Il presepe di Segusino: tradizione che vive da 30 anni

Il presepe richiede grande amore per l'opera, una instancabile fantasia, la continua pazienza. Il tutto riunito in un cuore credente: a Segusino da trent'anni lo si vive con questo spirito. Allestito per la prima volta nel 1986, il presepe si estende su una superficie di un centinaio di metri quadri, nell'ex casa del cappellano, in una ambientazione veneto-segusinese degli anni '20-'60. Ogni anno viene affrontato un tema particolare, quest'anno il filo rosso è "patire la fame".

Il presepe di Segusino: tradizione che vive da 30 anni

«Una delle definizioni più belle di fare presepe – esordisce Carlo Stramare, presidente dell'associazione parrocchiale Amici del presepio di Segusino – è datata 1974 ed è estrapolata dal diario degli Amici del presepe di Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo e dice: "Tre cose richiede la costruzione di un presepe: un grande amore per l'opera, una instancabile fantasia, la continua pazienza. Il tutto riunito in un cuore credente. Perché la costruzione di un presepe non è un trastullo, non è un hobby, non è una perdita di tempo. È un apostolato!". Credo non serva aggiungere altro perché, già in poche righe, viene descritto ciò che vive un presepista».

E a Segusino l'arte e la passione per il presepe quest'anno raggiunge il traguardo dei 30 anni.
«Viviamo in un periodo – continua Stramare – in cui il Natale spesso è associato ai regali, all'aspetto commerciale. Continuare a fare il presepe invece è un voler dire “no! Natale non è questo!”. Il Natale è un messaggio di salvezza, di unione e fratellanza. Deve essere gioia, pace interiore. Vorremmo ritornasse alla luce il bambino che è in noi, perché i bambini sono semplici, puri, non portano rancore ma solo sorrisi, gioia e felicità. E così come il bambinello ogni anno rinasce, ci piacerebbe che il cuore di ogni persona diventasse, almeno per un giorno, presepe».

Allestito per la prima volta nel 1986, il presepe di Segusino si estende su una superficie di un centinaio di metri quadri, nell'ex casa del cappellano, in una ambientazione veneto-segusinese degli anni '20-'60. Ogni anno viene affrontato un tema particolare, quest'anno il filo rosso è "patire la fame"
«Abbiamo rappresentato – spiega il presidente dell'associazione – attraverso le varie scene, la carità di chi, nonostante abbia poco o nulla da mangiare, condivide quel poco con chi ne ha ancora meno. C'è poi la sconfitta della povertà, tramite il lavoro e la fatica, con il ricordo della prima fabbrica di occhiali a Segusino, la Filos, nel 70° anniversario della sua fondazione e nel 50° della scomparsa del suo fondatore, il capitano Guglielmo Zancaner. La scena della Natività, infine, è ambientata a Stramare di Segusino ed è il punto più alto di tutto il percorso: il significato sotteso è che ogni cosa, ogni percorso, ogni cammino nella vita, se fatto al fianco di Gesù, può portare davvero verso grandi cose».

Le scene sono costruite sfruttando un abile gioco ottico: cieli e secondi piani sono riflessi da uno o più specchi per aumentarne il senso della prospettiva.
I particolari sono minuziosi e a completare il tutto ci sono anche una serie di effetti di luce che immergono il visitatore in un'atmosfera ovattata lungo tutto l'allestimento. Accanto al presepe storico nel corso degli anni si sono affiancati anche una moltitudine di altri presepi, all'aperto e al chiuso: da Riva Secca, a Riva Grassa, Stramare, Milies, San Rocco, per i borghi si snoda un percorso suggestivo di allestimenti, il tutto racchiuso in un ricco programma che dura fino alla prima domenica di febbraio.

«Segusino fa parte della rete “L'itinerario dei presepi”– conclude Stramare – che comprende le province di Treviso, Belluno, Pordenone e Udine. La cosa bella è che oggi, a trent'anni dalla prima edizione, siamo in tante persone: ci si mette in gioco e lo si fa per la comunità. Negli ultimi anni c'è stato un aumento di giovani tra i visitatori e anche nell'aiutare. Giovani che si impegnano nel sociale: l'importante è riuscire a coinvolgerli, farli sentire partecipi, trasmettendo loro valori di correttezza e lealtà».

Il presepe di Segusino e gli allestimenti nei borghi, sono visitabili fino al 5 febbraio.
Il programma completo delle iniziative collaterali è sul sito www.presepesegusino.it

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: segusino (8), stramare (3), presepe (25)