Porta santa al Buon Pastore. Domenica 28 aprile il centro del Giubileo della chiesa fondata dai rogazionisti

Questa domenica 28 aprile l'apertura della Porta santa in occasione dei cinquant'anni della parrocchia: un'occasione per ricevere l'indulgenza plenaria. Il 12 maggio con la S. messa delle 10.30 il culmine delle celebrazioni. 

Porta santa al Buon Pastore. Domenica 28 aprile il centro del Giubileo della chiesa fondata dai rogazionisti

Domenica 28 aprile, nell'imminenza della messa delle 10.30, la comunità del Buon Pastore a Padova apre la Porta santa in occasione del Giubileo per i cinquant’anni dalla consacrazione e inaugurazione della parrocchia, affidata ai padri Rogazionisti. È uno dei segni fondamentali per questo anno del tutto speciale che si è aperto il 2 dicembre scorso e si concluderà con la festa di Cristo Re, il 24 novembre 2019. Un segno che si protrarrà per tutto il mese di maggio con la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria ottemperando alle condizioni indicate dalla Chiesa. 

«In questi primi mesi di cammino giubilare, abbiamo vissuto l’ordinarietà della vita comunitaria con un impegno rinnovato, maggiormente motivato – racconta il parroco, padre Raffaele Sacco – Inoltre la visita pastorale del vescovo Claudio a febbraio è stata un’occasione fondamentale per comprendere meglio come la nostra parrocchia possa essere presenza ecclesiale nel territorio: ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, dell’annuncio e del confronto, della carità e della liturgia».  

Momento culminante del Giubileo sarà domenica 12 maggio con la 56a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. I fedeli che in questi giorni visiteranno la parrocchia del Buon Pastore sono infatti invitati a pregare il “Padrone della messe” in questo luogo dedicato proprio alle vocazioni, ricordando il fondatore dei Rogazionisti, sant’Annibale Maria di Francia, dichiarato «insigne apostolo della preghiera per le vocazioni».

«Quattro sono i doni e le responsabilità  di questa indulgenza giubilare che ci è stata concessa – aggiunge Padre Raffaele – come comunità siamo chiamati a camminare come pellegrini guidati dalla misericordia divina; a conservare la dignità di cristiani alla luce del messaggio evangelico e dell’esempio di Gesù; a vivere il giubileo parrocchiale come segno sacramentale della cattolicità della Chiesa particolare in costante relazione con quella universale; a essere fedeli nella preghiera e nella sensibilità pastorale per le vocazioni sacerdotali».

Per l’organizzazione degli eventi la comunità, con il consiglio pastorale parrocchiale, ha costituito numerose commissioni: una “cabina di regia” diretta da padre Carmelo Capizzi, una commissione per la scelta del logo, una liturgica, una commissione storica che sta lavorando all'edizione di un volume sulla storia della parrocchia (che verrà pubblicato a fine maggio), una per gli eventi ricreativi e formativi, una commissione per l'allestimento di una mostra sui momenti più significativi di questi cinquant’anni che verrà inaugurata a ridosso del 12 maggio.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)