italiana, si deve incominciare dal basso in alto e dall’alto in basso, col documento di Firenze. Questo porterà via tempo, ma si camminerà sul sicuro e non sulle idee”.

Corte diritti umani: sgombero campo rom di Giugliano, “governo italiano deve fornire alloggio temporaneo per minori coinvolti e genitori”

Procedimento d’urgenza deciso dalla Corte europea per i diritti umani nell’affrontare il caso dello sgombero del campo rom di Ponte Riccio (Giugliano) avvenuto il 10 maggio. Alla Corte infatti si sono rivolti tre cittadini bosniaci di cui due madri, con 10 minori tra i due e i 16 anni, che vivevano nel campo. I ricorrenti hanno presentato il 16 maggio 2019 una richiesta alla Corte perché emettesse come misura provvisoria la richiesta allo Stato italiano di fornire loro e le loro famiglie alloggi adeguati e di sospendere ogni ulteriore sfratto. Secondo quanto risulta alla Corte i ricorrenti “vivono attualmente con le loro famiglie in un campeggio improvvisato nella zona industriale di Giugliano”. Poiché non sono ancora giunte alla Corte le informazioni richieste al governo italiano circa nuove soluzioni abitative per le famiglie sgombrate, “la Corte ha deciso di applicare un provvedimento provvisorio indicando al governo italiano di fornire alloggio temporaneo per i minori coinvolti e i loro i genitori, senza separarli”.

Vincent Lambert: cominciato l’arresto delle cure. La madre, “non è alla fine della sua vita”. I vescovi, “perché tanta fretta?”

L’arresto della somministrazione delle cure che tengono in vita Vincent Lambert è cominciato questa mattina. “È una vergogna, uno scandalo assoluto, i genitori non sono nemmeno riusciti ad abbracciare il loro figlio”, ha detto all’Afp Jean Paillot, avvocato dei genitori. I medici interromperanno la nutrizione e l’idratazione artificiale, attuando una “sedazione profonda e continua” fino alla sua morte. Ma i genitori di Vincent Lambert hanno l’intenzione di non arrendersi e tentare il tutto per tutto per tenere in vita il loro figlio. Dopo aver implorato il Presidente della Repubblica, i loro avvocati hanno annunciato l’intenzione di presentare tre nuovi appelli per cercare di fermare la cessazione delle cure dell’ex infermiere di 42 anni, iniziata oggi, lunedì 20 maggio. Il caso Vincent Lambert irrompe nella campagna per le europee. L’uomo in stato vegetativo da 11 anni è al centro di una battaglia legale tra la moglie Rachel Lambert, che ha chiesto più volte di sospendere le terapie, e i genitori da sempre contrari. “È un’eutanasia mascherata”, ha detto alla stampa Viviane Lambert, ovviamente molto provata. “Vincent non è alla fine della sua vita. Non è un’ostinazione irragionevole”, ha aggiunto, denunciando le “calunnie” della squadra medica sulla situazione di suo figlio. Molto forte è la posizione presa dal gruppo di bioetica della Conferenza episcopale francese guidata dal vescovo Pierre D’Ornellas che in un comunicato subito afferma: “Vincent Lambert ha diritto ad una protezione adeguata, proprio come qualsiasi persona disabile. Ogni persona disabile, non importa quanto fragile, ha gli stessi diritti per tutti gli altri”. E ricordando il parere espresso dal Comitato Cidph dell’Onu, chiede: “Perché tutta questa fretta nel condurlo alla morte?”.

Salvini e il rosario al comizio: p. Gianni (abate San Miniato al Monte), “una sconcezza per occultare un vuoto reale”

“È una sconcezza. Irrispettosa verso la fede, la Chiesa e la Costituzione. Utilizzare quei simboli e la tradizione cristiana per dividere, è veramente sconcertante”. Così padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, commenta al Sir il gesto di Matteo Salvini, che sabato in piazza Duomo a Milano, sul palco della sua manifestazione elettorale, aveva stretto un rosario e chiuso il suo intervento nominando la Madonna. “Da un lato si osserva la disumanizzazione in tanti ambiti, dall’altro si tende a smaltare di presunta religiosità un vuoto di ideali, di profezia e di senso alto della politica. C’è bisogno di brandire queste cose per occultare un vuoto reale. È la sottocultura della paura, che alimenta queste tendenze”, conclude p. Gianni.

Elezioni europee: appello alla partecipazione al voto dai vescovi irlandesi e polacchi

Un appello ed un incoraggiamento a partecipare al voto per il rinnovo del Parlamento europeo arriva oggi dai vescovi polacchi e irlandesi. Ricordando “l’impegno personale di Giovanni Paolo II”, i vescovi polacchi in un messaggio sottolineano che Wojtyła “nell’adesione della Polonia all’Ue vedeva non solo un’opportunità per lo sviluppo materiale e culturale del Paese ma anche una possibilità per la stessa Unione di attingere al patrimonio di spiritualità dei polacchi”. Il Papa vedeva quindi nell’adesione “una possibilità per Europa di respirare con i due polmoni rimanendo saldamente legata alle sue radici cristiane”. I presuli polacchi auspicano per l’Ue il ritorno “del dialogo e della solidarietà nella verità, nel rispetto reciproco, con il pensiero rivolto alle future generazioni”.
“Abbiamo bisogno di un Parlamento europeo che protegga e sostenga i valori su cui è costruita l’Ue”, afferma in una nota-appello la Conferenza episcopale irlandese ricordando che il trattato dell’Unione europea sottolinea che essa si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Un voto particolarmente importante quello del 23 (per il Nord) e 24 (per il Sud) maggio, “viste le implicazioni potenzialmente profonde e di ampia portata del Brexit per tutti i cittadini di quest’isola”. Di qui l’invito a “tutti i cittadini che possono votare in queste elezioni, a farlo, preoccupandosi più per il bene comune che per interessi locali o nazionali”.

Massimo D’Antona: Mattarella, “abbiamo sconfitto quel terrorismo grazie all’unità del Paese”. “Patrimonio di valori e di istituzioni va sempre difeso insieme”

“Abbiamo sconfitto quel terrorismo. La memoria mantiene grande il dolore ma conferisce anche forza. Grazie a questa, tanti hanno compiuto il loro dovere, si sono impegnati per il bene comune. Persone davanti alle quali ci inchiniamo nel ricordo; anche di tanti eroi della vita quotidiana che rendono saldo il nostro tessuto democratico”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di intitolazione dell’aula XIII di Scienze politiche, sociologia, comunicazione della Sapienza Università di Roma a Massimo D’Antona, in occasione del ventesimo anniversario dell’assassinio. Il Capo dello Stato ha voluto ricordare “chi ha dato la vita per sconfiggere il terrorismo” sottolineando che “è stato sconfitto grazie all’unità del nostro Paese, dei suoi soggetti politici, delle sue forze intellettuali, del mondo del lavoro”. “La Repubblica – il monito del presidente – ha l’obiettivo di colmare le fratture che si aprono nella società. Chi detesta la democrazia, invece, vuole che le fratture si allarghino, che diventino conflitti insanabili, che seminino paure e rancore; che la Costituzione divenga irrealizzabile”. “Le minacce alla democrazia cambiano, e così i rischi per la convivenza”, ha osservato Mattarella, per il quale “in un Paese democratico, qual è il nostro, si deve costantemente rammentare che vi è un patrimonio di valori e di istituzioni che va sempre difeso insieme”.

Terra dei fuochi: Costa (ministro Ambiente), “il piano inizia a funzionare, ora massima attenzione all’arrivo dell’estate”

A sei mesi dalla firma del piano d’azione del governo per Terra dei fuochi, a tre mesi dall’istituzione della cabina di regia governativa affidata a Fabrizio Curcio, stamattina si è riunito in prefettura a Napoli il comitato per l’ordine pubblico e la pubblica sicurezza allargato a Napoli e Caserta, alla presenza tra gli altri del ministro dell’Ambiente Sergio Costa e del sottosegretario Salvatore Micillo. Nel primo quadrimestre del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, sono aumentati controlli, sequestri e anche arresti: “Elemento particolarmente importante e che avevo precisamente richiesto – ha sottolineato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – perché costituisce un forte potere deterrente”. Nelle due province di Napoli e Caserta, le attività controllate sono aumentate da 469 a 506; quelle sequestrate da 119 a 132; i veicoli sequestrati da 340 a 393, le persone controllate da 2.930 a 4.190, le arrestate da 19 a 30. “Quello che emerge è che l’attività ispettiva e investigativa sta proseguendo e sta funzionando, ma non ci sfugge che la stagione estiva è alle porte e quindi è lì che il piano si misurerà”, ha affermato Costa.

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Fonte: Sir