L'Epifania a Casale di Scodosia è un vangelo raccontato dal vivo

Un'unica rappresentazione, il 6 gennaio alle 14.30, per un presepe vivente che è una lettura delle pagine del vangelo con basi musicali e, da quest'anno, anche con scene recitate dal vivo. Dalla notte di Natale però è anche possibile visitare le due mostre di presepi: quella permanente, nei locali della parrocchia, e quella con rappresentazioni provenienti da tutto il mondo.

L'Epifania a Casale di Scodosia è un vangelo raccontato dal vivo

Da una decina d'anni nella parrocchia di Santa Maria a Casale di Scodosia la comunità si riunisce attorno al presepe vivente
«Una rappresentazione – precisa il parroco don Claudio Bellotto – che ha come caratteristica principale la lettura delle pagine del vangelo più che la rievocazione di scene folkloristiche o dei mestieri dell'epoca. Nel piazzale antistante la chiesa viene allestita la scenografia principale e, delle rappresentazioni classiche, è rimasta solo una piazza, una sorta di villaggio dell'epoca».

Proposto per diversi anni, il presepe vivente ha poi subito una battuta d'arresto, causa anche la mancanza di novità e la difficoltà a trovare nuovi partecipanti, ma ha sempre coinvolto un nutrito numero di figuranti e volontari
Sono una quindicina gli organizzatori, più di una quarantina sono invece gli attori ai quali si aggiungono i tecnici e le squadre di persone che un paio di giorni prima della rappresentazione montano nel piazzale davanti la chiesa la capanna della Natività, le case di Maria e Giuseppe, la locanda dell'albergatore che si è rifiutato di ospitare la famiglia, e terminato lo spettacolo smontano tutto per creare meno disagi possibile.
«È un evento impegnativo, non solo per i figuranti – afferma Paride Missiaglia, uno degli organizzatori – ma anche per tutti coloro che collaborano per aspetti tecnici e organizzativi. È un racconto vero, con basi musicali diverse per ogni episodio, non una rappresentazione teatrale, anche se si cerca di ricreare l'atmosfera del tempo. Quindi lo spirito con cui lo proponiamo e che deve avere lo spettatore è quello di ascoltare le parole del vangelo. Un tempo la storia era molto più lunga, poi si è deciso di raccontare in breve la parte della genealogia e puntare sugli episodi dall'Annunciazione a Maria in poi. Attrattiva particolare, soprattutto per i bambini, sono gli animali veri, pecore, cavalli, mucche. Lo spettacolo dura circa 40 minuti».

Novità di quest'anno, oltre alle scenografie rinnovate, è l'esecuzione di scene recitate dal vero, in particolare quelle che hanno come protagonisti Maria, Giuseppe e gli angeli.
Da alcuni anni il presepe vivente viene messo in scena un'unica volta, il 6 gennaio alle 14.30. Dalla notte di Natale però è anche possibile visitare le due mostre di presepi: quella permanente, nei locali della parrocchia, e quella con rappresentazioni provenienti da tutto il mondo.
«Sono soprattutto i ragazzi – conclude Missiaglia – a curare la mostra dei presepi, che annovera una quarantina di rappresentazioni, alcune piccolissime, altre più grandi raccolte negli anni, grazie anche ai numerosi sacerdoti che dalla nostra parrocchia sono partiti per le missioni. Il presepe permanente invece ogni anno viene arricchito e abbellito di una scena o di un particolare. In più per i bambini c'è la possibilità di partecipare al concorso dei presepi».

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