La storia di Bertipaglia

La storia di Bertipaglia

Nel 1034 Bertipaglia, annessa alla corte di Maserà dal nono secolo, era uno dei possedimenti del monastero padovano di Santa Giustina; nello stesso periodo i monaci di Santo Stefano di Carrara vi fondarono il convento di Casamurata (oggi ne rimane l’oratorio di Ca’ Murà di proprietà parrocchiale dal secolo scorso). Il toponimo, in origine “braida de palea”, indica un podere con i tetti di paglia. L’antica parrocchiale, intitolata a san Mariano vescovo, compare per la prima volta nella decima papale del 1297. In rovina nella metà del Quattrocento, un secolo dopo era stata rimessa a nuovo, come la descrive il vescovo Ormaneto nella visita pastorale del 1572. Una seconda sistemazione fu eseguita il secolo successivo e altri interventi, tra cui un ampliamento, si susseguirono nel Novecento. Il vescovo Callegari la consacrò nel 1893 e la intitolò a san Mariano e ai Sacri cuori di Gesù e Maria. Nella seconda metà degli anni Settanta invece di rimettervi mano per l’ennesima volta, si preferì costruire una chiesa nuova, iniziata nel 1972 e terminata l’anno dopo. L’edificio moderno, progettato in chiave simbolica con una sinergia tra architettura e scultura, perdette qualche anno dopo l’originaria titolazione a san Mariano.

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