Sea-Watch 3, papà e figlia annegati nel Rio Grande, nomine Ue, aborto forzato in Uk, violenze a Manduria, ragazzo affogato a Giulianova, aree interne

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Sea-Watch 3, papà e figlia annegati nel Rio Grande, nomine Ue, aborto forzato in Uk, violenze a Manduria, ragazzo affogato a Giulianova, aree interne

Sea-Watch 3: nave in acque italiane davanti al porto di Lampedusa, “rifiutati e abbandonati dall’Europa”

“La colpa: essere stati soccorsi da una Ong. La punizione: friggere sul ponte di una nave per settimane. Rifiutati e abbandonati dall’Europa. Intanto sono più di 200 le persone sbarcate nei giorni scorsi a Lampedusa. Basta, siamo entrati”. Così la Sea-Watch 3 che dal primo pomeriggio di oggi è entrata in acque italiane forzando il blocco al fine di portare in salvo i 42 naufraghi a bordo verso l’isola di Lampedusa. Qui la nave dovrebbe attraccare in serata, probabilmente dopo le 20.30; a bordo intanto è salito il personale della Guardia di Finanza per la verifica dei documenti della nave e dell’equipaggio. E mentre si attendono istruzioni, sul molo, come aveva dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, sono schierati i carabinieri.

Papa Francesco: Gisotti, “immensa tristezza” per papà e figlia morti annegati nel Rio Grande. “Prega per loro e per tutti i migranti”

“Il Santo Padre ha visto, con immensa tristezza, l’immagine del papà e della sua bambina morti annegati nel Rio Grande mentre cercavano di passare il confine tra Messico e Stati Uniti”. Lo ha riferito ai giornalisti il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti. “Il Papa è profondamente addolorato per la loro morte, prega per loro e per tutti i migranti che hanno perso la vita cercando di sfuggire alla guerra e alla miseria”, ha proseguito. Quella diffusa oggi è un’altra foto-shock sulla morte dei migranti in fuga, dopo quella del piccolo Aylan riverso sulla spiaggia turca: sotto shock, questa volta, dopo l’Europa è l’America. I due corpi sono a faccia in giù, immersi nell’acqua e nel fango, trasportati a riva dalla corrente sulla sponda sud del fiume. Il braccio della bimba è ancora attorno al collo del padre, che forse cercava di proteggerla tenendola stretta a sé.

Ue: in alto mare le trattative per i “top job”. Commissione, circola il nome di Draghi

(Bruxelles) Ritrovo alle 17, alle 18 scambio di vedute con il presidente del Parlamento europeo. Alle 18.30 cena di lavoro. “Se necessario, le discussioni proseguiranno con il breakfast di lunedì 1° luglio”. Programma stringatissimo quello del Consiglio europeo straordinario fissato per domenica 30 giugno dopo il fallimento del summit dei capi di Stato e di governo Ue svoltosi il 20-21 giugno a proposito delle nomine dei top job comunitari: ovvero i presidenti di Commissione, Consiglio, Bce, più l’Alto rappresentante per la politica estera. Dalla partita non è esclusa, per ovvie ragioni, anche la carica di presidente dell’Euroassmeblea che sarà votata dai deputati, a Strasburgo, il 3 luglio. Le trattative sono in corso e informalmente potrebbero proseguire almeno tra i leader dei Paesi Ue appartenenti al G20 che si ritrova il 28 e 29 giugno a Osaka. Oggi il Partito popolare europeo ha confermato la candidatura di Manfred Weber alla carica di presidente della Commissione, trattandosi dello spitzenkandidat sostenuto in campagna elettorale. Per la presidenza della Commissione (il mandato di Jean-Claude Juncker scadrà il 31 ottobre) circolano anche, e con insistenza, i nomi di Angela Merkel e, più ancora, di Mario Draghi, che lascerà la guida della Banca centrale di Francoforte il 31 ottobre. La scelta del nome del futuro presidente della Commissione spetta al Consiglio europeo ma sarà poi il Parlamento Ue a dover dare la fiducia al presidente e, in seguito, a tutto il collegio dei commissari.

Regno Unito: Corte d’appello ferma aborto forzato. Mons. Sherrington, sentenza positiva, considerato interesse superiore della donna

“Sono lieto che la recente sentenza abbia preso in considerazione l’interesse superiore della donna e abbia confermato i suoi diritti”. Prende di nuovo la parola, a nome dell’episcopato inglese, mons. John Sherrington, vescovo ausiliare di Westminster, esprimendo soddisfazione per la decisione della Corte d’appello di ieri, 25 giugno, che ha ribaltato quanto aveva decretato il giudice Nathalie Lieven sul caso della donna con difficoltà mentali, alla 22ª settimana di gravidanza, ordinando l’aborto contro la volontà della giovane mamma. Per il vescovo resta comunque “sorprendente e scioccante che il Servizio sanitario nazionale cerchi di porre fine a una gravidanza sana contro i desideri della donna incinta, della madre di lei e del suo assistente sociale”. Erano stati infatti i medici a ricorrere in tribunale, nonostante che anche la futura nonna, a quanto avevano riferito i giornali inglesi, avesse garantito che si sarebbe presa cura di figlia e nipote.

Violenze a Manduria: ordinanze di custodia cautelare per un maggiorenne e 8 minori. Andreoli (psichiatra), “regressione della civiltà verso la barbarie”.

“Il secondo atto di una storia agghiacciante”. Lo ha definito così il Procuratore della Repubblica Carlo Maria Capristo l’ulteriore esito delle indagini condotte dalla squadra mobile della Polizia di Taranto e dal servizio centrale operativo di Roma, sulla baby gang di Manduria, provincia di Taranto, che ad aprile scorso avrebbe indotto Antonio Stano a smettere di nutrirsi e lasciarsi andare alla morte, dopo mesi di vessazioni e bullismo. Questa mattina sono state emesse nove ordinanze di custodia cautelare per un maggiorenne e 8 minori, di cui sei non interessati dai precedenti provvedimenti. Dunque un secondo gruppo di ragazzi indiziati per i reati di tortura, lesioni, danneggiamento e violazione di domicilio aggravati. Intervistato dal Sir, lo psichiatra Vittorino Andreoli ha spiegato che “stiamo assistendo ad una regressione della civiltà verso la barbarie”. “Questo episodio – ha affermato – è una delle espressioni più drammatiche – ma non l’unica – del volto di questa società; rivela che non solo non esiste più il rispetto umano, ma che addirittura si arriva a considerare un uomo come un giocattolo con il quale fare tutto ciò che istintualmente si presenta alla mente”. Da “homo sapiens” a “homo pulsionalis. Siamo di fronte a quello che Giambattista Vico chiamava il tempo della barbarie”.

Ragazzo affogato a Giulianova: mons. Leuzzi (Teramo-Atri), “ci stringiamo alla famiglia di Mohamed”

“La Chiesa tutta di Teramo-Atri si stringe alla famiglia di Mohamed e rinnova l’impegno a non abbandonare il percorso formativo dei ragazzi”. Queste le parole al Sir di mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, profondamente toccato dalla notizia della morte del 14enne marocchino Mohamed, trovato senza vita questa mattina nel tratto di mare Adriatico davanti a Giulianova, dopo che si erano perse le sue tracce lunedì scorso mentre faceva il bagno. “La Caritas era molto vicina al ragazzo ed alla madre, ma dobbiamo fare molto di più, anche nelle parrocchie, perché i ragazzi non si sentano mai soli”, prosegue il vescovo Leuzzi che prende spunto da questa disgrazia per sottolineare come “ai giovani di oggi manca una progettualità di vita e ce lo chiedono ogni giorno, anche se ci sembrano disinteressati, ma in realtà è il loro modo di chiedere attenzione”. Colpiti personalmente anche responsabili e operatori della Caritas di Teramo-Atri che non nascondono commozione e dolore di fronte a questa tragica notizia. “Quella di Mohamed è una vita stroncata con i suoi sogni, le sue speranze e, non nascondiamolo, anche con le sue problematiche, ma comunque una vita che guardava al futuro”, afferma il direttore don Igor Di Diomede. “Pranzava con noi e faceva i compiti con gli operatori del doposcuola”, racconta il sacerdote di Mohamed, ragazzo di religione islamica, per il quale quindi non sono previsti funerali cattolici. La Caritas sarà comunque presente alla funzione che verrà organizzata.

Aree interne: mons. Accrocca (Benevento), “contro lo spopolamento serve una progettualità strategica che non privilegi ottiche particolari”

“Oggi il nostro territorio sta morendo: ogni anno perdiamo nella sola provincia di Benevento un paese di giovani, quelli che restano sono i vecchi. In Campania un’altra area di crisi, con problematiche diverse, è la Terra dei fuochi. Anche se qui, in alcune zone, ci sono questioni riguardanti i rifiuti: nel comune di Sassinoro, al confine con il Molise, s’intendeva tempo fa realizzare una discarica che si è tentato di bloccare perché c’era il rischio di inquinare le falde del Tammaro, la riserva d’acqua di Campolattaro. Quindi, a noi non mancano problemi di questo tipo, ma il dato più macroscopico è lo spopolamento del territorio progressivo e inarrestabile, che porta via i giovani, che fanno famiglia e figli”. Lo ha affermato, in un’intervista al Sir, mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, alla conclusione del primo Forum degli amministratori campani, promosso dai vescovi della metropolia beneventana proprio per cercare assieme soluzioni per le difficoltà che affliggono le aree interne che ricadono nei loro territori diocesani. Ma cosa chiedono i vescovi alle istituzioni? “Un’attenzione, una progettualità seria, che tenga conto della globalità dei fattori in gioco – risponde mons. Accrocca –. Chiediamo una progettualità che non sia a compartimenti stagni ma strategica, che guardi le problematiche su media e lunga distanza. Una progettualità che non privilegi le ottiche particolari, il campanile”.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Sir