Inizia la Gmg: un "terreno" da dissodare perché sia buono

La prima messa della GMG 2016 per il primo gruppo di padovani partito per vivere il gemellaggio con Cieszyn non poteva che celebrarsi in uno dei tanti centri di culto mariano.

Inizia la Gmg: un "terreno" da dissodare perché sia buono

La Basilica della Madonna Addolorata di Bielsko

Il Santuario della Madonna Addolorata Bielsko-Biala Halchnow, nato a fine ‘700 come parrocchia della Visitazione, dovette però la sua fortuna alla vicina cappella con una statua della Madonna Addolorata, in grado di attrarre tanti fedeli qui in cerca di grazie, ai quali, si aggiunsero subito un gran numero di pellegrini, n particolare genitori con i bambini e mamme in attesa, alle quali viene ancora impartita la benedizione solenne. La chiesa e la statua vennero distrutte durante la seconda guerra mondiale, ma vennero ricostruite anche come segno della “riscossa” polacca. Qui celebrò spesso l’eucarestia e impartì il sacramento della cresima Karol Wojtyla da cardinale. Nel 1993 lo stesso Giovanni Paolo II “incoronò” la statua dell’Addolorata. Ora la chiesa è una basilica minore.

Perché siamo qui?

I quasi 400 giovani pellegrini arrivano alla messa dopo un’intensa mattinata di scoperte, più da turisti – per ora – che da pellegrini  veri e propri. La musica – per la verità forse un po’ troppo spettacolare per un santuario affrescato e pieno di marmi sullo stile canoviano –  dischiude l’urna, sopra l’altare, dentro la quale è conservata la statua, richiama tutti all’ordine. È tempo di immergersi sulle motivazioni più profonde che hanno condotto tutti qui. Per ciascuno questa motivazione è diversa.

Qual è il tuo terreno?

“Il Signore ci ha radunati tutti qui – commenta nell’omelia don Mirco Zoccarato, responsabile della pastorale dei giovani e capo della spedizione padovana – non tanto per incontrarci con milioni di giovani da tutto il mondo, per conoscere la cucina e la cultura polacca, la bellezza di queste città, ma il suo intento è quello di farci incontrare con le parole del Vangelo”. La parabola del seminatore, contenuta nel Vangelo del giorno, si sente che non è per nulla casuale: “Il seminatore ha gettato il suo seme tra i rovi, i sassi, la strada, ma anche il terreno buono. Caro giovane che sei alla GMG, com’è il tuo terreno? È un terreno di rovi o è un terreno buono?”.

santuario-madonna-addolorata

“Un terreno buono e accogliente”

La GMG è in fondo una delle esperienze più soggettive che ci siano. Per alcuni una bella vacanza, per altri l’occasione per farsi qualche amico, per alcuni una serie infinita di disguidi, ma per molti è un’esperienza capace di cambiare la vita. Quello che importa è come la si affronta. Don Mirco provoca i giovani: “Chiediamo al Signore che il nostro terreno sia buono e accogliente, perché così il Signore potrà fare delle cose grandi in voi, basta crederci”. Non è una finestra nel cuore di un’estate, la GMG, ma un punto di svolta: “Chissà quanti di voi stanno decidendo che fare della loro vita. Chiedetevelo – e chiedetelo – in questi giorni. È nostra responsabilità iniziare bene questi giorni di GMG, spetta noi essere terreno buono”.

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Lardo, pane e rosmarino

Il pomeriggio continua per alcuni con la visita di un antico castello, per altri con l’immersione in un villaggio contadino. C’è l’opportunità di scendere in un cottage di legno per provare ad impastare il pane. Dopo qualche minuto esce fragrante, pronto per essere spalmato con burro, miele o (una vera prelibatezza) lardo condito con rosmarino e altre erbe. Dicono che vada per la maggiore per la prima colazione dei bambini polacchi.

pane

Il mistero di iniquità

Dopo una serata tranquilla, sveglia presto per giovedì 21 luglio. In programma l’impegnativa visita al campo di sterminio di Auschwitz. Perché non si può parlare di Misericordia senza esplorare gli abissi dell’animo umano: proprio qui, infatti, dove ogni regola etica e sociale era stata abolita, ci fu spazio per alcuni atti di “normale” eroismo. Tra i tanti, quello di san Massimiliano Kolbe. 

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