Renzi a fine corsa, le urne affondano il governo

Mezzanotte e un quarto di lunedì 5 dicembre: Matteo Renzi, senza attendere i risultati finali, annuncia che nel pomeriggio sarebbe salito al Quirinale per consegnare le sue dimissioni. Gli elettori hanno respinto in modo netto la riforma della Costituzione: il No ha vinto con il 59,1 per cento dei voti (quasi 19 milioni e 420 mila) contro il 40,5 del Sì (circa 13 milioni e 432 mila di voti).

Renzi a fine corsa, le urne affondano il governo

Mezzanotte e un quarto di lunedì 5 dicembre conferenza stampa da Palazzo Chigi
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, senza attendere i risultati finali, annuncia che nel pomeriggio sarebbe salito al Quirinale per consegnare le sue dimissioni al Capo dello Stato.
È trascorsa solo un’ora e un quarto dall’apertura dei seggi, ma il quadro è già chiaro e delineato e queste immagini trasmettono, più di ogni altra cosa, la forza e la chiarezza dei numeri che fin dall’inizio dello scrutinio del referendum costituzionale si sono evidenziati.

Gli elettori hanno respinto in modo netto la riforma della Costituzione approvata dal Parlamento.
Il No ha vinto con il 59,1% dei voti (quasi 19miloni e 420mila) contro il 40,5 del Sì (circa 13milioni e 432mila di voti).
Ma c’è un altro dato che colpisce prima ancora di aprire le schede: l’affluenza alle urne sfiora quota 70 per cento (68,7%), cifre, nella gelida stagione della disaffezione dell’elettorato nei confronti della politica, a cui non eravamo più abituati.
Nel primo referendum costituzionale del 2001 era andato a votare il 34% degli aventi diritto; cinque anni più tardi, nel 2006, i votanti erano stati il 53,8%. Ora è un’altra storia.
Una volta tanto i sondaggi non hanno sbagliato, ma non hanno previsto una distanza così marcata tra il No e il Sì. Fin dai primi exit poll si capisce che non ci sarebbe stata partita.

Il Sì alla riforma Renzi-Boschi ha prevalso solo in tre regioni: Emilia Romagna, Toscana e Trentino Alto Adige. Nelle altre regioni il No ha vinto a valanga.
Il Veneto, con il 77% di votanti, è la regione dove si è registrata la maggiore percentuale di persone che sono andate al seggio. Il Sud d’Italia è dove il No ha ottenuto le percentuali più alte: il 72,2% in Sardegna, il 71,6% in Sicilia, il 68,5% in Campania, il 67,2% in Puglia. In Veneto il No ha vinto quasi con il 62%.

Nell’analisi dei flussi elettorali emerge che il Sì ha superato il No solo tra gli ultrasessantacinquenni.
I giovani hanno rifiutato con decisione la riforma che evidentemente non è riuscita a trasmettere lo spirito di cambiamento che normalmente cercano le giovani generazioni.
Certo qualcuno potrebbe dire che la partita è stata impari: Renzi contro il resto del mondo. Ma il quesito non era sulla riforma della Costituzione? Appunto!

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)