Pre-Sinodo giovani, ProActiva Open Arms, Brexit, rielezione Putin, concilio Australia, mons. Oliva su mafia, microcredito a Trapani

Il riepilogo delle principali notizie del giorno dall'agenzia Sir.

Pre-Sinodo giovani, ProActiva Open Arms, Brexit, rielezione Putin, concilio Australia, mons. Oliva su mafia, microcredito a Trapani

Papa Francesco: ai giovani, tratta è “crimine contro l’umanità” che “nasce da una mentalità malata”. “Perdono per i cattolici” che “fanno questo atto”

La tratta “è un crimine contro l’umanità, un delitto contro l’umanità, e nasce da una mentalità malata”, secondo la quale “la donna va sfruttata”. Lo ha ribadito questa mattina Papa Francesco, rispondendo nel corso della prima giornata del pre-Sinodo alla domanda di Blessing Okoedion, giovane vittima di tratta, che ha raccontato la sua storia nel libro “Il coraggio della libertà”. “Sento il bisogno di chiedere perdono a voi e alla società per tutti i cattolici che fanno questo atto criminale”, il mea culpa di Francesco. A proposito di quella che “è una schiavitù di oggi”, il Papa, parlando a braccio come durante tutto il “botta e risposta” con i rappresentanti dei 300 giovani, ha fatto notare che “qui in Italia, parlando di clienti, credo che il 90% siano battezzati, cattolici. Penso allo schifo che devono sentire queste ragazze quando questi uomini le fanno fare qualche cosa”. “Alcuni governi cercano di far pagare le multe ai clienti”, ha detto Francesco, ma “per i dati che io so” i risultati sono scarsi, ha aggiunto. “È un problema grave, e io vorrei che voi lottiate per questo”, ha ripetuto ai giovani: “E per favore, se un giovane ha questa abitudine, è un criminale: chi fa questo è un criminale”. “Non è fare l’amore, è torturare una donna”, ha precisato entrando nel dettaglio: “Non confondiamo i termini. È una mentalità malata”.

Sequestro ProActiva Open Arms: Asgi, “basta macchina del fango sui soccorsi”

L’Asgi (Associazione studi giuridici immigrazione) ha espresso “sconcerto” per l’avvenuto sequestro della nave della ong ProActiva Open Arms da ieri ormeggiata nel porto di Pozzallo (Ragusa) dove erano stati portati in salvo 218 migranti e per l’ipotizzato reato di associazione a delinquere per traffico internazionale dei migranti elevato a carico del comandante della nave e del coordinatore della ong. Durante le operazioni di soccorso la nave Open Arms era sfuggita a un inseguimento di una motovedetta libica che minacciava di aprire il fuoco se i membri della ong a bordo non avessero consegnato le donne e i bambini raccolti da un gommone: stante le anticipazioni di stampa, “detto comportamento starebbe alla base delle durissime accuse mosse dal procuratore Zuccaro, lo stesso che nella primavera ed estate 2017 si era distinto per molteplici annunci sulla stampa nazionale ed internazionale in relazione al presunto ruolo opaco delle organizzazioni umanitarie che operano nel campo del soccorso dei migranti nel mare Mediterraneo”, osserva l’Asgi. “Nessuna delle annunciate inchieste del procuratore Zuccaro ha avuto alcun seguito giudiziario di qualche spessore”, sottolinea l’associazione di giuristi, aggiungendo che “sicuramente, il clima velenoso scaturito anche da quelle iniziative ha inaugurato nel nostro Paese la folle stagione della criminalizzazione della solidarietà i cui drammatici esiti, in termini di logoramento della qualità della vita democratica, sono sotto gli occhi di tutti”.

Brexit: Barnier, “tappa decisiva” dei negoziati. Raggiunto l’accordo su larga parte del “testo giuridico congiunto”

“Tappa decisiva” dei negoziati Brexit è quella che è stata presentata ai giornalisti in conferenza stampa da Michel Barnier, negoziatore per la Commissione europea, dopo l’incontro con il collega David Davis, segretario di Stato del Regno Unito per l’uscita dall’Ue. Si è raggiunto l’accordo su larga parte del “testo giuridico congiunto” dell’accordo del Brexit che Barnier nei prossimi giorni sottoporrà al gruppo di lavoro sul Brexit del Parlamento europeo, al Consiglio per gli affari generali, alla Commissione europea mercoledì e venerdì al Consiglio europeo chiamato a “giudicare sullo stato dei negoziati”. Si tratta della terza versione del testo presentato il 28 febbraio scorso. Nel testo sono stati “giuridicamente tradotti” i punti concordati sui diritti dei cittadini e il regolamento finanziario. Il testo definisce la durata limitata della transizione: comincerà il 30 marzo 2019 e terminerà il 31 dicembre 2020. In quel periodo “la Gran Bretagna non parteciperà più alle decisioni dell’Ue, ma godrà ancora dei vantaggi e benefici del mercato unico e dell’unione doganale, così come dovrà sottostare alle regole” e i cittadini che arriveranno in Uk in quei mesi “godranno degli stessi diritti dei cittadini arrivati prima del 31 marzo 2019”.

Russia: Kirill scrive a Putin, “vive congratulazioni per la sua rielezione”

“Vive congratulazioni per la sua rielezione”. Le ha inviate il patriarca Kirill a Vladimr Putin, anche a nome “dell’episcopato, del clero, dei monaci e dei laici della Chiesa ortodossa russa”. “La sua vittoria convincente alle elezioni” che si sono svolte con “procedure trasparenti e leali e con un’alta affluenza”, scrive il patriarca, “testimonia la coesione intorno a lei dei russi, appartenenti a diverse nazionalità, religioni e confessioni, di diversi gruppi sociali ed età, e anche di diverse opinioni politiche”. Secondo Kirill “l’esito della volontà del popolo testimonia anche la convergenza tra le aspirazioni della gente e la visione” del presidente Putin per il futuro della Russia, come “potenza veramente sovrana di pace e di amore, in cui sono garantiti i diritti e le libertà umane”.

Chiesa in Australia: nel 2020 Concilio plenario. “Papa Francesco ha dato l’approvazione”

La Chiesa cattolica australiana potrà tenere il proprio Concilio plenario nel 2020: “Papa Francesco ha dato la sua approvazione”. Lo annuncia il sito d’informazione della Conferenza episcopale australiana che esprime “profonda gratitudine a Papa Francesco per questa decisione” e chiede “a tutte le persone di unirsi alla preghiera mentre intraprendiamo questo viaggio per riunirci come popolo di Dio in Australia”. Il precedente Concilio plenario si era tenuto in Australia nel 1937. “Sarà un’occasione unica per le persone di incontrarsi e ascoltare Dio in tutti i modi in cui ci parla, e in particolare ascoltandoci l’un l’altro mentre insieme cerchiamo di discernere ciò che Dio ci chiede in questo momento”, dichiara l’arcivescovo di Brisbane, Mark Coleridge, presidente della Commissione episcopale preparatoria. Tante sono le sfide che la Chiesa sta affrontando e che dovranno essere affrontate partendo dalla domanda “che cosa ci sta chiedendo Dio in Australia?”. A presiedere il Concilio sarà l’arcivescovo di Perth, Timothy Costelloe, che ha dichiarato di essere “onorato” per la nomina approvata da Papa Francesco e di “impegnarsi ad ascoltare lo Spirito”.

Criminalità: mons. Oliva (Locri-Gerace), “presenza invasiva della mafia nel nostro territorio”. “Non si può restare in silenzio”

“Ancora una volta – dopo il caso relativo alla costruzione della sede Caritas diocesana ‘Santa Marta’- apprendo dalla stampa che anche sui lavori di restauro dell’episcopio è stato estorto il pagamento di una tangente da parte delle cosche mafiose locali”. Lo ha scritto in una nota mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace. “È una notizia che conferma la presenza invasiva della mafia nel nostro territorio. Appare chiaro che essa continua ad agire e a coltivare illegalmente i suoi loschi affari, condiziona l’economia locale ed impedisce lo sviluppo del territorio”. Per mons. Oliva, “solo perché uccide di meno non si dica che non esiste. C’è una ‘pax mafiosa’ fra le cosche locali che fa lo stesso tanto male, che colpendo le imprese danneggia l’economia del nostro territorio e toglie speranza ai nostri giovani costringendoli ad emigrare”. Da qui l’antidoto: “Occorre una reazione forte. Non si può restare in silenzio. L’omertà e la complicità sono nemici del bene comune”. Mons. Oliva comunica anche che “la curia come ente committente di tali lavori si sente danneggiata ed è pronta a reagire per come può sentendosi parte lesa”.

Diocesi: Trapani, attivato un nuovo servizio di microcredito per famiglie e giovani

Per garantire a tutti accesso al credito finanziario, favorire l’inclusione sociale e prevenire l’usura, la diocesi di Trapani ha attivato una convenzione con la Banca di Credito Cooperativo “Giuseppe Toniolo” di San Cataldo per dare vita a un nuovo servizio di microcredito a famiglie, studenti, giovani imprenditori. Il nuovo servizio sarà attivo presso la Caritas diocesana e offrirà la possibilità di accedere a piccoli prestiti a tasso agevolato: in particolare a studenti e giovani per gli studi universitari o per l’avvio di attività imprenditoriali, famiglie con temporanee difficoltà economiche. Il prestito massimo erogabile è di 6mila euro. La diocesi con i fondi dell’8×1000 garantirà, nella misura del 50%, i prestiti che verranno concessi attraverso il “Fondo di garanzia – Mosè” che opera come garanzia “sostitutiva”.

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