I disabili e il tempo libero: 60 mila in Italia gli atleti

Seppur per molti rimane una meta irraggiungibile, in Italia 60 mila persone con disabilità praticano sport durante il loro tempo libero, oltre 10.700 in maniera agonistica. E gli altri? Vanno al cinema, frequentano parchi e si danno da fare nella vita associativa e viaggiano, quando trovano ovviamente strutture adeguate, prive di barriere.

I disabili e il tempo libero: 60 mila in Italia gli atleti

Tunnel giganti con accesso possibile anche in carrozzina, rampe al posto delle scale per salire su castelli, navi e torri e altalene per sedie a ruotei parchi giochi accessibili (234 in Italia) sono un grande divertimento per i bimbi disabili. Mentre il tempo libero degli adulti trascorre tra  tv, libri, teatro e sport. In 5 infografiche, realizzate daAgenda per il magazine SuperAbile Inail , ecco i numeri che raccontano le passioni di grandi e piccini.

TEMPO LIBERO. I programmi televisivi sono l’hobby più diffuso delle persone con disabilità, mentre andare al cinema è particolarmente apprezzato tra i  4-44enni: così trascorrono il tempo libero le persone disabili. La quasi totalità ama guardare la televisione (percentuale che sale con l'aumentare dell'età) mentre uno su tre  preferisce un buon libro (circa un milione). Il 9,4 per cento va a teatro (293 mila) o al cinema e tra 14 e 44 anni le presenze in sala raggiungono il 21,6 per cento.

 

PARCHI GIOCHI. Tunnel giganti con accesso possibile anche in carrozzine e rampe al posto delle scale per salire su castelli, navi e torri, altalene per sedie a ruote. Sono alcuni dei giochi presenti nei 234 parchi accessibili italiani. Aree ludiche in cui tutti i bambini (disabili e non) possono giocare insieme, senza barriere architettoniche e dotati di giochi fruibili per tutti: quelli che possono correre, quelli in carrozzina, quelli ipovedenti e con disabilità motoria lieve. Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia le regioni che hanno più parchi inclusivi.

 

LO SPORT.  Per molte persone disabili praticare sport è ancora un miraggio, pensano la mancanza di strutture adeguate e difficoltà d’investimento. Tuttavia sono circa 60 mila quelle che svolgono attività sportiva, oltre 10.700  in maniera agonista, attraverso le  società sportive federare al Cip (1.774). Nuoto (al primo posto con 787 atleti), pallacanestro in carrozzina, handbike e ciclismo su strada, sci e tiro con l’arco  le discipline più praticate. Gli atleti per il 60 per cento risiedono al Nord Italia, solo un 10 per cento nelle sud e nelle isole. Dal punto di vista agonistico uno dei massimi impegni sportivi è quello delle Paralimpiadi: quest'anno a Rio dal 7 al 18 settembre sono attesi 4 mila atleti da 175 nazioni.

 

VITA ASSOCIATIVA. Sono 232 mila i disabili che frequentano un'associazione culturale e 259 mila hanno fatto attività di volontariato: entrambe le attività sono più diffuse fra gli uomini che fra le donne. Inoltre 440 mila disabili hanno sostenuto un'organizzazione e i suoi scopi associativi con una donazione: il 13,9 per cento contro il 12,6 per cento delle persone non disabili. 

 

I TRASPORTI.  Stazioni e trasporti accessibili e un adeguato accompagnamento per i viaggiatori con disabilità sono essenziali. In 140 mila con disabilità motoria hanno viaggiato su treni di lunga percorrenza in Italia (dati 2014): 3 corse su 5 sono accessibili a persone in crrozzina  e sono 14 le "Sale blu", punto di riferimento per disabili motori e sensoriale che devono partire. 270 stazioni ferroviarie, infine, sono gestite per fornire assistenza 24 ore su 24.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)