Papa al Wcc, Trump e bambini in gabbia, Commissione Ue su migrazioni, maturità, cannabis light, Nicaragua, veglia “Morire di speranza”

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Papa al Wcc, Trump e bambini in gabbia, Commissione Ue su migrazioni, maturità, cannabis light, Nicaragua, veglia “Morire di speranza”

Papa a Ginevra: preghiera ecumenica al Wcc, “non abbiamo paura di lavorare in perdita!”

L’ecumenismo è “lavorare in perdita, perché non si tutelano a dovere gli interessi delle proprie comunità, spesso saldamente legati ad appartenenze etniche o a orientamenti consolidati, siano essi maggiormente ‘conservatori’ o ‘progressisti’”. Lo ha affermato il Papa, che nel suo primo discorso a Ginevra, durante la preghiera ecumenica al Wcc, ha esclamato a braccio: “Non abbiamo paura di lavorare in perdita!”. “L’ecumenismo – ha rilevato Francesco – è una grande impresa in perdita. Ma si tratta di perdita evangelica, secondo la via tracciata da Gesù: ‘Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà’”.

Stati Uniti: Trump annuncia la fine della separazione per le famiglie messicane. Mons. Gomez (Los Angeles), “pone fine a una crudele politica”

(da New York) Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha firmato mercoledì sera un ordine esecutivo con cui mette fine alla separazione dei bambini dai genitori che attraversano la frontiera illegalmente. Il presidente ha ceduto all’enorme pressione politica (interna al suo stesso partito), familiare (la moglie e la figlia avevano condannato la pratica) e civile (manifestazioni e petizioni si susseguono senza sosta) esercitata in questi giorni sulla Casa Bianca dopo che la decisione di una politica migratoria a tolleranza zero aveva portato 2.000 minori a essere collocati in strutture di accoglienza mentre i genitori venivano imprigionati non per un reato minore, ma per un crimine che richiedeva la detenzione. L’ordine comunque non risolve gli ostacoli legali alla detenzione per le famiglie che per un ordine giuridico del 1997 non può superare i 20 giorni, mentre la proposta dell’amministrazione sarebbe di protrarre il periodo. L’arcivescovo di Los Angeles, José Gomez, ha twittato: “Accolgo con favore l’ordine esecutivo del presidente che pone fine alla crudele politica di separazione familiare” e ha insistito sull’approvazione di una legge bipartisan da parte del Congresso che fornisca un percorso di cittadinanza per gli immigranti introdotti illegalmente nel paese da bambini, i cosiddetti “Dreamers”.

Commissione Ue: “Gestire la migrazione in tutti i suoi aspetti”, tre anni di lavoro sull’Agenda europea

(Bruxelles) A pochi giorni dal Consiglio europeo, la Commissione ha pubblicato oggi una “Nota” che illustra gli ultimi tre anni di lavoro dell’Agenda europea sulle migrazioni lanciata nel maggio 2015. “Gestire la migrazione in tutti i suoi aspetti” è il titolo del documento che contiene numeri e spiegazioni su come hanno funzionato le cose fino a qui, le proposte legislative in cantiere e le questioni sul tavolo per i capi di Stato e di governo. Si dice ad esempio che fino al 2014 l’Ue impiegava meno di trecento persone nel controllo delle coste e dei confini, numero che è passato alle circa 1.300 attuali guardie gestite da Frontex. Gli investimenti per il controllo dei confini sono stati 2,3 miliardi di euro tra il 2006-2013, sono diventati 4,3 nel periodo 2014-2020 e si prevede passino a 18,3 nel prossimo bilancio Ue. Triplicati tra il 2006 e oggi gli investimenti per le migrazioni (da 2,2 a 6,8 miliardi). Sono cinque le proposte legislative in “avanzato stato di negoziazione” tra gli Stati Ue che riguardano il rafforzamento del sistema comune di asilo; due invece, la revisione del sistema di Dublino e le procedure di asilo, ancora in stallo.

Maturità 2018: Porro (Univ. Cattolica), “Aristotele? Tutt’altro che amico (per gli studenti)”

“Aristotele? Tutt’altro che amico (per gli studenti)”. Antonietta Porro, docente di lingua e letteratura greca alla facoltà di lettere e filosofia di Milano, analizza il passo tratto dall’Etica Nicomachea che il Miur ha scelto per la prova di greco, che ha visto impegnati oggi migliaia di maturandi dei licei classici di tutta Italia. “Un passo interessante, sul piano tematico – sottolinea Porro –: parla del valore dell’amicizia, della sua necessità in tutte le fasi della vita, della sua natura di legame tra gli individui ma anche tra le ‘città’, cioè tra le realtà politiche. Ci sono, nel testo, anche alcuni passaggi che meriterebbero un approfondimento sul piano etico: sarebbe stato bello che gli studenti lo avessero letto in classe, sotto la guida dell’insegnante”. Un brano che, sul versante della traduzione, ha presentato alcune criticità. “Si dovrà ammettere – afferma Porro – che questo passo non è facile, anche se potrà consentire agli studenti migliori di dare buona prova di sé”. Per Porro, come testo da sottoporre ai maturandi, “si sarebbe potuta fare una scelta migliore – commenta –. Una prova d’esame deve presentare un grado di difficoltà medio, perché si possa verificare che l’obiettivo delle conoscenze linguistiche conseguibili a livello liceale sia stato effettivamente raggiunto. Mi aspetto – con non pochi timori – che i detrattori della traduzione come prova d’esame approfittino per sciogliere ancora una volta la campana che suona: ‘la versione è una prova superata’. E invece sarebbe una prova straordinariamente efficace, se solo si scegliesse il passo da sottoporre agli esaminandi con l’accortezza necessaria”.

Cannabis light: il Consiglio Superiore di Sanità dice no alla vendita

Sulla scorta di un principio di precauzione e di tutela dei consumatori inconsapevoli, il Consiglio superiore di sanità (Css) ha detto no alla vendita di cannabis light. Secondo l’organo consultivo del ministero della Salute, gli effetti del Thc anche a bassa concentrazione su anziani, donne in gravidanza o in allattamento o persone con patologie particolari sono ancora poco studiati. Di qui la raccomandazione di attivare, “nell’interesse della salute individuale e pubblica e in applicazione del principio di precauzione, misure atte a non consentire la libera vendita dei suddetti prodotti”. Rispondendo ai quesiti sottoposti dal segretariato generale del ministero della Salute, il Css ha rilevato che “la pericolosità dei prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa, in cui viene indicata in etichetta la presenza di ‘cannabis’ o ‘cannabis light’ o ‘cannabis leggera’, non può essere esclusa”. Inoltre “la vendita dei prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa, in cui viene indicata in etichetta la presenza di ‘cannabis’ o ‘cannabis light’ o ‘cannabis leggera’, in forza del parere espresso sulla loro pericolosità, qualunque ne sia il contenuto di Thc, pone certamente motivo di preoccupazione”. Sulla base del parere del Css spetta ora al ministero della Salute la decisione di vietare la vendita.

Nicaragua: rappresentanti degli organismi internazionali nel Paese a inizio luglio. Dialogo ancora sospeso dopo il massacro di Masaya

Prosegue in Nicaragua l’alternarsi di spiragli di speranza e di drammatiche evoluzioni. La buona notizia di ieri è che finalmente è arrivato alle istituzioni internazionali (Cidh, Onu e Ue) l’invito del Governo a recarsi nel Paese per accertare gli episodi di violenza delle ultime settimane. I rappresentanti degli organismi dovrebbero essere nel Paese centroamericano nei primi giorni di luglio. L’invito era stato concordato venerdì scorso dal tavolo del Dialogo nazionale, ma il Governo fino a ieri non aveva dato seguito a quanto stabilito, provocando, unitamente ai nuovi fatti di violenza, la nuova sospensione del Dialogo. L’altro ieri, infatti, milizie filogovernative avevano sferrato un duro attacco alla città di Masaya, culla della rivoluzione sandinista, che si era dichiarata in stato di ribellione. Le forze paramilitari sono entrate in città e, secondo i testimoni, hanno iniziato a sparare con l’intenzione di uccidere. Sei le vittime della drammatica giornata, tra cui un bambino. Nel frattempo anche la città di León è in stato di aperta ribellione.

Migranti: mons. Semeraro (Albano), “un paradosso morire cercando la vita”

“Le memorie belle possono portare al rischio di acquietare, magari anche troppo sino ad addormentare. Le memorie provocatorie, invece, no: tengono svegli! Alcune memorie si possono rifiutare, allontanare, rimuovere. Le memorie provocatorie, al contrario, quando si accettano nella loro sfida possono anche aiutare a vivere”. Lo ha detto il vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, nell’omelia della veglia di preghiera “Morire di speranza”, in memoria dei migranti che perdono la vita nei viaggi verso l’Europa, che ha presieduto stasera nella basilica di Santa Maria in Trastevere, a Roma. Durante l’iniziativa, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, il vescovo ha indicato un paradosso. “Per alcuni il termine ‘europa’ deriverebbe dal semitico ‘ereb’ che indica il tramonto, il morire del sole. ‘Occidente’, appunto! Morire cercando la vita, ma in realtà muovendosi verso la morte”.

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