Le opere d'arte di Bovolenta
Le opere d'arte di Bovolenta
Variamente attribuito a Pietro De Saliba, allievo nonchè nipote di Antonello da Messina, e a Jacobello da Messina, la tempera su tavola con Gesù crocifisso e santi (nella foto), è una delle opere più interessanti tra quelle che decorano l’interno della chiesa parrocchiale di Bovolenta. Risalente all’ultimo quarto del 15° secolo, raffigura Gesù in croce attorniato dalla Madonna, Maria Maddalena riconoscibile dai lunghi capelli, Agostino di Ippona, vestito con l’abito episcopale e dai dodici apostoli. Attivo soprattutto a Genova e Venezia tra il 1497 e il 1530, De Saliba, anche conosciuto come Pietro da Messina, è un pittore profondamente influenzato dalla lezione di Giovanni Bellini e di Cima da Conegliano, sia nel vivace cromatismo sia nella costruzione della scena. Il 17° secolo è rappresentato da due tele. Una del vicentino Carlo Ridolfi, raffigurante la Madonna della cintola e santi (foto pagina precedente, al centro), e un’altra di ambito veneto con San Rocco e san Sebastiano con un devoto. Attributi principali di Rocco, santo francese popolarmente invocato contro la peste, sono la piaga sulla coscia segno del contagio e il cane con in bocca il pane che, secondo la leggenda, lo avrebbe nutrito quando si ammalò. Interessante anche l’Ultima cena, opera firmata da Bartolomeo Ceruti e datata 1632, che riprende, nell’impostazione generale, i dipinti di analogo soggetto di Paolo Veronese e Tintoretto. Altra importante opera firmata è il battistero in marmo di Carrara, (foto pagina precedente, a destra)con al centro il Battesimo di Cristoe ai lati la Caritàe la Fede, scolpito nel 1771 dal padovano Pietro Danieletti, allievo di Giovanni Bonazza, autore dell’angelo posto sull’altare maggiore. Del Settecento anche la tela realizzata da artisti locali con la Madonna del Rosario e santi, collocata nel 1994 nella controfacciata della parrocchiale e proveniente dall’oratorio di Cà Molin.