Papa su migrazioni, autobomba a Bogotà, tratta, rifugiati in Terra Santa, tutela minori, scuole cattoliche, Luigi Sturzo

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Papa su migrazioni, autobomba a Bogotà, tratta, rifugiati in Terra Santa, tutela minori, scuole cattoliche, Luigi Sturzo

Papa Francesco: “i movimenti umani, pur generando sfide e sofferenze, stanno arricchendo le nostre comunità”

“Il viaggio dei migranti non è sempre un’esperienza felice. Basti pensare ai terribili viaggi delle vittime della tratta. Anche in questo caso, però, non mancano le possibilità di riscatto, come accadde per il piccolo Giuseppe, figlio di Giacobbe, venduto come schiavo dai fratelli gelosi, il quale in Egitto divenne un fiduciario del faraone”. Così Papa Francesco nella prefazione a “Luci sulle Strade della Speranza”, una raccolta degli insegnamenti magistrali del Santo Padre su migranti, rifugiati e tratta dall’inizio del Suo Pontificato alla fine del 2017. “Ci sono poi gli esodi drammatici dei rifugiati, un’esperienza che Gesù Cristo stesso provò, assieme ai suoi genitori”, prosegue il Papa, secondo cui “anche oggi i movimenti umani, pur generando sfide e sofferenze, stanno arricchendo le nostre comunità, le Chiese locali e le società di ogni continente”.

Colombia: autobomba a Bogotá. Vescovi, “fatto che destabilizza. Non si torna indietro rispetto alla pace”

“Ho appena appreso, assieme ai miei confratelli vescovi, la notizia dell’attentato di questa mattina e sto seguendo, come tutti, gli sviluppi attraverso i media. Esprimo a nome dell’Episcopato colombiano profondo dolore per le vittime, ufficiali morti nel loro servizio al Paese”. Lo dichiara al Sir mons. Elkin Fernando Álvarez Botero, segretario generale della Conferenza episcopale colombiana e vescovo ausiliare di Medellin. Il bilancio provvisorio dell’attentato, accaduto nella scuola per cadetti di Polizia General Santander di Bogotá, nella periferia meridionale della metropoli, storicamente quella a più alto tasso di criminalità, è al momento di 8 morti e 41 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. La forte esplosione è stata causata da un’autobomba che ha forzato i controlli posti all’ingresso della scuola di polizia. Prosegue mons. Álvarez Botero: “Condanniamo il ricorso al terrore e alla violenza per qualsiasi manifestazione e per qualsiasi motivazione. Certo, questo fatto ci destabilizza e ci chiede di condannare con forza qualsiasi atto violento, da qualunque parte provenga. Speriamo che si possa chiarire nel tempo più breve possibile chi è il responsabile e possa essere assicurato alla giustizia”. Conclude il segretario generale: “Invitiamo a considerare che non si può tornare indietro rispetto al cammino della pace”.

Tratta: p. Baggio e p. Czerny (Santa Sede), “infiltrata ovunque, anche nella filiera dei prodotti”. Urge azione unitaria con i governi

Contro la tratta di persone, fenomeno che ha tratti nascosti e “molto presente e infiltrata nella vita di tutti i giorni”, urge “una campagna di sensibilizzazione che coinvolga tutti. Noi ci impegniamo come Chiesa cattolica ma serve anche l’azione dei governi”: è l’auspicio di padre Fabio Baggio, sotto-segretario della Sezione Migranti & Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, formulato durante il meeting point con i giornalisti durante la presentazione degli “Orientamenti pastorali sulla tratta di persone”. Si tratta di uno strumento operativo a disposizione di diocesi, parrocchie, congregazioni religiose, scuole e organizzazioni del terzo settore con indicazioni per imparare a riconoscere e affrontare il fenomeno. Tra le raccomandazioni, “dalla capacità di identificare i casi alle denunce da portare avanti assieme alle autorità competenti sul fenomeno”, precisa padre Baggio, cercando “un cammino unitario” insieme a “tutte le organizzazioni del terzo settore per sollecitare leggi adeguate”. Riguardo alla liberazione delle vittime di tratta si consiglia di curare “la reintegrazione e il reinserimento di queste persone nella società, oppure un possibile ritorno con determinate garanzie, per avere uno sviluppo umano integrale della persona. Dovrà essere data molta attenzione anche al superamento del trauma causato da questa esperienza”. Padre Michael Czerny, sotto-segretario della medesima Sezione, ricorda che la tratta “è una realtà molto più presente e infiltrata nella vita di tutti i giorni di quanto noi possiamo immaginare. Non è un fenomeno esotico e lontano, ed è probabilmente più grave del secolo passato”.

Terra Santa: vescovi Hlc, “continue violazioni della dignità umana dei rifugiati palestinesi. Ciò non può essere tollerato”

(Haifa) “La sanità, l’istruzione e altri servizi di base per i rifugiati sono sempre più minacciati, esacerbando le continue violazioni della loro fondamentale dignità umana. Questo non può essere ignorato o tollerato”. È il duro giudizio espresso dai vescovi di Usa, Canada, Ue e Sud Africa – che fanno parte dell’Holy Land Coordination (Hlc) – al termine del loro pellegrinaggio annuale di solidarietà che li ha portati, tra i vari luoghi, anche nel campo dei rifugiati palestinesi di Jenin, in Palestina. Qui, scrivono i presuli dell’Hlc, “nonostante la fede e la resilienza di coloro che abbiamo incontrato, la miseria dell’occupazione è stata ulteriormente aggravata da gravi tagli ai finanziamenti umanitari da parte del governo degli Stati Uniti”. Nella dichiarazione finale, diffusa oggi, i vescovi lanciano un appello ai rispettivi governi “perché contribuiscano a colmare le lacune del finanziamento ora affrontate dall’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, e a intensificare i loro sforzi per una soluzione diplomatica, con due Stati sovrani democratici di Israele e Palestina in pace, uno accanto all’altro”.

Tutela minori: p. Lombardi (La Civiltà Cattolica) “nella Chiesa sviluppati modelli di risposta efficace”. Summit Vaticano “occasione per passi decisivi”

Dopo l’articolo dello scorso 15 dicembre sul quaderno 4044 de “La Civiltà Cattolica”, che ripercorreva le tappe della crisi degli abusi sessuali da parte del clero e della risposta della Chiesa negli ultimi pontificati, p. Federico Lombardi, nel quaderno 4046 in uscita sabato, presenta in modo dettagliato alcuni “modelli” di risposta efficace. Anzitutto un recente documento della Conferenza episcopale canadese (Protecting Minors from Sexual Abuse). La prima parte del testo si apre con 9 lezioni formulando, per ognuna di esse, “raccomandazioni e punti per l’azione” molto precisi e concreti. “Ci si attende – spiega Lombardi che modererà le sessioni plenarie dell’incontro di febbraio in Vaticano – che in ogni diocesi siano designate persone precise e siano formulate procedure ben determinate per provvedere a ricevere le segnalazioni pertinenti a casi di abuso o situazioni di rischio e trattarle adeguatamente”, come pure “per procedere alle indagini preliminari e poi all’eventuale svolgimento dei procedimenti processuali”. Molte diocesi hanno già fatto esperienze importanti e sviluppato modelli significativi. Per l’Italia Lombardi cita l’esempio della diocesi di Bergamo, dove è stato costituito uno specifico Ufficio di curia, il “Servizio diocesano per la tutela del minore”. Fondamentale, avverte il gesuita, la collaborazione fra dioce­si e istituzioni ecclesiali. “L’Incontro dei presidenti delle Conferenze episcopali del prossimo febbraio – conclude Lombardi – sarà un’occasione preziosa per fare passi decisivi su questa via, sia per chi è ‘al centro’, sia per chi è nelle ‘periferie’”.

Consiglio d’Europa: cittadinanza e democrazia, esperienza delle scuole cattoliche. Mons. Rudelli, “educare al vivere insieme in una società plurale”

(Strasburgo) Esistono “convergenze tra le indicazioni del Consiglio d’Europa” su “i valori, gli atteggiamenti e le capacità che la scuola dovrebbe offrire in termini di educazione al vivere insieme in una società plurale” e le riflessioni e le buone pratiche che si registrano nelle scuole cattoliche in Europa. Lo ha evidenziato mons. Paolo Rudelli, Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, aprendo oggi a Strasburgo il seminario “Dialogo interculturale: apprendimento alla cittadinanza e alla democrazia. Pratiche delle scuole cattoliche”. “Per l’educazione cattolica, le domande poste dal contesto multiculturale non sono inedite, sia perché la rete di istituzioni educative cattoliche abbraccia praticamente il mondo intero, sia perché in molte regioni, una buona parte o addirittura la maggioranza degli studenti che le frequenta non sono cattolici”, ha argomentato mons. Rudelli, riferendosi a “Medio Oriente, quasi tutti i Paesi dell’Asia ma anche in diversi paesi dell’Africa, e in alcuni casi anche in Europa”.

Luigi Sturzo: storici a confronto a cento anni dall’appello “ai liberi e forti”

“Un’esperienza straordinaria non solo per il cattolicesimo politico italiano”. Così Nicola Antonetti, presidente dell’Istituto Luigi Sturzo, ha definito la vicenda del Partito popolare fondato dal sacerdote di Caltagirone a partire dall’appello “ai liberi e forti” che venne diffuso da Roma il 18 gennaio 1919. Lo ha fatto nell’intervento introduttivo al convegno intitolato, appunto, “Ai liberi e forti un secolo dopo”, che si è svolto oggi nella sede dell’Istituto alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Sturzo ha saputo “guidare il mondo cattolico verso la piena accettazione della democrazia”, ha detto a sua volta Francesco Malgeri, presidente del Comitato scientifico per le celebrazioni dell’anniversario, ed è riuscito in quegli anni a “saldare” il filone “cattolico-liberale” con il “cattolicesimo sociale” e quello “democratico cristiano”.

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Fonte: Sir